Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

IN MISSIONE, PER DIO!

Il più grande di tutti, cari amici dei Mutzhi Mambo, JOHN BELUSHI è stato il più grande di tutti!
Inchiniamoci rispettosamente, nell'anniversario della sua morte, davanti al più grande personaggio della storia dello spettacolo americano!
E questo a prescindere dai film (pochi) che ha fatto.
John Belushi infatti aveva in sé la "potenza" per essere il più grande e lo sarebbe stato, in tutti i campi, se la malasorte (e le cattive abitudini...) non ce lo avessero portato via troppo presto!
Eccessivo, godereccio, provocatorio, matto come un cavallo, imprevedibile, radicalmente anticonformista, incarnazione di una vita oltre i limiti ma sempre presa con ironia, John Belushi è stato la star indiscussa della comicità americana dissacrante e demenziale di fine anni Settanta.
Dotato di una mimica facciale impressionante e di una straordinaria capacità di parodia e improvvisazione, ha impresso, prima in TV poi al cinema, un segno indelebile sulla sua generazione, quella disillusa da tutto ma che almeno aveva voglia di farci una risata sopra.
Forse non era proprio un punk, Belushi, ma di punk era intriso, come altri di quella infornata maledetta.
I suoi "Blues Brothers" non erano certo punk ma hanno avuto il merito di rilanciare la visceralità del Rhythm’n’blues e del Soul in un epoca in cui la musica si faceva sempre più fredda e sintetica.
E poi "Blues Brothers" è uno dei film più "ganzi" di sempre!
E poi i "Blues Brothers" erano trooopo fighi col completo scuro!
E questo principalmente per merito di John Belushi!
Perché nessuno ci ha fatto ridere quanto Belushi, e di questo non lo ringrazieremo mai abbastanza...

John Adam Belushi nasce a Chicago, il 24 gennaio del 1949.
Il padre è un immigrato albanese che nel 1934, all'età di sedici anni, decise di emigrare negli Stati Uniti, a Chicago, dove, partendo da semplice commesso, pochi anni dopo apre due ristoranti; la madre è una farmacista statunitense nata ad Akron, nell'Ohio, nel 1922, figlia a sua volta di immigrati albanesi giunti negli States nel 1915.
John ha una sorella più grande di 12 anni e due fratelli più piccoli: James Adam Belushi o "Jim" (più piccolo di 5 anni), e William Adam Belushi.
Riguardo alla religione, la famiglia Belushi (compreso lo stesso John) rimane sempre fedele alla Chiesa Ortodossa d'Albania.
L'infanzia di John è tutto sommato felice; a scuola, i suoi compagni sanno che suo padre non è americano, vista la sua carnagione leggermente scura ma questo non rappresenta mai un problema.
All'età di 6 anni, John si trasferisce con la famiglia a Wheaton, un'area metropolitana della Contea di DuPage distante circa 40 km da Chicago, dove il padre apre i due ristoranti: in un primo momento per John è molto difficile adeguarsi alla nuova vita a Wheaton, ma col tempo diviene sempre più facile e già dalle elementari il piccolo Belushi prova il piacere di fare scherzi agli adulti per far ridere i suoi amici.
Nel 1963 entra nella prestigiosa Wheaton Central High School e la sua vita ha un decisivo sviluppo.
John si fidanza a 15 anni con la sua futura moglie Judy Jacklin, che è sua amica dalle elementari.
Sempre al liceo John coltiva appieno tre grandi passioni: il football, la batteria e il teatro.
Giocava a football sin da piccolo e non ci mette molto a farne una passione.
Al liceo il suo talento per questo sport si fa ancora più acceso, tanto che viene nominato capitano della sua squadra.
John nutre anche una profonda passione per la musica: a 12 anni comincia a prendere lezioni di batteria e si dimostra talentuoso anche nel canto.
È un fan di Elvis Presley e dei Rolling Stones.
L'estro da comico lo porta a essere protagonista in tutte le commedie della scuola dove intrattiene tutti improvvisando.
Le sue doti sono talmente evidenti che il suo professore di recitazione e il preside della scuola convincono e spingono John a intraprendere la carriera di comico (lo vedi, con un corpo docente che ci capisce, come si va lontano?).
Visto che il professore e sua moglie lavorano in un teatro estivo di Chicago, John si convince nel tentare un provino e saggiare il risultato.
Ci va proprio col suo insegnante, che rimane in macchina per non influenzarlo con la sua presenza.
Già mezz'ora dopo John viene accolto nella compagnia a braccia aperte.
Il padre non è molto contento della scelta poiché preferirebbe che si occupasse degli affari di famiglia (John è già aiuto-cameriere a tempo perso).
Nel 1967 John prende il diploma e quindi comincia a dedicarsi più seriamente al teatro.
Lo Shawnee, come teatro, è funzionante solo d'estate, ma in questo periodo viene dato un nuovo spettacolo ogni giorno, e John vi partecipa attivamente fino al 1971.
Per lui a un certo punto arriva un'occasione da non perdere: gli vengono offerte due borse di studio per il football e il teatro al DuPage College a Chicago, dove però non può partecipare ai normali corsi per i suoi voti troppo bassi; gli si presenta l’incredibile possibilità di diventare allenatore di football e lui se la vede soffiar via sotto il naso...
Prova in seguito anche con la University of Winsconsin-Whitewater, ma la lascia in anticipo convinto di voler dedicarsi al teatro, ormai l'unica passione che gli è rimasta e dove gode di grande popolarità proprio grazie allo Shawnee.
Qui diventa un attore professionista: conosce tutte le sfumature della commedia, impara l'arte della satira e della parodia, confermando il piacere che ha sin da piccolo nel far ridere la gente.
Nell'estate del 1968, mentre John è al college, a Chicago arrivano le conseguenze della Guerra del Vietnam e con essa la repressione dei movimenti studenteschi, che in quel periodo manifestano contro la "sporca guerra".
Molti studenti vengono presi a manganellate e uno di questi è proprio il nostro John che, dopo esperienze come queste, diviene molto attivo politicamente.
Nasce così l'idea di mettere su un trio comico denominato "West Compass Players", nome preso dal reale gruppo teatrale di Chicago "Compass Players" e l'appellativo "West" stava a significare che venivano tutti e tre da quartieri occidentali (è anche una tattica per fare soldi durante l'anno, visto che lo Shawnee è un teatro funzionante solo d'estate).
Il trio è composto da John, da Tino Insana e da Steve Beshekas, che sono entrambi suoi amici d'infanzia e dei quali Tino Insana diventerà un comico professionista come John.
John trova un locale dove esibirsi con il trio e ogni venerdì e sabato i tre danno in questo locale uno spettacolo nuovo: i loro spettacoli traggono ispirazione dalla stampa e dalla compagnia teatrale "Second City", dove poi John entrerà.
All'inizio del 1971 si presenta per il trio l'occasione di fare un provino proprio alla compagnia teatrale "The Second City", con sedi a Chicago, Toronto e Los Angeles: l'idea è del regista dello show Bernie Salhins che, accortosi di come il trio in quasi ogni sua esibizione rubi le idee a loro, pensa direttamente di ingaggiarli nella sua troupe.
Il provino di Belushi è fantastico: non solo fa impazzire Bernie Salhins, ma viene immediatamente integrato nella compagnia principale.
Viene poi preso l'intero trio nella troupe, ma solo John è piaciuto veramente: già nel febbraio 1971 è un membro integrante della troupe e subito si fa molto notare con la sua forte personalità.
Su "The Second City" Belushi diventa un membro decisivo, fortissimo e rivoluzionario: è John a renderlo una continua commedia (prima le recite erano composte da opere classiche, filosofiche e letterarie).
Comincia proprio qui il suo repertorio di personaggi, che in seguito diviene una specie di marchio di John: porta un'ondata d'aria nuova alla troupe, col suo nuovo stile di comicità che fonde musica e commedia e poi, vista la scarsità di copioni, sviluppa una grandiosa abilità nell'improvvisazione, cosa che va subito a suo vantaggio.
Lo scopo dello show è inoltre quello di lanciare nel cinema i nuovi attori con i loro personali stili di comicità: Belushi conosce artisti come Joe Flaerthy, Bill Murray, John Candy e Brian Murray, che sono lì in quel momento.
Tuttavia, rimane nello show solo 3 anni, poiché nell'ottobre del 1972 Tony Hendra, editore della rivista di New York "National Lampoon", gli offre una parte nello show che a breve avrebbe dovuto dirigere: "National Lampoon's Lemmings", una parodia del Festival di Woodstock che, invece di avere come slogan "tre giorni di pace e musica", ha "tre giorni di musica, pace e morte".
È in questo periodo che John comincia ad assumere droga (soprattutto cocaina).
Vista la popolarità raggiunta, appare molte volte in copertina della rivista Rolling Stone e di People.
Il 1975 è l'anno in cui John lascia la "National Lampoon" per dedicarsi a uno show molto più innovativo: il leggendario "Saturday Night Live".
Quindi si trasferisce a Los Angeles; il 31 dicembre 1976 si sposa con la sua vecchia fidanzata da quando aveva 15 anni.
A Toronto Belushi conosce Dan Aykroyd, con il quale instaura un solido rapporto lavorativo e una profonda amicizia: negli anni dal 1975 al 1979 la coppia sarà protagonista del cast originale del "Saturday Night Live", il programma che rivoluziona la televisione americana.
Belushi è considerato da molti il massimo della comicità della fine degli anni settanta: i personaggi che interpreta sono circa 49 solo al "Saturday", in più ci sono quelli dei film.
In tutto sono quasi 60 personificazioni, la maggior parte dei quali sono caricature di famosi personaggi nel campo musicale (come Cocker o Lennon), o anche famose personalità politiche (come il diplomatico statunitense Henry Kissinger), fino a grandi personaggi storici (come Ludwig Van Beethoven, Herman Goering, Benito Mussolini, Adolf Hitler o Gandhi).
La sua fama raggiunge l'apice e, con comici come Bill Murray, Gilda Radner, Chevy Chase, Jane Curtin, Eric Idle, Steve Martin e soprattutto Dan Aykroyd, organizza saghe e lunghe recite in diretta alla NBC, molto spesso scritte da Aykroyd (a volte anche dallo stesso John) che, in diversi casi, fanno la parodia di famosi film del tempo, usando i personaggi preferiti di John.
Del resto il suo vero talento è per la parodia: rimasta famosa è la saga che fa la parodia del film "La febbre del sabato sera", intitolata "Samurai Night Fever", in cui Belushi fa John Travolta come "Samurai".
I due suoi personaggi davvero di spicco sono "Il Samurai Futaba" e "Joliet Jake Blues".
Queste imitazioni segnano davvero la carriera di John Belushi, a cominciare dal “Samurai Futaba”: è il suo primo personaggio davvero famoso e già pochi mesi dopo essere entrato nella troupe, compare in un episodio intitolato "Samurai Hotel", in cui fa - sempre nel ruolo del Samurai - l'incaricato alla reception in un hotel, il quale si mette a combattere col machete contro un suo amico per portare le valigie di un cliente lì fermo e impaziente.
Molte altre saghe rimangono famose, brevi e lunghe, come "Samurai Dry Cleaners" o "Samurai Delicatessen".
In tutto, le puntate in cui John compare nei 5 anni sono: 88 in cui lui è protagonista, 367 in cui è solo partecipe e 16 di queste solo nel ruolo del Samurai.
Il "Samurai" viene anche presentato nel 1976 come cantante e chitarrista in un concerto di Frank Zappa.
Il cantante Joe Cocker invece, viene imitato da John sin dai tempi della “Second City”, e alla SNL ne tiene 5 personificazioni: tutti quelli che lo vedono affermano che il movimento delle mani, della faccia e di tutto il resto del corpo è esattamente uguale a quello del cantante, atteggiamento chiaramente esagerato per farne la caricatura ma che dimostra la cura minuziosa del dettaglio del nostro quando interpreta un personaggio.
Il personaggio di Joliet Jake Blues invece è legato al personaggio di Elwood Blues, il fratello interpretato da Dan Aykroyd e la Blues Brothers Band.
La creazione di questi due figuri, completamente vestiti di nero compresi occhiali e cappelli, risale al 1978.
Tutto comincia quando (durante le riprese di "Animal House"), Dan Aykroyd con John e sua moglie se ne vanno a un concerto in Oregon.
John ne rimane entusiasta e da allora si appassiona alla musica blues.
Poi i due si mettono a riascoltare dei vecchi dischi cercando di risuonarli con buoni risultati.
Inventano un costume che mettesse in risalto la serietà del blues: un abito del tutto in nero, con occhiali e cappello.
Volendo trasformare questa idea in uno sketch per vedere l'effetto, il 22 aprile 1978 compaiono per la prima volta in TV come Jake ed Elwood Blues.
Mettono insieme una band con vari noti musicisti chiamata Blues Brothers Band e preparano la serata.
Lo sketch dura pochi minuti, ma a questo ne seguono altri e altri ancora facendo raggiungere ai due un inaspettato successo.
Sin dal 1978 e soprattutto in quell'anno si apre per John e la Blues Brothers Band un intensissimo periodo di spettacoli musicali in diretta.
I Blues Brothers vengono invitati agli anfiteatri di San Francisco, New York, San Diego e Los Angeles.
Da queste città la band si sposta per tutti gli Stati Uniti tenendo lunghi concerti in diretta TV la sera.
Tutti brani eseguiti vengono poi incisi negli album.
Stranamente a John non viene offerto di fare nessun film fino al 1977, nonostante la sua ormai acquisita fama.
Una piccola parte l'aveva già fatta col cast del "Saturday" nel film musicale, parodia dei Beatles, "All You Need Is Cash": un film di soli 75 minuti diretto da Eric Idle e Gary Weis, dove John, che compare solo in due brevi scene, ha il ruolo del promotore finanziario più temuto al mondo e le uniche frasi rassicuranti che dice sono davanti allo specchio.
Poco dopo è la volta di "Animal House", film girato in sole quattro settimane alla fine del 1977.
Interpreti esordienti come Tom Hulce, Stephen Furst, Bruce McGill non hanno fatto quasi nessun film e con questo sfondano; l'unico attore che fa eccezione è Donald Sutherland.
Il ruolo di John è famoso: lo svogliatissimo e combinaguai John Blutarsky (detto "Bluto"), capo delle matricole del gruppo Delta nel noto Faber College in Pennsylvania.
Film da enormi incassi e oggi ancora famoso che ha inaugurato la serie goliardica pecoreccia ambientata nei college, che al tempo arriva al primo posto degli spettatori come commedia americana.
Nell'agosto del 1977 a John Belushi viene offerto di partecipare a una commedia western interpretata e diretta da Jack Nicholson: "Verso il Sud", che non ha però successo.
Scarso successo pure per "Old Boyfriends - Il compagno di scuola", dove pure John ha una sostanziosa parte, a fianco di Talia Shire e Keith Carradine.
A incassare invece una somma decisamente più alta è invece il film "1941: Allarme a Hollywood", uscito nel dicembre 1979, il cui guadagno però non soddisfa il regista Steven Spielberg.
Il film, che si fa guardare solo per Belushi, mostra la psicosi bellica e la paura di un attacco giapponese a Hollywood.
John è un indimenticabile Wild Bill Kelso, capitano d'aviazione alcolizzato pronto a sconfiggere in solitaria gli invasori giapponesi.
Nel 1980 è la volta di "The Blues Brothers", film che non ha certo bisogno di presentazioni…
All'inizio sembra quasi un fiasco ma poi si rivela un successo di proporzioni mondiali.
Pieno di momenti esilaranti e indimenticabili, il film ha così tanto successo anche grazie alle apparizioni di vere teste di serie del Blues e R'n'B: James Brown, Ray Charles, Aretha Franklin, John Lee Hoocker, Cab Calloway....una vera manna per le orecchie!
Un cult assoluto e inimitabile.
Poi è la volta di "Chiamami aquila" di Michael Apted, una romantica storia d'amore in cui Belushi fa la parte di un giornalista che per scrivere degli articoli contro un assessore si ritrova su delle montagne con una studiosa di aquile, di cui poi si innamora follemente.
Questa è l'unica pellicola romantica della sua carriera e francamente ne facciamo pure a meno…
L'ultimo suo film è la commedia nera "I vicini di casa" di John Avildsen, in cui recita il ruolo del povero Earl Keese, uomo tranquillo che viene sconvolto dall'arrivo dei nuovi pazzi e invadenti vicini Vic (Aykroyd) e Ramona (Cathy Moriarty).
Le riprese del film vedono un litigio continuo tra il regista Avildsen e John, per motivi di sceneggiatura o di altro genere.
Entrambi questi ultimi due lavori non incassano molto, soprattutto l'ultimo.
Probabilmente Belushi paga il tentativo di allontanarsi dal cliché demenziale e di dimostrare il suo valore come attore tout court.
Le carte ci sono ma deve fare i conti con la Nera Signora, arrivata da lui in forte anticipo...
La sera del 4 marzo 1982 va a una festa presso l'hotel Chateau Marmont a Hollywood: al party sono presenti anche Robert De Niro e Robin Williams.
Poche ore prima, aveva prelevato 1500 dollari dal suo manager Bernie Brillstein per comprare una chitarra: acquista invece un pedale per la sua batteria e col resto una dose di cocaina e una di eroina.
Torna all'hotel la sera e dopo la festa va nel suo bungalow con la cantante Cathy Evelyn Smith, entrambi ubriachi: lei sbaglia la proporzione tra una sostanza e l'altra (mettendo forse troppa eroina) e con una siringa inietta lo speedball di cocaina ed eroina a John, il quale subito dopo si mette a letto.
La mattina dopo sul tardi il suo amico Bill Wallace lo trova privo di vita: gli pratica un massaggio cardiaco, senza successo, prima di chiamare un'ambulanza e il suo manager Bernie.
Dopo circa mezz'ora di tentativi per rianimarlo, il medico legale dichiara il decesso.
La Smith poco dopo rivela di aver fatto l'iniezione in stato di ebbrezza: scappa all'estero per poi, nel 1986, tornare negli Stati Uniti e scontare 15 mesi di reclusione.
Ma ormai il danno è fatto: nessuno ci renderà il nostro John perché nessuno sarà mai come John...purtroppo!
Onore a John Belushi!

"Un orologio digitale Timex, rotto. Un profilattico non usato. Uno usato. Un paio di scarpe nere. Una giacca di un abito nero. Un paio di pantaloni di un abito nero. Un cappello, nero. Un paio di occhiali neri. 23 dollari e 12 cents. Firma qua."
Ufficiale del carcere/Frank Oz - The Blues Brothers

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

  • Mickey Spillane

    Informazioni
    9 Marzo
    Un pilastro del Pulp, un'architrave del noir, una pietra miliare!È lui, l'invincibile MICKEY SPILLANE, cari amici dei Mutzhi Mambo, lo scrittore hard-boiled per eccellenza, il poeta del "Piombo... Mickey Spillane
  • Shigeru Mizuki

    Informazioni
    9 Marzo
    Paese che vai, mostri che trovi!Infatti, cari amici dei Mutzhi Mambo, vale pure per i mostri lo stesso assioma che vale per le tradizioni: ogni cultura in ogni luogo ha i suoi mostri e ne deve... Shigeru Mizuki
  • Gianni Zullo

    Informazioni
    8 Marzo
    Auguri alle care amiche dei Mutzhi Mambo!Sarebbe stato carino, in occasione della festa delle donne, omaggiare una bella signora del Pulp ma, visto che carini non siamo e non ci piacciono le cose... Gianni Zullo
  • Ron "Pigpen" McKernan

    Informazioni
    8 Marzo
    PORCI CON LE ALI Ancora "Summer of Love", ancora hippy, ancora LSD: insomma, cari amici dei Mutzhi Mambo, si torna sulla West Coast per celebrare quegli anni lì, la seconda metà dei '60, tempi... Ron "Pigpen" McKernan