Ci sono dei film che hanno fatto la storia.
Letteralmente!
Film che sono riusciti a influenzare profondamente i costumi, la cultura, la società, tanto da mutarli radicalmente.
Film che quando li vedi, ti cambiano il modo di pensare, di leggere il mondo.
Sono i film giusti usciti al momento giusto, quelli che c’è un prima e un dopo di loro, e il dopo non sarà più lo stesso.
Chiaramente questo è un discorso molto soggettivo e i film in questione possono essere diversi a seconda della sensibilità contingente dello spettatore; ma alcune pellicole sono riuscite veramente a mutare l’ordine delle cose in scala macroscopica.
Quelle con un impatto cosi grande sono rare: ci vengono in mente (senza entrare nel merito dei gusti e del giudizio sulla positività o meno della loro influenza) “Freaks”, “Indovina chi viene a cena?”, “Easy Rider”, “Piccolo Grande Uomo”, “Arancia Meccanica”, “La Febbre del Sabato Sera”, “Cristiana F.”, “Pulp Fiction” e poche, pochissime altre…
Parrà un’esagerazione ma il famigerato “Gola Profonda” è una di queste!
Anzi, non semplicemente “una” di queste ma probabilmente proprio quella di impatto più profondo e duraturo.
“Gola Profonda” ha veramente cambiato il mondo, e non solo perché ha sdoganato il porno a livello mainstream.
Ha sovvertito tabù religiosi radicatissimi e valutazioni morali date per scontate, ha cambiato il modo di vivere la sessualità e il proprio corpo, ha messo in discussione millenari rapporti fra i generi.
Con ciò non vogliamo affermare che dopo l’uscita di “Gola Profonda” tutto è improvvisamente cambiato ma è indubbio che ha innescato una profondissima revisione di paradigmi, addirittura a livello antropologico, i cui effetti siamo ancora ben lontani dl poter valutare appieno.
“Gola profonda” è stato il primo film porno per cui l’America e il mondo si mise in coda fuori dai cinema.
Senza vergognarsi.
Uomini e donne.
Perché le sale in cui veniva proiettato non erano gli squallidi cinemini semiclandestini del circuito a luci rosse ma sale “normali”.
Se prima un porno si vedeva di nascosto, fare la coda per "Gola Profonda" ti rendeva figo, coraggioso, anticonformista.
E come tutte le cose anticonformiste che diventano di massa, il porno divenne un oggetto di moda, da sfoggiare: non più (o meglio non solo) uno strumento di masturbazione, bensì un legittimo tassello della pop culture, come una serigrafia di Andy Warhol o un divano di design.
E in coda si mise per primissima la Hollywood di serie A: Warren Beatty, Jack Nicholson, Sammy Davis jr, etc…
Insomma, cari amici dei Mutzhi Mambo, vi abbiamo fatto tutto questo pippone storico/sociologico non solo per evitare la solita accusa di essere dei segaioli impenitenti ma soprattutto per introdurre degnamente la protagonista del Vostro Almanacco di oggi, la mitica LINDA LOVELACE, la prima vera superstar del porno!
È una storia triste, quella di Linda Lovelace, quella della donna che fece una rivoluzione epocale ma ne restò la prima vittima!
Come sappiamo, di storie drammatiche, a Hollywood e nello show business in generale, ce ne sono a bizzeffe; anzi sembra quasi che l’impalcatura stessa del mondo dorato dello spettacolo sia stata costruita sulla crudeltà, sul cinismo e sulla sofferenza.
E questo vale tanto più per il mondo del cinema a luci rosse.
Uno si aspetta leggerezza, divertimento, glamour, belle donne affamate di sesso, maschi super dotati che “non devono chiedere mai”, lustrini e pailletes ma poi ecco sbucare da dietro l’angolo l’ennesimo dramma, la “solita” vicenda tragica o quantomeno squallida.
Come lo è stata quella della povera Linda…
E pensare che la Lovelace ha fatto davvero la storia del cinema: il porno chic o fashion, come viene chiamato oggi, l’ha inventato lei.
O meglio: l’hanno inventato usando lei, sulla sua pelle (detto proprio senza esagerazione…).
Eppure, a pensarci bene, Linda non aveva certo il physique du rôle della porno star: era giovane, carina ma, come affermò Gérard Damiano, “Non è bionda, non ha le tette gonfiate, non ha il sedere rotondo: ha le lentiggini”…
Divenne comunque una star ma si pentì di quelle scelte.
Disse che l’avevano sfruttata.
Violentata, abusata, costretta dal marito dell’epoca, dai produttori, dal regista.
E tanti altri…
Negli anni Ottanta rinnegò la sua carriera nel porno e divenne una paladina dei movimenti anti-pornografia; in seguito cambiò ancora idea e disse di essersi sentita sfruttata dalle femministe che si opponevano alla pornografia.
Tutto questo molto prima di “MeToo”, ovviamente.
Lei questo movimento non ha fatto neppure in tempo a vederlo…
Linda Susan Boreman (così all’anagrafe) nasce nel Bronzo, a New York, il 10 gennaio del 1949.
Figlia di un poliziotto e di una infermiera, da ragazza frequenta severe scuole cattoliche.
È talmente timida e bigotta che le affibbiano il nomignolo di “Miss Saint”.
A 19 anni resta incinta e partorisce un bambino che darà poi in adozione.
Inoltre è vittima di un incidente stradale molto grave, che segnerà per sempre la sua salute.
Linda necessita di continue trasfusioni di sangue (che le lasceranno in “omaggio” pure l’epatite) e deve ritornare dai suoi per una convalescenza piuttosto lunga.
Ritornata a New York, fa la conoscenza di un personaggio che, tra violenze più o meno provate, avrebbe segnato tutta la sua vita.
Si sposa infatti con l’imprenditore e produttore di film porno Chuck Traynor, di 12 anni più vecchio di lei, che in quello stesso periodo dirige anche uno strip-club e gestisce un traffico molto noto di prostitute nella città.
Prima di “Gola Profonda” la Lovelace (che ancora non usa quel nome) recita in altri film pornografici e in alcuni “loops”, cortometraggi senza audio che vengono proiettati nei peep show e nelle cabine dei sexy-shop.
Negli anni verranno recuperati alcuni suoi filmati in cui fa sesso, tra gli altri, con animali (“Fucker dog”, 1971) e in cui prende parte a una bella “golden shower” (“Piss Orgy”, 1971).
Ma Linda diventa famosa soprattutto per “Gola Profonda”, uscito nel 1972; in Italia è conosciuto con il titolo “La vera gola profonda”, per distinguerlo dalla prima versione, mutila delle scene hard, che circolava precedentemente nel nostro paese, e dal sequel, che, per motivi inspiegabili, era uscito dalle nostre parti prima dell’originale.
Pare che il nome “Linda Lovelace” venga scelto per lei dal regista del film, Gerard Damiano, perché ritiene che usare la stessa iniziale per il nome e cognome possa aiutare i fan a memorizzarla meglio, tipo Marilyn Monroe (MM) e Brigitte Bardot (BB).
La trama (perché, incredibilmente, il film ha una trama!) è ormai stranota: una ragazza delusa perché non riesce a raggiungere l’orgasmo si decide infine di andare da un medico.
Il dottore scopre che il clitoride della ragazza si trova in fondo alla sua gola.
La ragazza inizia quindi, prima con il medico e poi con altri uomini, a praticare un particolare tipo di sesso orale che da allora è noto come deep-throating, e prevede che il pene superi l’epiglottide del partner per arrivare fino alla gola.
Film girato in 17 giorni e costato 30000 dollari (una enormità per un porno ma sempre una miseria rispetto ai film mainstream), molto spiritoso ed ironico per la media del genere, solleverà un vero polverone e avrà una travagliatissima vita processuale (denunce, sequestri, interrogazioni parlamentari e cosi via) a seguito della sua uscita, ma di questo già parliamo negli Almanacchi dedicati al regista Damiano e a Harry Reems, il protagonista maschile della pellicola, ed è inutile ripetersi.
Linda diventa improvvisamente una diva, viene intervistata dalle femministe, le fanno servizi fotografici fashion (il suo corpo minuto e la faccia solare sono in realtà più adatti alla fotografia erotica dell’epoca che al porno) e Hugh Hefner, il patron di Playboy, la trasforma nella regina delle party girl.
Si mette addirittura in mostra al Festival di Cannes.
Alla fine “Gola profonda” incasserà 600 milioni di dollari e diverrà così celebre negli Stati Uniti, che finirà per dare il nome alla fonte anonima dello scandalo Watergate.
Linda però in tutto si mette in tasca 1.250 dollari…
E non basta!
Il marito la picchia, Hefner la sfrutta.
Lei non ha la forza di denunciarli, così piano piano si eclissa.
Reciterà in seguito in qualche altro film: tra questi “Linda Lovelace for President”, in cui interpreta una politica in campagna elettorale, e un sequel del suo film più famoso che in Italia, dove ci piace complicare le cose con i titoli, viene chiamato semplicemente “Gola profonda”.
Ma, com’è prevedibile, non otterrà mai niente che anche solo si possa avvicinare al successo del suo film più celebre.
Nel 1974 la Lovelace e Traynor divorziano.
Lui si risposa con Marilyn Chambers, un’altra celeberrima attrice porno, lei invece conosce il produttore David Winters, il quale la convince definitivamente a lasciare il settore del porno, per dedicarsi ad altre esperienze artistiche.
L'anno prima però, era risultata positiva ad una serie di accertamenti per droga, che ne minano lo stato nervoso.
Nel 1976, scelta come protagonista del film erotico "Laure", che prevede alcune scene di nudità ma non spinte, la Lovelace, giunta sul set, si rifiuta di cominciare le riprese, colta da un profondo ripensamento: non ha più la minima intenzione di spogliarsi per girare la pellicola e verrà quindi sostituita da Annie Belle.
L'epatite contratta per la trasfusione in seguito all’incidente del 1970, la costringe a ridurre progressivamente ogni esposizione pubblica e la Lovelace, dopo essersi risposata con Larry Marchiano, dal quale avrà due figli, Dominic e Lindsay, si dedica principalmente alla famiglia e ad una vita sempre più ritirata.
Nel 1980 pubblica la biografia “Ordeal” (tre edizioni, tutte esaurite), con cui si avvicina alle correnti femministe più radicali e in cui scrive che aveva iniziato e continuato a fare l’attrice porno perché costretta con la forza da Traynor (arrivato pure a minacciarla con una pistola se non continuava a girare).
Descrive l’ambiente del porno come un posto pessimo, in cui era anche stata violentata.
Denuncia di essere stata “trattata come una bambola gonfiabile”, aggiungendo: «Quando guardate La vera gola profonda, state guardando qualcuno che mi stupra. È un crimine e quel film continua a mostrarlo».
Ma non ci saranno condanne nei confronti di Traynor o di altri e non verranno trovate prove delle accuse della Lovelace, che nella sua biografia nega anche di aver partecipato ad alcuni film di cui poi vengono invece trovate delle copie.
Negli anni diverse persone faranno dichiarazioni a sostegno o in smentita di quanto sostenuto da Lovelace: di fatto, non si sa quanto ci sia di vero nei suoi verosimili racconti.
Nel libro "The other Hollywood", l'attrice rivolge anche pesanti accuse verso il suo secondo marito, il quale avrebbe avuto spesso comportamenti violenti contro di lei e contro i suoi stessi figli, causati dall'abuso di alcol.
Nel 1986, sempre per colpa di quella maledetta epatite, deve sottoporsi ad un intervento di trapianto del fegato.
Nel 1996, la Lovelace divorzia anche da Marchiano, com'era immaginabile.
Alla fine degli anni Novanta rinnegherà anche le femministe, dicendo di essersi sentita usata e quindi in parte tradita da quel movimento.
Muore il 22 aprile 2002, a soli 53 anni, in un ospedale di Denver, in Colorado, per le conseguenze di un altro, drammatico incidente automobilistico.
Quando Linda ci lascia, sono passati 30 esatti dall’uscita di "Gola Profonda"…
E il mondo non è più lo stesso…
Onore a Linda Lovelace!
Nota a margine: Oltre a molti libri, della sua vicenda hanno parlato un paio di film, il più noto dei quali è “Lovelace”, in cui la nostra è interpretata da Amanda Seyfried. Della storia del suo film più famoso, parla anche “Inside Deep Throat”, un bel documentario del 2005.
“L’uomo col quale vivevo mi aveva puntato una pistola, mi aveva costretta a spogliarmi, mi aveva spedito in una stanza con cinque sconosciuti, mi aveva visto mentre mi stupravano ripetutamente e ora, era arrabbiato perché non ero stata abbastanza eccitante per loro. Buon Dio!”
Linda Lovelace – Gola Profonda. Una storia vera