Si avvicina la Pasqua, cari amici dei Mutzhi Mambo!
Oggi vogliamo già iniziare i festeggiamenti con il romanticissimo BOBBY VINTON, tanto per essere zuccherosi anche noi (visto che la glicemia verrà comunque messa a dura prova da uova, spumanti, dolciumi, amari e colombe varie...).
Noto per la sua voce angelica e le sue ballate strappalacrime, nel corso della sua carriera, Vinton ha venduto la bellezza di oltre 75 milioni di copie!
Definito "the most successful love singer of the Rock-Era”, durante i primi dieci anni dell'esistenza del rock'n'roll, ha avuto più numeri uno nelle classifiche di qualunque altro vocalist, incluso Elvis Presley e Frank Sinatra.
Di solito non andiamo pazzi per le canzoni d’amore ma quelle di Bobby hanno un innegabile fascino onirico, trasognato, notturno, quasi dark, se ci lasciate passare il termine.
E poi sono così deliziosamente vintage che non si può proprio resistergli...
Non a caso un regista visionario come Lynch si è ispirato proprio alla sua “Blue Velvet” per realizzare uno dei suoi film più controversi e morbosi.
La voce di Vinton, "il piu romantico dei romantici", è comunque perfetta per un tête-à-tête che sembra non dare i "frutti" sperati, l'ultima cartuccia da sparare quando ormai sembra persa ogni speranza di "quagliare" con la tipa.
Fate partire un pezzo di Bobby (tipo "Roses are Red" o "Mr. Lonely"), versate un drink bello tosto alla signorina e il risultato è assicurato!
Se poi va male è solo per colpa vostra: il consiglio dei Vostri Mutzhi Mambo è in tutti i casi valido e comunque non siamo assolutamente responsabili del vostro fallimento!
Se non ce la fa manco Bobby Vinton, vuol dire che non è proprio serata!
Stanley Robert Vinton Jr. (così all'anagrafe) nasce a Canonsburg, in Pensylvania, il 16 aprile del 1935.
È figlio di un leader di una band locale molto popolare, tale Stan Vinton (a.k.a. Stanley Vintula Sr.).
A 16 anni, Bobby mette insieme la sua prima band e inizia a suonare nei club intorno all'area di Pittsburgh.
Con i soldi guadagnati, Bobby si finanzia i corsi alla Duquesne University, dove studia musica e si laurea con una specializzazione in composizione musicale.
Mentre si trova alla Duquesne, diviene abile a suonare tutti gli strumenti della banda: pianoforte, clarinetto, sassofono, tromba, batteria e oboe.
Dopo un breve periodo di tempo nell'Esercito degli Stati Uniti, Bobby viene assunto dall'Epic records nel 1960 come leader del gruppo musicale: "A Young Man With A Big Band", che vanta 2 album e alcuni singoli di scarso successo.
L'etichetta è ormai pronta a staccare la spina, ma Vinton riprende comevsolista un pezzo scartato della band e firma il suo primo singolo di successo.
La canzone, naturalmente è la leggendaria "Roses are Red (My Love)" che rimane quattro settimane al primo posto fra delle prime 100 hit del 1962 negli USA, ed entra in classifica in Norvegia, Olanda e Germania.
La sua canzone più famosa rimane però "Blue Velvet", un pezzo già inciso da Tony Bennet nel '51, che nella versione di Bobby, datata 1963, ha un successo clamoroso.
23 anni dopo proprio questa versione sarà quella ripresa da David Lynch per il suo meraviglioso, omonimo film noir con Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini e Dennis Hopper.
Nel 1964, Vinton scrive altre due hit premiate col primo posto nella Billboard Hot 100: "There! I've Said It Again" e "Mr. Lonely" (cantata anche in italiano col titolo "Solo").
La sua "Coming Home Soldier", del '66, è una delle canzoni preferite e più richieste dai soldati americani impegnati in Vietnam.
Negli anni ‘70, "The Polish Prince", il "Principe Polacco" (così chiamato per le sue origni) continua ad entrare nelle classifiche, in particolare con "Evr'y Day of My Life" e "Sealed With a Kiss" nel 1972.
Quello stesso anno l'Epic Records decide però di troncare il rapporto con l'uomo che aveva costruito la sua fortuna.
Dimostrando una spietata ingratitudine, la casa discografica recide il contratto con Vinton e tanti saluti alle decine di successi inanellati dal cantante.
Risoluto, Bobby spende di tasca sua 50 000 bigliettoni per registrare e promuovere una canzone scritta di suo pugno e cantata parzialmente in polacco, "My Melody of Love”.
Il pezzo viene rifiutato da 7 delle più grandi case produttrici, ma l'ABC Records gli da fiducia e, alla fine decide di stamparlo: il risultato è un singolo che venderà milioni di copie e diventerà il numero uno in classifica nel 1974.
All'album "Melodies of Love" segue uno show televisivo di successo della durata di mezz'ora, "The Bobby Vinton Show", trasmesso dal 1975 al 1978.
Sepre nel 1978 la CBS manda in onda uno special di un'ora dedicato al cantante, "Bobby Vinton's Rock N' Rollers", contenente tutte le sue maggiori hit.
Bobby appare anche in sette film durante la sua carriera, a cominciare dal beach party movie "Surf Party" (1964), un vero cult diretto da Maury Dexter.
Recita pure in due western con John Wayne: "Il grande Jake" (1971), di George Sherman, e "Quel maledetto colpo al Rio Grande Express" (1972), di Burt Kennedy.
Vinton è sposato dal 1962 con Dolly, con cui ha avuto cinque figli. Possedeva il "Bobby Vinton Blue Velvet Theater" a Branson, Missouri, dove si è esibito regolarmente fino al 2002, quando il teatro è stata venduto.
Vinton comunque torna al "suo" teatro di Branson ogni anno per fare un concerto.
Infatti mentre le altre star sue coetanee durante i suoi successi come giovane promessa del pop erano da tempo svanite dalla scena, il nostro riuscito a rimanere attivo e mantenere un seguito fedele.
segno di un talento e di un carisma che va al di là della semplice hit...
Insomma, se volete far colpo, se vi vien voglia di una serata a lume di candela, ma pure se avete bisogno semplicemente di una sbornia triste, Bobby Vinton è quello che fa per voi!
Tanti auguri e Lunga Vita al magico Bobby!
"She wore blue velvet
Bluer than velvet was the night
Softer than satin was the light
From the stars…"
Bobby Vinton - Blue Velvet