Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Ci sono registi che vorrebbero girare degli horror e invece fanno ridere.
Per carità, cari amici dei Mutzhi Mambo, ci piacciono pure loro: la goffaggine di tanti B-movie ha sempre il suo fascino.... 
Ma ci sono pure quelli che dell'ironia fanno virtù, confezionando film che si situano sul limite di entrambi i generi.
DON COSCARELLI è uno di questi, anzi, probabilmente il migliore di questi!
Ben prima di autori come Sam Raimi, il nostro Don Coscarelli, con la sua celebre saga di "Phantasm", ha saputo coniugare atmosfere genuinamente orrorifiche, a tratti morbose e venate di una sinistra aura onirica e surreale, a una sana capacità di non prendersi troppo sul serio e al coraggio di attingere a svariati generi.
Unico nel rappresentare la surrealtà dei sogni e a trasportare sullo schermo le paure dei bambini, è sempre rimasto fieramente un outsider.

Don Coscarelli9
Il suo cinema pur puntando alla fusione dimensionale tra i vari piani del reale, in questo simile alla poetica di David Lynch ma meno “d’autore” e più “di genere”, sfugge alle regole dell'horror più marcatamente fantasy: i suoi film, come le migliori produzioni di John Carpenter, scavano negli abissi del contemporaneo americano, trasformando solitari paesaggi collinari, in luoghi allucinati, davvero spaventosi, dove l’unica strada che li percorre, si rivelerà un'anticamera dell'inferno.
I suoi celebri obitori, tetrissimi e “vivi” della serie di Phantasm, sono quanto di piu spaventoso e infernale (in senso dantesco) sia stato realizzato in materia di rappresentazione mortuaria nel cinema.
Non a caso Coscarelli verrà spesso accostato al “re” dell’orrore, il mitico Stephen King, con cui ha più di qualche affinità elettiva; peccato che una loro fattiva collaborazione sia stata sempre bloccata da tristi problemi produttivi. ..

Don Coscarelli Jr. nasce a Tripoli, in Libia, il 17 febbraio del 1954, da una famiglia italiana; in seguito si naturalizza statunitense. 
Anche se la sua famiglia non è in alcun modo appassionata di cinema, Coscarelli rimane precocemente affascinato dalle macchine fotografiche e dal grande schermo. 
Molto tempo prima che avesse l'età necessaria per frequentare la scuola di cinema, i suoi cortometraggi, realizzati con l'aiuto di amici di quartiere della sua residenza californiana di Long Beach, vincono premi su premi in televisione. 
All'età di soli diciannove anni, nel 1976 Coscarelli è il più giovane regista ad avere un lungometraggio distribuito da una major, quando vende il suo film indipendente, "Jim, The World's Greatest", alla Universal Pictures.
La pellicola, un drammatico ritratto di un adolescente problematico con il padre alcolista, è stata la prima collaborazione di Coscarelli con l'attore Lawrence Rory Guy, che è divenuto poi un'icona del cinema horror, con il nome d'arte di Angus Scrimm. 
Lo stesso anno dirige "Kenny and Company", una storia semplice-semplice, centrata sulla infanzia sofferta, ma non atipica di un giovane: Coscarelli conferma la sua meravigliosa abilità di rendere le sfumature delle paure e dei desideri più banali dei bambini. 

Don Coscarelli17
A venticinque anni, con soli 300 mila dollari di budget, sforna il suo capolavoro: "Fantasmi" (1979), vero capofila di un nuovo modo di intendere l'orrore filmato, che ha aperto la strada a molto del cinema del terrore venire, "Nightmare on Elm Street" in primis…
Il film si immerge nelle paure più recondite dell’essere umano: realtà? Fantasia? Sogno? Visione? 
Il finale del film, come nelle opere più interessanti, non chiarisce tutti i punti in sospeso.
Si direbbe quasi che la storia non sia stata altro che un sogno. 
Ma è un sogno che preannuncia ben altro…
Al capostipite sono seguiti ben 4 seguiti (1988, 1994, 1998, 2016), tutti a firma del nostro Coscarelli, meno l'ultimo per la regia di David Hartman, in cui la vicenda si fa man mano più ricca di elementi fantasy e ambigui. 
Nel 1982 dirige un vero cult del cinema trash: "Kaan principe guerriero", una tamarrata stile Conan che si fa apprezzare soprattutto per la fugace apparizione delle tette della stratosferica Tanya Roberts.
Incredibilmente ha avuto pure due seguiti!
Nel 1998 gira l'avventuroso "Survival Quest" e nel 2002 lo stracult "Buba Ho-Tep", tratto da un racconto di Joe R. Lansdale, la visionaria avventura di un Elvis invecchiato e ricoverato in un ospizio (interpretato da uno strepitoso Bruce Campbell), alle prese con una mummia egiziana omicida.
Veramente imperdibile! 
Sempre tratto dal grande Lansdale è il primo episodio della serie "Masters of Horror", "Panico sulla montagna" (2005), che narra le disavventure di una volitiva pischella alle prese con un serial - killer.
L'ultima genialata che ci ha regalato è il visionarissimo "John dies at the end" (2013), resoconto semiserio e spaventoso di un "Bad trip".

Don Coscarelli11
Nel 2018, ha pubblicato il suo libro di memorie, “True Indie: Life and Death in Filmmaking”: ricco di aneddoti interessanti, è veramente un must che chi ami ravanare nel “dietro le quinte” delle produzioni indipendenti.
Coscarelli è sposato con la costumista Shelley Kay, con cui spesso collabora.
Anche sua figlia è diventata famosa: è la premiata chef vegana Chloe Coscarelli. 
Purtroppo il suo orgoglio indipendente non ha permesso a Coscarelli di raccogliere il dovuto successo. 
Ma in fondo meglio così: di registi promettenti castrati e snaturati dalle grosse produzioni (vedasi i già citati Sam Raimi e Peter Jackson) ce ne sono già fin troppi. 
Tanti auguri, Don!

E siccome oggi è pure il compleanno del nostro batterista, l'immarcescibile Marcus Hür, niente di meglio che un pezzo nostro per festeggiare. E visto siamo in tema di Mummie…

"...È la Mummia che balla il Twist
Dal sarcofago si butta in pista
Quando infine ti soffocherà
Un altro boogie per il dio Ra
Shake your Mummy, Shake it
Shake your Mummy, Shake it
Oh, oh, oh, nel sarcofago!"
Mutzhi Mambo - Il Mummia Twist

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