StayPunk.it. I Mutzhi Mambo sono legati a doppio filo ai Bone Machine; hanno condiviso uno split anni fa, escono per l'etichetta del loro cantante Jack Cortese (oltre che per Area Pirata) e sono tra i pochissimi a suonare uno psychobilly oltretombale e soprattutto cantato in italiano. Provengono dallo stesso inferno ma da gironi diversi, se i Bone Machine ti convinceranno a vendere l'anima al diavolo i MM verranno a riscuoterla e sarà dannazione eterna. In questi 13 brani il combo fiorentino scava alle radici del rock'n rollmescolando Cramps, Tom Waits, Sonics e compagnia bella con effetti spesso ipnotici, ricordate la scena di Beetlejuice in cui gli inquilini iniziano a cantare contro la loro volontà? Non è escluso che potrebbe succedervi qualcosa del genere: cadere in trance, assumere un espressione zombiesca e ballare tarantolati mentre i MM sfoderano i loro colpi migliori. Due le cover, "Un bimbo sul leone" di Celentano e "The Witch" dei Sonics per che l'occasione diventa"Juana", entrambi riuscitissime soprattutto la prima. L'eccessiva lunghezza del disco può essere un limite, nei pezzi più lenti si corre il rischio di rompersi un pò le palle ma niente di grave, succederà al massimo un paio di volte in 50 minuti. Menzione finale per i testi, grotteschi e originalissimi, ricchi di personaggi paradossali; pollice in alto per questa banda di maledetti, versatevi dell'assenzio e godetevi il disco.