HANNO AMMAZZATO IL RE!
Mai litigare con degli sconosciuti!
Specie se sono tossici balordi...
L'ha imparato, purtroppo a sue spese, il povero KING CURTIS, il “Re” del sax rhythm’n’blues, che per uno stupido, banale litigio ci ha rimesso le penne!
King Curtis è stato un vero virtuoso del sassofono e ha prestato il suo strumento al meglio del rhythm’n’blues, rock’n’roll, soul, blues, funk e jazz di sempre.
Ha suonato con parecchi grandi artisti (Buddy Holly, Wilson Pickett, Solomon Burke, Duane Almann, Eric Clapton…) ed è stato pure un ottimo band leader, un session man di lusso, direttore musicale e produttore discografico.
Versatile nell’usare il sax tenore, contralto e soprano, era conosciuto per il suo modo emozionale e molto percussivo di approcciare i suoi riff e gli assoli in pezzi ormai classici come "Yakety Yak" dei Coasters o la stupenda versione di “I Put a Spell on You” di Screamin’Jay Hawkins rifatta da Nina Simone.
Il suo vero marchio di fabbrica era il suono fortemente texano del tenore, potente e sincopato, ispirato alle sue principali influenze: Illinois Jacquet, Earl Bostic, Lester Young, Louis Jordan, Gene Ammons e Arnett Cobb, anche se frullati con parecchio rock’n’roll.
Il nome d’arte “King” non se l’era certo scelto a caso…
Curtis Ousley nasce il 7 febbraio del 1934 a Fort Worth, in Texas.
In realtà il suo vero nome è Curtis Montgomery, essendo figlio di Ethel Montgomery, ma viene adottato, insieme a sua sorella Josephine, da Josie e William Ousley, da cui poi riprende il cognome.
Frequenta l'I.M. Terrell High School e studia e suona musica insieme a Ornette Coleman.
Curtis inizia a suonare il sassofono all'età di dodici anni e si interessa a molti generi musicali tra cui il jazz, il rhythm’n’blues e la musica popolare.
Mentre studia musica, decide di rifiutare le borse di studio per entrare a far parte della band di Lionel Hampton.
Durante il suo periodo con Hampton, diventa in grado di scrivere e arrangiare musica e impara a suonare la chitarra.
Nel 1952 Curtis decide di trasferirsi a New York e diviene un session man di studio, collaborando con etichette come la Prestige, la Enjoy, la Capitol e la Atco.
In questo periodo registra con Nat Adderley, Wynton Kelly, Buddy Holly, Waylon Jennings e Andy Williams e, fra una sessione e l’altra, mette insieme un gruppo che comprende Richard Tee, Cornell Dupree, Jerry Jemmott e Bernard Purdie.
Curtis ama suonare sia il jazz che il rhythm’n’blues ma capisce che i quattrini veri sono nella musica pop piuttosto che nel più “nobile” jazz.
In un'intervista del 1971 con Charlie Gillett, il nostro dichiarerà: "Adoro il rhythm’n’blues più di ogni altra cosa, e mi piace anche vivermela bene".
Dagli anni '50 fino alla metà degli anni '60, lavora in studio, registrando a proprio nome e con altri artisti come i Coasters, con cui incide, tra gli altri, le hit "Yakety Yak" e "Charlie Brown".
Buddy Holly lo assume per registrare "Reminiscing": Holly è quello che ha scritto la canzone, ma inserisce il nome di Curtis nei crediti per ringraziarlo dell’arrangiamento da lui fatto.
I singoli più famosi di King in questo periodo sono "Soul Twist" (il suo singolo più importante che raggiunge il numero uno nella classifica R&B e il numero 17 nella classifica pop di Billboard) e "Soul Serenade".
Suona e arrangia diverse canzoni di LaVern Baker, incluso il suo singolo di successo del 1958 "I Cried a Tear", in cui il sassofono di Curtis diventa proprio "una seconda voce".
Nel 1965 si trasferisce alla Atlantic Records e registra i suoi singoli di maggior successo, "Memphis Soul Stew" e "Ode to Billie Joe" (1967).
Come parte della scuderia della Atlantic, suona per Aretha Franklin, Wilson Pickett, Solomon Burke, Don Covay, Bobby Darin e altri.
Negli anni successivi produce anche album per Roberta Flack, Donny Hathaway, Delaney e Bonnie, Freddy King e Sam Moore (di Sam e Dave).
Lavora ancora con i Coasters e guida i Kingpins, gruppo che fa da backing band per Aretha Franklin.
La band apre per i Beatles durante la loro esibizione del 1965 allo Shea Stadium e, nella formazione, milita per un breve periodo anche un certo Jimi Hendrix, prima di intraprendere la carriera solista.
Curtis produce un sacco di dischi, lavorando spesso con Jerry Wexler e, in questo periodo registra per la Groove Records compresa la famosa hit di Joe South "Games People Play" con il chitarrista Duane Allman.
Del marzo 1971 è il leggendario concerto con Aretha Franklin e i Kingpins al Fillmore West, da cui vengono tratti due album live: “Aretha Live at Fillmore West” e “Curtis Live at Fillmore West”, poi rieditati come un unico quadruplo CD.
Tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70, collabora con icone del rock del calibro di Eric Clapton (che suona nel pezzo "Teasin" di King Curtis nel 1970).
Nel luglio del 1971, Curtis registra gli assoli di sassofono in "It's So Hard" e "I Do not Wanna Be a Soldier" nell’album “Imagine” di John Lennon.
Insieme ai Rimshots, incide poi la sigla originale per il famoso show televisivo Soul Train del 1971, intitolato "Hot Potatoes".
Il 17 giugno 1971 Curtis suona al prestigioso Montreux Jazz Festival, al Casino Kursaal, con Champion Jack Dupree, insieme a Cornell Dupree alla chitarra, Jerry Jemmott al basso e Oliver Jackson alla batteria.
La registrazione del concerto viene successivamente pubblicata nel 1973 come “King Curtis & Champion Jack Dupree - Blues At Montreux” per l’etichetta Atlantic.
Il 13 agosto 1971, Curtis sta cercando di portare un condizionatore d'aria nel suo appartamento di Manhattan, quando scopre due spacciatori seduti sui gradini di casa sua.
Quando uno dei due, tal Juan Montanez, si rifiuta di spostarsi dall'ingresso, nasce una accesa discussione.
Ne segue uno scontro e Montanez pugnala Curtis senza pietà.
Il “Re” muore più tardi all'ospedale di Roosevelt.
Il giorno del funerale di Curtis, l’Atlantic Records chiude gli uffici per lutto.
Il reverendo Jesse Jackson si occupa della cerimonia funebre mentre la band di Curtis, i Kingpins, suona "Soul Serenade".
Tra i partecipanti si segnalano Aretha Franklin, Cissy Houston, Brook Benton e Duane Allman.
La Franklin canta la chiusura spirituale "Never Grow Old" e Stevie Wonder esegue "Abraham, Martin and John and now King Curtis".
Il “Re” viene sepolto in una cripta di muro di granito rosso nel mausoleo della West Gallery of Forsythia Court al Pinelawn Memorial Park a Farmingdale, New York, lo stesso cimitero che ospita grandi del jazz come Count Basie e John Coltrane.
Nel marzo 1972 Montanez è condannato a sette anni per omicidio colposo di secondo grado, ma viene rilasciato alla fine del 1977 per buona condotta.
Un po’ poco per un regicidio…
Onore a King Curtis!
“I put a spell on you
Because you're mine
Stop the things you do
Watch out, I ain't lying
I can't stand
No running around
I can't stand
No putting me down
I put a spell on you
Because you're mine, oh yeah”
Screamin’Jay Hawkins – I Put a Spell on You