Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Pensate che la Madonna si festeggi l’8 dicembre o il 15 agosto, vero?
No, cari amici dei Mutzhi Mambo, vi sbagliate: la Madonna si festeggia oggi, perché oggi è il compleanno della frizzante EXENE CERVENKA, la “Madonna” del punk!

Excene Cervenka4Gioite! Gioite! In alto i calici!
Exene Cervenka è stata una delle prime vere bad girrrl in circolazione, un’icona del punk rock californiano, grazie soprattutto alla sua militanza nei fondamentali X.
Gli X sono stati tra i primi e principali gruppi della scena punk ad annoverare una cantante dalla personalità così forte e dal look così figo.
Non bellissima ma dal fascino un po’gotico, l’aria ribelle, una voce che sa farsi seducente e rabbiosa, alienante e drammatica, la Cervenka, è stata, insieme alla cupa Siouxsie Sioux e la lurida Lydia Lunch, il prototipo delle vocalist punk-new wave che hanno segnato in modo indelebile gli anni ’80 e ancora oggi sono un punto di riferimento assolutamente imprescindibile per ogni signorina che voglia approcciare la musica in modo anticonformista.
Paladini del “beach punk”, quella miscela tipicamente californiana di punk, new wave, rockabilly, country e blues, i “suoi” X sono uno dei gruppi più influenti (per quanto non sufficientemente celebrati) di questo periodo così seminale della storia del rock’n’roll.
Il loro sound segna il punto di equilibrio fra le cupezze dei Joy Division e la brutalità dell’hardcore, fra l’ossessione urbana dei Suicide e la sguaiatezza di Sex Pistols; hanno portato l’angoscia dei Doors e dei Velvet Underground nel territorio dissonante del punk, cantando della disperata sconfitta di una intera generazione.
Non sono storie di giovani scazzati e ribelli, che gridano la loro rabbbia al mondo e la loro voglia di divertimento sfrenato, quelle raccontate dagli X; i loro testi raccontano di un’America diversa, quella dei reietti, dei perdenti, degli emarginati. 
Con il suo eclettico stile, in parte ispirato alle dive più dark del cinema muto, in parte un po’ sul genere “studentessa monella”, la Cervenka è sempre stata una persona capace di creare collegamenti imprevedibili fra epoche e stili disparati.
La sua voce è di per sé una specie di collage, un misto di approcci e sensazioni diverse. 
Una voce semplice, disadorna, non una voce da ragazzina ma nemmeno ruvida o profonda; piuttosto, la voce di Exene richiama i piccoli mondi antichi della tradizione del folk americano.

Excene Cervenka9Sul palcoscenico rimane una delle performer più avvincenti degli ultimi 40 anni: il suo segreto è da sempre il suo totale amore per la musica americana delle radici, ed il modo in cui la sua voce riesce sempre a conquistare l'anima dell’ascoltatore. 
La Cervenka potrebbe strimpellare indifferentemente dolci melodie senza pretese con la chitarra acustica, ma anche graffiare nel genere opposto, nel più grintoso ed elettrico rock’n’roll, rendendo la sua voce ora miele ora fuoco, senza sembrare virtuosa e soprattutto senza dimenticare mai quel tocco di consapevolezza e di ironia proprio dei grandi artisti…

Christine Cervenka nasce il 1 febbraio del 1956 a Chicago, è cresce principalmente a Tallahassee, in Florida, prima di trasferirsi a Santa Monica, in California, nell'estate del 1976. 
Attraverso un locale laboratorio di poesia, la Cervenka incontra John D, piantando i semi di ciò che alla fine farà nascere gli X.
Entrambi si dividono le voci (a volte canta lei, a volte John, che suona anche il basso, a volte insieme) e grazie all’ingresso di Billy Zoom, amico di Doe e ottimo chitarrista con la fissa per Duane Eddy e Chuck Berry, e del batterista D.J. Bonebrake, dalle influenze marcatamente garage, nel 1977 nasce ufficialmente il gruppo. 
La Cervenka assume il nome d’arte di Exene mentre la band diventa un punto di riferimento per il nascente movimento punk di L.A.
Chiaramente negli X c’è molto di più rispetto alla media dei gruppi del periodo: il sound riflette influenze blues, folk, country, rockabilly, mentre i testi poetici di Exene li distingue dalla massa di band caciarone che stanno nascendo come funghi.
Ma della loro storia ce ne occupiamo più approfonditamente altrove (nell’Almanacco dedicato al suo ex collega ed ex marito John Doe).
Nel 1983 la Cervenka e Doe convolano a giuste nozze.

Excene Cervenka10Oltre ai suoi doveri negli X, Exene collabora allo spinoff country dei Knitters, col disco “Poor Little Critter on the Road” del 1985, in cui suona la chitarra Dave Alvin dei Blasters (che parteciperà poi anche alle registrazioni degli X), e pubblica (sempre lo stesso anno) una disco di poesie con Wanda Coleman dal titolo “Twin Sisters”.
Ma con il passare degli anni '80, il matrimonio di Cervenka e Doe crollerà, così come gli X dopo l'uscita di Zoom e qualche album sottotono. 
Incontra il suo secondo marito, Viggo Mortensen, nel 1986 sul set della commedia “Salvation!”, una parodia dei predicatori evangelici alla televisone.
Nella fiction, Mortensen interpreta suo marito Jerome, ma i due si sposano davvero, l'8 luglio del 1987.
L’anno successivo Exene darà alla luce un figlio, Henry Blake Mortensen e i due sposi si trasferiscono in Idaho per tre anni. 
Si separeranno nel 1992 per poi divorziare nel 1997.
Sempre più assorbita dalla filosofia new age, la Cervenka si trasferisce da Los Angeles a Jefferson City, nel Missouri, per quattro anni, per poi tornare ad avitare nel sud della California.
I suoi primi due dischi solisti sono raccolte di folk acustico: “Old Wives Tales” (1989), che contiene “He's Got A She”, e “Running Scared” (1990), dove si può ascoltate una bella versione di “Perfect Day”.
Dopo due dischi di poesie esce “Surface To Air Serpents” (1996), un esperimento di collage musicale, parte parlato e parte ottenuto con manipolazioni di suoni in studio.
Dopo una pausa all'inizio del decennio, Cervenka, Doe e Bonebrake resuscitano gli X nei primi anni '90 con un nuovo album in studio, “Hey Zeus d”el 1993, e un disco acustico del 1995, “Unclogged”. 
Più tardi rientrerà anche Zoom, riformando la line-up originale degli X ma solo per delle date dal vivo; non faranno infatti nuove registrazioni in studio.
Durante questo periodo, Exene troverà anche il tempo di lanciare una nuova band, anche se di breve durata, gli Auntie Christ (in cui suona anche la chitarra, essendosi sottratta Donita Sparks delle L7 per problemi legali), che includono il suo vecchio compagno DJ Bonebrake, alla batteria e il bassista dei Rancid, Matt Freeman, grande fan degli X.
“Life Could Be A Dream” (1997) sorprende un bel po’ i fan della sua storica band perché riesce a resuscitare la Cervenka che sembrava ormai morta e sepolta: in canzoni come “Bad Trip”, “Nothing Generation” e “The Future Is A War” si respira nuovamente l’aria dei sui tempi migliori. 
L'inizio del XXI secolo vede la formazione di un altro progetto musicale per Exene, gli Original Sinners, con cui rilancia un genuino spirito cow-punk attraverso gli album “Original Sinners” (2002), e “Sev7en” (2006).
La Cervenka si sposa pure con uno dei membri della nuova band, il musicista Jason Edge, ma divorzieranno dopo pochi anni.
Contemporaneamente, Exene pubblica diversi libri, tra cui “Virtual Unreality” (con la casa editrice di Henry Rollins “2.13.61”), “A Beer on Every Page” e “Just Another War”, l'ultimo dei quali è una collaborazione con il fotoreporter Kenneth Jarecke, nominato per il premio Pulitzer, in cui Exene commenta le foto di Jarecke fatte durante la Guerra del Golfo. 
Anche i basic-roots Knitters vengono rispolverati nel 2005 con “The Modern Sounds of the Knitters”.
Lo stesso anno riceve anche una bella affermazione come artista visuale: le riviste e i collage mediatici della Cervenka vengono esposti in una mostra personale intitolata “America the Beautiful” al Santa Monica Museum of Art. 
La mostra viene curata da Kristine McKenna e Michael Duncan e una versione ampliata dell’esposizione debutta alla “DCKT Contemporary” di New York nel gennaio 2006.
ll 2 giugno 2009, la nostra rilascia una dichiarazione in cui rivela che le è stata diagnosticata la sclerosi multipla. 
Ironia della sorte, ben prima di questa infausta diagnosi, lei e i suoi X avevano attivamente sostenuto “Sweet Relief”, un'organizzazione benefica che aiuta artisti non coperti da assicurazione, creata dalla musicista Victoria Williams quando a lei stessa era stata diagnosticata la sclerosi multipla.
Lo stesso anno esce l’album solista “Somewhere Gone”, in cui i testi sono più incentrati su temi personali, piuttosto che sulle analisi sociopolitiche che avevano contraddistinto le sue prove precedenti.
Seguirà nel 2011 da un altro album da solista, “The Excitement of Maybe”, che vedrà la partecipazione di Dave Alvin e del bassista jazz Christian McBride.
Sempre nel 2011, la Cervenka dichiara che la sua sclerosi potrebbe essere stata erroneamente diagnosticata; tuttavia, deve cancellare il tour in primavera a causa dei problemi di salute. 
Durante un'intervista del luglio 2015, John Doe dichiara che riguardo ad Exene, la diagnosi di sclerosi multipla è stato un caso di diagnosi errata, e, dopo aver consultato diversi medici ora vive in buona salute ad Orange County, godendosi la sua leggenda.
Perché poche possono vantare lo status di leggenda senza esagerazioni.
E la Cervenka è di sicuro una di esse. 
Tanti auguri Exene!

“My heart is blue with losing you
My soul is still losing you
The road is rough, I'm losing you
The sun beats down, I'm losing you
My heart's in California, I'm alone in Arizona
My heart's in California, I'm alone in Arizona
Found her where it shouldn't be, I'm losing you
Cactus run away from me, I'm losing you
The shades I've drawn, I'm losing you
My eyes are closed, I'm losing you…”
Exene Cervenka – Alone in Arizona



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