UNA KATTIVA RAGAZZA
Anche "Messer Aprlile" si tinge di nero: oggi infatti è l'infausto anniversario del suicidio della magnifica WENDY O. WILLIAMS, la punk più kattiva di tutte!
Dotata di una ruvida, quasi mascolina bellezza, provocatoria, esplosiva, la Williams, con i suoi Plasmatics, ha incarnato come nessun'altra l'attitudine rock'n'roll più wild e oltraggiosa.
I suoi concerti erano un concentrato di nichilismo e autodistruzione: la nostra Wendy, sul palco, si presentava mezza nuda, simulava atti sessuali in modo mooolto esplicito e faceva a pezzi e spaccava tutto ciò che aveva a portata di mano (comprese TV e macchine!).
Wendy O. Williams era dinamite pura!
Musicalmente non era certo il meglio in circolazione (va detto...), ma il disco d'esordio dei Plasmatics era e rimane una pietra miliare del punk.
Insieme ai Motörhead, sono stati tra i primi a cercare la quadra fra la furia del punk e la potenza dell'heavy metal; inoltre dal vivo erano veramente spaventosi, anni luce più violenti ed estremi di altri protagonisti dello "shock rock".
È stata una parabola breve, quella di Wendy, in cui una personalità fragile, nascosta, negata da una vita vissuta sempre al limite e segnata dai suoi attegiamenti estremi, alla fine ha avuto la meglio.
Sembra il copione dell'ennesima tragedia del rock’n’roll…
Forse, cari amici dei Mutzhi Mambo, hanno ragione quelli che dicono che è la musica del diavolo, o forse no.
Di sicuro, il rock’n’roll va maneggiato con cura, perché a prenderlo troppo sul serio, alla fine ci si fa male...
Peccato che lei non ce l'abbia fatta.
E si sia fatta male...
Wendy Orlean Williams nasce il 28 maggio 1949 a Webster, New York.
Suo padre è un chimico presso la Eastman Kodak.
All'età di sei anni, Wendy appare nello show di Howdy Doody come membro della "Peanut Gallery", ballando il tip-tap.
Studia poi il clarinetto alla Scuola di Musica dell'Università di Rochester e in seguito entra nella banda della sua scuola superiore.
Ha il suo primo rendez-vous con la legge a 15 anni, quando viene beccata a prendere il sole tutta nuda.
Frequenta la R. L. Thomas High School, ma la lascia prima del diploma.
I suoi compagni e gli insegnanti la ricordano come una "ragazza timida e graziosa, una studentessa mediocre che prestava più attenzione al taglio di capelli e agli abiti, e che parlava così piano che ci si doveva avvicinare per sentirla".
All'età di 16 anni, scappa di casa e raggiunge il Colorado in autostop, dove si guadagna qualche spicciolo con la vendita di bikini fatti a maglia.
In seguito, si dirige verso Florida a lavorare come bagnina e poi in Europa, dove campa facendo la cuoca macrobiotica a Londra e come ballerina con un corpo di ballo di zingari.
In quel periodo viene arrestata più volte, per taccheggio e spaccio di monete falsificate.
Nel 1976, la Williams torna a New York, dove vede un annuncio sulla rivista Show Business, abbandonata per terra sul pavimento della stazione del bus di Port Authority.
È il bando di un casting per un teatro "radicale" e "sperimentale", in realta un peep-show pornografico organizzato dall'impresario Rod Swenson.
Più vecchio di lei di quattro anni, Swenson nel 1976 usa come pseudonimo Captain Kirk ed è l’impresario di uno spettacolo per soli adulti, il “Captain Kirk’s Sex Fantasy Theater”.
Al tempo ventiseienne, la Williams è già una donna fatta: fuggita di casa giovanissima, aveva vissuto in prima persona tutta la parabola dell’hippismo e negli anni ’70 aveva girato l’Europa da sola.
I balli richiesti dalla rivista di Swenson non sono proprio-proprio "classici", ma la ragazza è fermamente decisa a ottenere il posto.
Per averlo fa una posta spietata all’impresario, fino a convincerlo.
Entro breve diviene l’attrazione principale dell’intera kermesse.
Poco dopo scocca l'amore; l’eclettico Swenson (oggi è un apprezzato autore di saggi filosofici, pensate un po’) in quel periodo dirige video di Ramones e Patti Smith e, anche su sollecitazione della sua nuova compagna, decide di mettere sù un gruppo punk.
La congrega che si raduna anticipa l’estetica di Mad Max e di tutto il filone cinematografico post-atomico: alla voce la Williams, con una vistosa chioma arancione; alla chitarra solista Richie Stotts, taglio da mohicano di un blu elettrico e tutù da ballerina rosa confetto; alla chitarra ritmica Wes Beech, capelli tinti d’argento; alla batteria Stu Deutsch, con un bel taglio “paglia e fieno”.
L’unico a non pasticciare la propria capigliatura, in quanto calvo come una palla da biliardo, è il bassista Chosei Funahara, che risulta comunque inquietante.
Prima di optare per Plasmatics pensano di chiamarsi "Butcher Baby", ma è un nome troppo pesante e così lo usano solo come titolo di un pezzo.
Quando il chitarrista Richie si unisce alla banda sa suonare si e no due note e la seconda è di troppo…
Fortunatamente si limita a suonarne una e quella basta e avanza!
Qualcuno ha detto: "I Plasmatics riducono a due i famigerati tre accordi dei Ramones, ma non è vero: in "Butcher Baby" ce n’è uno solo!”.
Il debutto di questi sciagurati avviene a Luglio del 1978 sul mitico palco del CBGB's di Manhattan.
In seguito la Williams appare nel notissimo porno di Gail Palmer, "Candy Goes to Hollywood" (1979), accreditata come Wendy Williams.
Rimane leggendaria la sua performance, in una parodia di "The Gong Show", con le palline da ping pong che schizzano per tutto il set, sparate dalla sua vagina.
Gli album dei Plasmatics non sono certo imperdibili, giacché, nonostante abbiano avuto il merito di essere stati fra i primi a tentare il connubio fra punk e metal, sono in realtà poca cosa.
Il primo, “New Hope For The Wretched” (1980), è però una vera stilettata punk che ha in scaletta la succitata "Butcher Baby" e una versione che è pura ninfomania di un successo di Bobby Darin del 1959, "Dream Lover".
Il seguente “Beyond The Valley Of 1984” (1981), pur virando decisamente verso suoni più hard, può contare su diverse ottime cartucce come con un paio di brani live registrati a Milano, la bella melodia marcia di "Summer Nite" e il cavallo di battaglia "Pig Is A Pig".
Dopo l’interlocutorio mini LP “Metal Priestess” del 1981 e “Coup d’état” del 1982 (il più metal di tutti), i Plasmatics si sciolgono.
Ma non è in termini di canzoni e di dischi che va misurato il loro apporto alla storia del rock.
Il loro contributo è tutto estetico: non si erano mai visti concerti tanto estremi, al cui confronto Alice Cooper e i Tubes paiono degli scolaretti!
E non sono, a ben vedere, soltanto provocazioni gratuite: non c’è bisogno di conoscere la storia successiva di Swenson per scorgere in essi una critica radicale, e ben meditata, alla società americana.
Nel gennaio 1981, a Milwaukee, nel Wisconsin, la polizia arresta la Williams per simulazione di masturbazione sul palco.
Accusata anche per ingiuria a pubblico ufficiale e comportamenti osceni, viene in seguito scagionata da tutte le accuse.
Più tardi, quello stesso anno, a Cleveland la Williams viene assolta dall'accusa di oscenità per simulazione di un atto sessuale sul palco con indosso solo crema da barba (ma successivamente, per evitare l'arresto, si era ricoperta i capezzoli con del nastro isolante).
Nel mese di novembre un giudice dell'Illinois la condanna a un anno di condizionale e una multa di $ 35 per aver aggredito un fotografo che cercava di immortalarla mentre correva lungo il lago di Chicago.
Nel frattempo, i Plasmatics fanno il giro del mondo.
Un concerto a Londra viene annullato dai promotori per motivi di sicurezza in quanto si temevano attentati anarchici fomentati dalla stampa.
Durante le riprese per un programma della NBC nel 1981, i responsabili dello studio decidono che non manderanno in onda le prestazioni della Williams a meno che non cambiasse costume coprendo i suoi capezzoli.
La nostra Wendy naturalmente rifiuta ma i truccatori dello show ovviano dipingendole i seni di nero.
Nel 1982, la Williams registra il leggendario duetto country "Stand by Your Man", con Lemmy Kilimster dei Motörhead.
Nel 1984, pubblica "W.O.W" album di tamarrissimo hard rock, prodotto da Gene Simmons.
A suonare, i membri dei Kiss Paul Stanley, Ace Frehley, Eric Carr, e Vinnie Vincent.
Gene Simmons suona il basso, ma viene accreditato come Reginald Van Helsing.
Nel 1985 Wendy recita nel "The Rocky Horror Show" al Westport Playhouse a St. Louis.
Lo spettacolo tiene cartello per più di sei mesi, ma salta il tour nazionale.
Nel 1986, recita nel film del regista indipendente Tom DeSimone, "Reform School Girls", una sgangherata parodia del genere woman-in-prison.
Né a lei né al suo manager-amante Rod Swenson il film piace, ma a questo punto i produttori hanno già sentito "Kommander of Kaos" del 1986 (il secondo album da solista della Williams) e vogliono includere 3 tracce del disco nella colonna sonora.
Chiedono quindi a Rod di produrre la title track del film e di avere Wendy cantarla.
La band accetta di farlo con riluttanza.
Ancora peggio l'album successivo “Maggots: The Record” (1987) e inqualificabile il suo disco rap, “Deffest! And Baddest!” (1988), uscito a nome Ultrafly And The Hometown Girls.
L’ultima performance live nota di una canzone dei Plasmatics è per l'apertura di un concerto dei Ramones alla vigilia di capodanno del 1988.
Wendy decide quindi di ritirarsi dalle scene perché stufa di "aver a che fare con la gente".
Quando il suo amato Rod si trasferisce nel Connecticut lei lo segue.
Vegetariana e animalista già ai tempi dei Plasmatics (che pure un celebre scatto immortala nella cella di una macelleria), dedica la sua vita a curare gli animali selvatici feriti che vengono portati al Quiet Corner Wildlife Center di Ashford.
La noia e la depressione però non la mollano.
Tenta per la prima volta il suicidio nel 1993, piantandosi un coltello nel petto con un colpo di martello, ma la lama viene arrestata dallo sterno.
Dopo averne lungamente parlato con il suo compagno, ci riprova nel 1997 con una overdose di efedrina e tavolette di caffeina.
Swenson è con lei e le tiene la mano mentre sembra se ne stia andando.
Ma le va ancora bene (o male, dipende dal punto di vista...).
Il 6 aprile 1998 Wendy si inoltra nei boschi che circondano la sua casa.
Dopo avere dato da mangiare agli adorati scoiattolini, si copre il volto con un sacchetto di plastica e si toglie la vita con una revolverata alla testa.
Come espresso nei suoi desideri, sarà Swenson a rinvenire il corpo.
"È la mia vita e faccio quello che voglio", recitava un suo pezzo: in questo senso è stata coerente.
Fino alla fine....
Onore a Wendy O.Williams!
"…Butcher Baby
You're Dressed To Kill
Butcher Baby
I Know You Will
Butcher Baby
Today Is The Day
Butcher Baby
(They're) Gonna Put You Away"
Plasmatics - Butcher Baby