08-03-2004 - RocnOn. Finalmente un gruppo italiano che non suona indie/alternative o ska-punk o nu metal, senza nulla togliere a questo generi, che mi piacciono pure tanto ma che sembrano essere un po’ inflazionati.
Eccomi cosi a parlarvi dei Mutzhi Mambo, attivi dal 1998 circa, con una formazione classicamente rock con Lewis Balsamo alla voce, Poison Mutzhi al basso, Frenz Spina e St.Ford alle chitarre e Marcus Hur alla batteria con il loro album “La Terra Brucia”. Come descrivere la loro musica?
Odio etichettare. Posso dire che sicuramente sono presenti elementi di surf e garage, o di un blues malato da periferia notturna, nei testi riferimenti a film sci-fi o fantascienza di serie B anni ’50 e ’60 e una buona dose di ironia. La voce roca e i suoni ruvidi sono affascinanti. Un buon disco per ballare e divertirsi. E una sensazione di freschezza e di immediatezza lungo tutto il disco.
La prima canzone “Verde Luce” mi sono ritrovato a cantarla mentre andavo in bici. La cover di “Personal Jesus” dei Depeche Mode è veramente riuscita. Semplici canzoni, bei riffs che ti fanno muovere il piede e la testa a tempo come su “Una Cotta”. O il surf di “Surfin’ Soda” che ti fa venir voglia di ballare in stile John Travolta su Pulp Fiction. E cosa dire della notturna e spettrale cover di “Alligator Wine” un bluesaccio da fine serata e da locale fumoso? E azzeccatissimo l’uso del sax su “Chicken John” il pezzo che chiude il CD. In totale abbiamo 10 canzoni per quasi 40 minuti di musica. Cos’altro posso dirvi? Andateveli a vedere e ascoltare dal vivo cosa che farò anch’io appena passeranno dalle mie parti. E poi mi direte.
Loris Francoletti