Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

È inutile girarci troppo intorno: se si dovesse studiare una storia di un popolo, anzi, meglio, della mentalità di un popolo dal secolo scorso in poi, non importa scomodare antropologi, storici, sociologi, ed eruditi vari.
Basterebbe sfogliare qualche fumetto popolare e averemmo già pronte tutte le risposte!
Per il nostro paese quindi, nulla di meglio che i tascabili porno disegnati dal grande NICOLA DEL PRINCIPE, per capire l’immaginario, non solo sessuale, che avevamo in quel periodo.
Certo, cari amici dei Mutzhi Mambo, non è proprio lusinghiera l’immagine che ne esce fuori dell’Italietta di quegli anni, a cavallo fra i ‘70 e gli ’80 (grezza, maschilista, meschina, omofoba), ma questo è quanto…
Né più né meno l’idea che emerge dalle commedie sexy con Buzzanca, Vitali e la Fenech, anzi, essendo hard, questi giornaletti erano se possibile ancora più schietti e “realistici” nel raccontarci, nel mettere a nudo i nostri più reconditi desideri...
Ma bando alle elucubrazioni e godiamoci in santa pace quegli albi che, pur con tutti i loro difetti, erano davvero divertenti e scabrosi.

Nicola Del Principe1Nicola Del Principe4
Le (dis)avventure dei vari militari, calciatori, camionisti, commendatori, alle prese con situazioni piccanti, fatte di mogli infoiate, amanti bollenti, maschioni ruspanti, e corna, soprattutto corna in tutte le salse e declinazioni, non potevano non strapparci un sorriso e qualche sana seduta di auto-erotismo.
Anche perché le femmine disegnate da Nicola Del Principe erano davvero delle gran belle gnocche!
Tutti gli appassionati della nona arte hanno incontrato almeno una volta nella vita una tavola disegnata dal bravissimo Del Principe, contraddistinta dal suo tratto grottesco, rapido, efficace.
Perché fu un artista davvero infaticabile e completo: dal fumetto d'azione a quello zozzo, da quello per bambini a quello nero, tutto faceva brodo... 
Era capace di padroneggiare con grazia diversi stili ma rimaneva sempre riconoscibile, un fumettaro fiero del suo essere “artigiano” che ha lavorato con quasi tutte le case editrici italiane.
Perché prima, disegnare i fumetti era considerato un “mestiere”, un lavoro puro e semplice, come spesso succedeva anche per tanti che facevano il cinema o che scrivevano.
Altro che i “fighetti" di adesso, con la loro smania di essere tutti “autori”!

Nicola Del Principe5

Nicola Del Principe, nasce il 5 aprile del 1927 a Pescasseroli, in Abruzzo. 
Gli amici lo chiamano "Nicoli" e a volte si firmerà “Nico”.
Si trasferisce successivamente a Buccinasco, poi a Vicino e infine a Milano, dove si diploma presso la Scuola d'Arte dei Metalli nel 1949. 
Ammiratore dei cartoonist americani, su tutti Alex Raymond, Harold Foster e Burne Hogarth, inizia a bazzicare il mondo del fumetto tramite il fidanzato della sorella della sua fidanzata, Enzo Chiomenti, anche lui un disegnatore, che vede le sue tavole e lo invita a continuare. 
In quel periodo, Nico aveva realizzato dei manifesti e disegni satirici per la Democrazia Cristiana e decide di intraprendere la carriera di fumettista mandando infine degli schizzi allo studio che Chiomenti condivide col fratello a Milano.
Sul pianerottolo del suo condominio, vive un altro personaggio che gravita intorno alle strisce disegnate, il futuro editore Renato Bianconi (all’epoca ancora calligrafista) che lo introduce presso le edizioni Alpe di Antonio Caregaro, dove viene impiegato come letterista.
Nicoli illustra, insieme ai Chiomenti, la sua prima serie “Il Dominatore del West” nel 1952 per le edizioni Alpe, su testi di Cesare Sovini, poi lavora per le testate "Rodeo" e "Yabu". 
Poco dopo, Bianconi esordisce come editore e Nico inizierà una collaborazione con lui che durerà ben 40 anni! 
Dal loro sodalizio nasceranno alcuni tra i più famosi personaggi dei fumetti umoristici italiani per bambini come “Nonna Abelarda”, e “Trottolino” (creato da Giorgio Rebuffi), “Soldino” (disegnato inizialmente da Giovanni Battista Carpi), nonché storie per personaggi già noti come “Felix the Cat”, “Tom e Jerry”, “Droopy”, “Pinnocchio”, ma anche roba più realistica come “Ranger Roy” nel 1962.
Molto di questo materiale viene tradotto in Francia, nelle varie riviste dell'editore Jean Chapelle.
Tra il 1956 e il 1964 disegna, per la Francia, vari personaggi d’avventura come “Tom Billiby”, “Il Cavaliere mascherato”, “Galix”, “Roy Texas”, “Jonny Hallebarde”, “Dragut”: storie in costume per lo più inedite in Italia.
Nel 1968, sulla scia del successo del teleromanzo ispirato al romanzo di Stevenson, disegna “La freccia nera”.
Tra il 1965 e il 1968 disegna per l’Casa Editrice Dardo numerosi episodi del “Grande Blek” e di “Capitan Miki”, popolari cavalli di battaglia del gruppo EsseGesse.
Tra il 1973 e il 1983 crea testate come “Zorro” e pubblicazioni comiche come “Nicotina”, “Tommy” e “Polibio”.
Ma sono innumerevoli le testate a cui ha prestato la sua arte, comprese delle copertine per l’edizione oltralpe di “Diabolik” e anche personaggi creati appositamente per il mercato tedesco.
Più tardi, Del Principe si mette a disegnare fumetti erotici, e chiaramente è la produzione del nostro che piu ci interessa.
Tra il 1969 e il 1973, per l'editore Ugo Dal Buono, illustra la mitica “Angelica”, su testi di Nino Cannata, nonché “Alcina”, e “Teodora”. Dal 1974 al 1979, firma tascabili soft e porno per la Ediperiodici (poi divenuta Edifumetto), come gli ultimi episodi di “Messalina”, “Le Sexy Favole”, “Zora”, “Sukia” e altre.
Per star dietro alle diverse commissioni, si trova costretto a fondare un vero e proprio studio con vari fumettisti tra cui suo fratello Mario, Franco Oneta e soprattutto il grande Eugenio Benni, tanto che sarà difficile assegnare di volta in volta la reale “paternità” delle tavole.

Nicola Del Principe7
Lo studio si specializza nel produrre i personaggi pornografici più comici e scanzonati, come il leggendario “Mario Vergone”, il superdotato e scaltro autotrasportatore della serie “Il Camionista”, ma anche “Il Tromba”, “Il Centravanti”, “La Scopona”.
Insomma, il meglio del meglio della produzione Squalo!
Tanto, troppo seme verrà sprecato in loro onore nelle caserme, nelle cabine di guida dei tir, nei bagni dei barbieri…
Afflitto da anni da seri problemi cardiaci, il Maestro ci lascia il 28 marzo del 2002.
Non erano certo capolavori, i suoi, è vero.
Però ci manca il loro lato pecoreccio e divertente.
Anche per fare certa roba bisogna essere bravi, non crediate.
E soprattutto, in confronto alla merda che gira su Porn hub e roba del genere, aveva un fascino che i frequentatori dei siti porno non possono nemmeno immaginare.
Erano seghe da signori!
Onore a Nicola Del Principe!

“Ti siluro, duro e sicuro!”
Mario Vergone - Il Camionista (Studio Del Principe)

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