Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

Vi piace il bluesaccio, quello vero, marcio, ipnotico, genuino, a km 0? 
Allora, cari amici dei Mutzhi Mambo, non potete non amare il primordiale JUNIOR KIMBROUGH, uno dei più basilari musicisti della musica nera, uno degli ultimi rappresentanti del blues rurale, rozzo, tecnicamente povero ma emotivamente ricchissimo! 
Occhio però, per apprezzare Junior Kimbrough, vi devono proprio piacere i riff suonati sempre uguali all'infinito, il cantato ripetitivo e ossessivo, come una nenia infantile o un rito magico, dovete odiare ogni sorta di virtuosismo e tecnicismo: allora, e solo allora, potrete capire ed amare davvero il grande Kimbrough, uno dei più importanti (e misconosciuti) musicisti blues della seconda metà del '900. 
Non certo quello che si definirebbe una rock star, Junior Kimbrough, uno che con la musica ci ha svoltato: anzi, probabilmente tutto l'alcol che si buttava giù mentre ci dava sotto col blues ce l'ha portato via anzitempo.
Ma meglio così, meglio uno puro, uno che davvero la musica del diavolo la suonava solo per il gusto di farlo, per farsi una bevuta, per passare una serata con gli amici e magari rimorchiare qualche signora...
Con Kimbrough il passo dall’Africa ai campi del Mississippi è veramente breve: il suo stile, così scarno e ripetitivo, suggerisce lo stesso archetipo arcaico che lo accomuna a John Lee Hoocker, qualche sorta di sciamano cantastorie della savana assolata o della buia foresta che ancora risuona nei canti ipnotici del nostro Junior.
Sono suoni, i suoi, che vanno al di là del tempo e dello spazio, in una regione pre-umana del nostro inconscio, ancora animale e istintiva…
Quella più vera!

Junior Kimbrough3

David "Junior" Kimbrough nasce il 28 luglio del 1930 ad Hudsonville, in Mississippi e vivrà tutta la vita nel North Mississippi Hill Country, vicino a Holly Springs. 
Junior ha soli sei anni, e sua sorella sta facendo il suo solito lavoro di babysitting, il giorno in cui prende una brocca di liquore di mais sullo scaffale in alto e ci si attacca come ad un biberon.
La madre lo trova in coma etilico; pensa che il suo Junior sia morto! 
Il padre di Junior invece capisce al volo il problema e trova subito una giusta soluzione: la figlia si merita una bella frustata e Junior via di corsa a lavorare nei campi!
Ma ormai l'imprinting è dato, come si dice, il danno è fatto...
Il nostro inizia a suonare la chitarra da giovane, approfittando dell'assenza del padre per fregargli lo strumento, annoverando Lightnin'Hopkins, Mississippi Fred McDowell e Eli Green (noto anche come pericoloso sciamano voodoo) come principali influenze. 
Determinato a non diventare l'ennesimo intrattenitore/esecutore di cover, alla fine degli anni '50 inizia a suonare col suo stile peculiare caratterizzato da ritmi mid-tempo e da uno stabile rumore di fondo ottenuto suonando col pollice sulle corde basse della chitarra, nonché usando melodie sincopate. 
Questo stile puo essere citato come uno dei primi esempi di hill-country blues: il risultato viene descritto come "ipnotico". 
Sia come solista che con i vari accompagnatori, Junior si segnala come legato molto profondamente ai primordiali ritmi africani, tanto che è che spesso viene associato ai musicisti del Mali come Ali Farka Touré. 
Nel 1966 Kimbrough se ne va a Memphis, nel Tennessee, per registrare dei brani per la Goldwax Records, dal produttore di gospel e rhythm'n'blues Quinton Claunch, uno dei fondatori della Hi Records, conosciuto come l'uomo che ha fatto esordire gente come James Carr e O.V. Wright.
Kimbrough fa una session di registrazioni della durata di un pomeriggio, presso l'American Studios.
Claunch rifiuta però di pubblicarle, perché le ritiene troppo "country".
Quarant’anni più tardi, Bruce Watson della Big Mess Legal Records chiederà a Claunch di acquistare i master originali e il diritto di pubblicare le registrazioni effettuate in quel giorno. 
Queste canzoni verranno poi stampate nel 2009 come testimonianza delle prime registrazioni del bluesman.
Il suo debutto ufficiale è invece una cover di Lowell Fulson, "Tramp", pubblicata come singolo sull’etichetta indipendente Philwood nel 1967 ma il suo nome viene scritto in modo errato come Junior Kimbell e la canzone "Tramp" indicata come "Tram?" (sì, proprio col punto interrogativo!..annamo bbene...).
Il lato B del singolo è "You Can not Leave Me" e tra le sue altre prime registrazioni sono due duetti con il suo amico d'infanzia, il grande cantante rockabilly Charlie Feathers nel 1969.
Feathers indicherà infatti Kimbrough come una delle sue precoci influenze: fu proprio lui a dargli le prime lezioni di chitarra. 
Negli anni '70, il nostro Junior registra molto poco, contribuendo con una prima versione di "Meet Me in the City" ad un antologia europea di blues. 

Junior Kimbrough10Con la sua band, The Soul Blues Boys, Kimbrough incide nel 1980, e pubblica un singolo nel 1982 ( "Keep Your Hands Off Her"/"I Feel Good, Little Girl"). 
Con l'etichetta High Water registra una sessione nel 1988 a nome Kimbrough e i Soul Blues Boys, con il suo singolo risalente al 1982, "Do The Rump", che uscirà poi nel 1997. 
Kimbrough si impone all'attenzione discografica nel 1992, con il suo fantastico album di debutto, "All night long", prodotto da Robert Palmer, per la mai abbastanza celebrata Fat Possum Records, alla veneranda età (per un debuttante) di 62 anni: praticamente un teenager di primo pelo!
Il disco viene registrato in una chiesa locale con il figlio di Junior, Kent "Kinney" Kimbrough (alias Kenny Malone) alla batteria e il figlio di RL Burnside, Garry Burnside al basso (tutto un po' in famiglia...). 
L'album contiene molte delle sue canzoni più celebri, tra cui la title track, la complessa e melodica "Meet Me In The City" e "You Better Run" una ballata straziante che narra di un tentato stupro.
"All Night Long" si guadagna un consenso unanime e parecchie lodi da parte della critica, ricevendo quattro stelle su Rolling Stone.
La sua fama cresce l'anno successivo dopo le riprese live di un concerto del 1990 dove suona "All Night Long" in uno dei luridi juke joint dove è solito esibirsi; performance che apparirà nel film documentario, "Deep Blues: A Musical Pilgrimage to the Crossroads", diretto da Robert Mugge e narrato da Robert Palmer. 
Purtoppo non è ormai in condizione di affrontare fisicamente un tour, a parte poche date con Iggy Pop e qualche apparizione nel Fat Possum Circus.

Junior Kimbrough11
Intorno all'inizio del 1992, Kimbrough apre un suo juke joint (per chi non lo sapesse, i juke joints sono localacci dove i neri cafoni vanno a ubriacarsi con alcolici da due soldi ascoltando musica), noto come "Junior's Place", a Chulahoma, Mississippi, l'unico locale della zona dove non frega a nessuno se sei nero o bianco, che attirerà visitatori da tutto il mondo, compresi membri degli U2, Sonic Youth, Keith Richards e Iggy Pop, per respirare uno degli ultimi scampoli di blues genuino.
I figli di Kimbrough, Kinney e David Malone lo terranno aperto dopo la sua morte, fino a quando non verrà raso al suolo, il 6 aprile del 2000. 
Un secondo album per la Fat Possum, "Sad Days, Lonely Nights", esce nel 1994 mentre l'ultimo album registrato da Junior, "Most Things Haven't Worked Out", viene pubblicato nel 1997 per la stessa etichetta. 
Dopo la sua morte, avvenuta per un attacco cardiaco a seguito di un ictus, il 17 gennaio del 1998 a Holly Springs, a 67 anni, la Fat Possum farà uscire due album postumi di materiale inedito registrato in precedenza, nel 1990: "God knows I tried" (1998) e "Meet Me in the city" (1999).
Un greatest hits, "You Better Run: The Essential Junior Kimbrough", viene pubblicato nel 2002. 
La Fat Possum produrrà anche un album tributo, "Sunday Nights. The Songs of Junior Kimbrough", nel 2005, con, fra gli altri, Iggy & The Stooges, The Black Keys e Mark Lanegan. 
I Black Keys pubblicano inoltre un album composto interamente da cover di musica di Junior, "Chulahoma". 
Come titola il suo album postumo: “Dio solo sa se ci ha provato”...e alla fine ci è riuscito, il nostro Kimbrough, a diventare immortale! 
Junior è stato sì un grande bluesman ma anche un prodigioso inseminatore: gli sono sopravvissuti ben 36 (36!) figli! 
Complimenti!
Onore a Junior Kimbrough!

"…You better run
Don't let him get you
You better run
Don't let him get you
If he gets you, Babe
He gonna rape you
You better run
Don't let him get you
You better run
Don't let him get you
If he gets you, Babe
He gonna rape you"
Junior Kimbrough - You Better Run



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