Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

THE KING IS BORN! HEIL TO THE KING! 
Inchinatevi, prostratevi, strisciate come vermi! 
Portate omaggi, oro, incenso, mirra, whiskey, fanciulle vergini, vitelli sacrificali! 
Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, è il compleanno del Re del rock’n’roll, oggi è il compleanno di ELVIS PRESLEY!
È stato, è, e sarà il più grande di tutti e noi lo amiamo come si può amare un Padre, un Condottiero, un Dio!

Elvis Presley schedato 08 01Ci sono tante icone del rock, i Beatles, Jim Morrison, Jimi Hendrix e così via...ma Elvis non è solo un icona, Elvis è il “simbolo” del rock’n’roll!
Rimane senza dubbio una delle figure più importanti del ‘900: carismatico e bizzarro, controverso e rassicurante, magnetico e fragile, innovatore e reazionario, anticonformista e conservatore, sex-simbol e freak, meschino e generoso, ribelle e sottomesso.
Elvis era un uomo fatto di opposti, di antipodi, la summa stessa delle contraddizioni della cultura popolare americana.
Ma non è per questo che lo celebriamo…
Lo celebriamo perché era il Re!
E basta!

Elvis Aaron Presley nasce a Tupelo, Mississippi, l’8 gennaio del 1935, da una famiglia di origini scozzesi, rom e sinti. 
Sopravvissuto al fratello gemello che muore appena nato, Elvis cresce con questa presenza – assenza: nella sua cameretta c’è pure sempre preparata la parte del fratello, come se fosse stato vivo! 
Il padre non ha un lavoro fisso ed è stato arrestato per piccole truffe e la madre fa piccoli lavori serali.
Abitano in una modestissima casa appena fuori Tupelo, vicino al quartiere della gente di colore, in un bilocale con il bagno fuori.
Assidui frequentatori della Chiesa Evangelica, è proprio lì che Elvis ha il primo contatto con la musica.
Per il suo ottavo compleanno, Elvis sceglie una chitarra come regalo e impara i primi accordi osservando uno zio di sua madre che suona durante le riunioni di famiglia. 
Dal momento che il padre non riesce a trovare un lavoro a Tupelo, i Presley decidono di partire alla volta di Memphis, Tennessee, che in quegli anni è in pieno sviluppo.
Elvis ormai è adolescente, ma nella nuova città non riesce a farsi troppe amicizie. 
Il suo carattere è schivo e timido ed è terribilmente attaccato ai genitori, soprattutto alla madre, e ha un look che, per l’epoca, la gente giudica bizzarro: mentre gli altri ragazzi hanno pettinature in stile militare e t-shirt, Elvis porta i capelli con un ciuffo lungo e con le basette e veste con colori sgargianti.
Inoltre, contrariamente alla maggioranza della popolazione del sud degli Stati Uniti d'America, non fa distinzioni di razza e, indifferentemente, frequenta ambienti sia della comunità bianca che di colore. 
Negli anni cinquanta le stazioni radio statunitensi sono nettamente divise tra quelle che trasmettono esclusivamente musica bianca e quelle di musica nera; Elvis ascolta indistintamente canzoni di Howlin' Wolf o roba country.
Per aiutare economicamente la famiglia, decide di fare il camionista per la Crown Electric di Memphis.
Un giorno passando sulla Union Street vede che alla Sun Records di Sam Phillips chiunque, pagando un dollaro, può registrare un disco da portarsi a casa. 
Elvis decide di fare un regalo alla madre per il compleanno registrandole un disco, una vecchia ballata che aveva sentito per radio fin dai tempi di Tupelo, “My Happiness”.
Phillips, ascoltato il ragazzo, convoca immediatamente due session men che già avevano lavorato nel suo studio in passato, il contrabbassista Bill Black e il chitarrista Scotty Moore. 
In una notte di luglio del 1954, dopo aver provato per ore senza aver trovato niente di buono o di originale, Elvis vince la sua timidezza ed inizia a suonare un vecchio pezzo country proto-rock’n’roll di Arthur Crudup, intitolato “That's All Right Mama”; Phillips esce dalla regia e li ferma dicendo : «io di questo ne faccio un disco!».
I primi pezzi che Elvis registra per la Sun sono: “That's All Right”, “Blue Moon of Kentucky”, “Good Rockin' Tonight”, “Baby Let's Play House”, un repertorio fin da subito “meticcio” che catapulta il giovane tra le stelle della musica del sud degli Stati Uniti.

Elvis e Nixon 08 01La musica proposta è così nuova che gli ascoltatori telefonano ai DJ delle radio per chiedere chi fosse quel nero che canta canzoni country, oppure chi fosse quel bianco che canta pezzi blues. 
Inoltre è l'unico artista che appare sia nelle classifiche di vendita di rhythm and blues, che in quelle di country. 
Nel 1955 il contratto di Elvis viene ceduto da Sam Phillips, che con la sua piccola etichetta non può certo far fronte all'incredibile ascesa della sua giovane scoperta, alla RCA per l'allora cifra record di 35.000 dollari. 
Il manager di Elvis diviene il famigerato Colonnello Tom Parker e tale rimane fino alla morte del cantante. 
Parker, intuite le potenzialità del suo assistito e deciso a sfruttarle fino all’osso, lo fa esibire alla televisione nazionale, facendolo entrare in tutte le case d'America.
L'opinione pubblica si divide, si indigna, si scandalizza sia della musica che delle movenze selvagge che Presley porta in TV (il famoso movimento di bacino che gli guadagna il nomignolo “Pelvis”), ma le ragazzine impazziscono e canzoni come “Heartbreak Hotel”, “Jailhouse Rock”, “Hound Dog”, “Love Me Tender”, “All Shook Up”, risultano tra i singoli più venduti nella storia della musica.
Proprio a partire da quel periodo Elvis, giudicato alla stregua di un pericoloso "depravato" dalle numerose e attivissime associazioni di carattere religioso che da sempre svolgono la loro attività negli Stati Uniti, comincia a essere duramente perseguitato dalle stesse, che lo fanno oggetto di una dura e violenta campagna denigratoria la quale dà luogo a risvolti talvolta comici e grotteschi. 
Invasati predicatori si producono in ogni dove in accaniti sermoni, il cui argomento principale è ovviamente rappresentato dalla tipologia di musica che il cantante propone e dagli atteggiamenti nei quali si produce durante le sue esibizioni. 
Sostanzialmente tali associazioni ritengono il cantante un pericolosissimo veicolo di perdizione per la gioventù dell'epoca e agiscono di conseguenza, scagliandosi in ogni modo contro quello che esse giudicano un pericolo terribile per la stessa, tanto da giungere all'organizzazione di vere e proprie manifestazioni pubbliche, durante lo svolgimento delle quali i dischi incisi dal cantante, in quanto contenitori di musica "demoniaca" vengono distrutti fisicamente, fracassandoli o incendiandoli.
Intanto, intuendo il potenziale economico del ragazzo, il produttore Hal B. Wallis firma con Parker un contratto in esclusiva per avere Elvis nei suoi film e, negli anni tra il 1956 e il 1958, Presley interpreta 4 pellicole diretto da registi del calibro di Robert Wise e Michael Curtiz. 

Elvis Presley 1956Nel 1958 viene chiamato per il servizio militare e deve partire alla volta della Germania, rimanendo lontano dalle scene per ben due anni ma il Colonnello riesce comunque a mantenere vivo l'interesse del pubblico e la popolarità del suo “prodotto” rimane intatta. 
Durante la sua permanenza in Germania, conosce quella che sarebbe diventata sua moglie: Priscilla Beaulieu, la figlia di un colonnello americano anche lui di stanza in territorio tedesco.
L’inizio del nuovo decennio è piuttosto duro per il nostro: la madre muore il 14 agosto 1958 e la cosa ha su Elvis effetti devastanti dai quali, forse, non si riprenderà mai più. 
Nel 1960 è ospite nello show televisivo di Frank Sinatra, pochi giorni dopo essere rientrato dal servizio militare. 
Ora però nuovi cantanti e nuove rock band hanno ormai invaso il mercato: nonostante Presley continui a incidere dischi più o meno interessanti, non vende più come un tempo e il Colonnello decide di sfruttare il più remunerativo filone cinematografico. 
In otto anni Elvis interpreta ben ventinove film, dei quali solo tre o quattro sono decenti.
Gli altri sono tutti melensi B-movie, girati, a volte, in due settimane con trame leggere, ma incassano bene. 
Elvis non è proprio un cane a recitare ma gli vengono sempre affidati ruoli stereotipati. 
Viene scelto da Barbra Streisand per recitare nel film “È nata una stella” ma le richieste esose di Parker gli impediscono di accettare la parte, come accade anche per le sue candidature ad altri due film di notevole spessore: “La gatta sul tetto che scotta”, nel ruolo che sarà di Paul Newman e “Un uomo da marciapiede”, nel ruolo che sarà di Jon Voight. 
Col passare del tempo, la ristretta cerchia di persone con la quale il cantante ama circondarsi costantemente fino alla fine dei suoi giorni comincia ad essere identificata con l'appellativo di "Memphis Mafia”.
Coloro i quali entrano a far parte di questo cerchio ristretto, che il cantante definisce affettuosamente "The Guys", lo circondano con ogni tipo di attenzione, cercando di esaudire ogni suo desiderio, allo scopo di entrare nelle sue grazie, e ottenere in seguito indubbi vantaggi.
Queste persone, se da un lato nel corso degli anni lo proteggono con ogni mezzo a loro disposizione da una qualsiasi influenza che egli reputasse indesiderabile, dall'altro gli impediscono di poter intrattenere rapporti sani e costruttivi con il reale mondo esterno.
Risultato del nuovo atteggiamento che il cantante pone in atto a partire da quel periodo è l'usanza di affittare al completo un enorme locale, un grande teatro o un intero Luna park, per poterci poi trascorrere una serata esclusiva, in compagnia dei soli membri del suo entourage, cautelato in ogni modo da quella che è considerata la pedante e inopportuna presenza di persone estranee al giro delle sue amicizie e frequentazioni abituali.
Sempre nel corso dello stesso periodo Elvis matura anche un notevole interesse per alcune particolari scienze, quali la numerologia e l'esoterismo: in conseguenza di ciò ben presto la sua biblioteca personale si arricchisce rapidamente di un notevole numero di testi che trattano di tali argomenti.
Degno di nota il fatto che verso la fine degli anni sessanta la situazione del cantante in effetti sia già assimilabile a quella di un quasi recluso e ciò può in parte giustificare la spinta di natura interiore che nel corso degli anni successivi lo spinge a cercare, con incredibile frequenza, il contatto diretto con il pubblico. 
A trentatré anni, sposato e padre di una bambina, Lisa Marie Presley, stanco di fare film di merda, Elvis vuole infatti tornare a esibirsi dal vivo. 
Il Colonnello organizza uno special televisivo natalizio per la NBC che fu poi chiamato "68 Comeback Special": non è però una celebrazione del Natale di Cristo Nostro Signore, bensì la celebrazione del ritorno di Elvis Presley come rocker. 
Elvis si presenta nella migliore forma di sempre, con i suoi musicisti storici, vestito di pelle nera e dando sfogo alla sua grinta che aveva dovuto reprimere negli anni dei film, regalando al pubblico americano uno spettacolo entrato nella storia della televisione.

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L'incredibile successo dello show rinnova in Presley la voglia di fare musica di qualità. 
Decide così di ritornare a Memphis e di chiudersi in studio per una session di registrazione.
Il frutto di questo lavoro sono due album acclamatissimi, “Back In Memphis” e “From Elvis in Memphis”, con canzoni come “In The Ghetto” e “Suspicious Minds”. 
Torna anche la voglia di fare concerti e, mentre Elvis approva su consiglio di James Burton, il suo nuovo chitarrista, i membri di quella che sarebbe diventata la TCB Band, che lo avrebbe accompagnato in tour (e che annovera tra le sue fila il bassista Jerry Scheff e il batterista Ronnie Tutt, il chitarrista ritmico John Wilkinson e il pianista Larry Muhoberac), il Colonnello firma un contratto di esclusiva con l'International Hotel di Las Vegas per una serie di concerti che avranno un grandissimo successo di pubblico.
Elvis inizia il nuovo decennio con una seconda serie di spettacoli, fra il 26 gennaio e il 23 febbraio 1970, sempre all'International Hotel di Las Vegas.
Da quel momento sembra deciso a voler recuperare tutti gli anni perduti lontano dal pubblico e nell'arco di sette anni, fra il 1970 e il 1976, si esibisce in quasi un migliaio di concerti, con una media di uno ogni due giorni e mezzo circa, anche due o tre nello stesso giorno.
Il 21 dicembre 1970 Elvis Presley fa visita, su sua richiesta, al presidente Richard Nixon alla Casa Bianca, diventando suo malgrado, la “bandiera” dei conservatori stufi della contestazione giovanile (lui che era stato proprio il simbolo stesso dell’atteggiamento ribelle…).
Inoltre, da sempre affascinato dalle armi e delle uniformi, riesce a raggiungere un obiettivo che inseguiva da tempo poiché, con la piena approvazione del presidente, viene nominato a tutti gli effetti un agente dell F.B.I., sezione narcotici. 
Sembra che venga pure assoldato dalla CIA per spiare i colleghi troppo anticonformisti. 
Di sicuro c’è il fatto che è letteralmente terrorizzato dalle droghe illegali (pur essendo schiavo delle anfetamine e degli psicofarmaci che gli prescrivono i dottori) e preferisce far assumere sostanze come l’LSD ad altri, per poi spiare “l’effetto che fa”. 
Malgrado insistenti voci di possibili tour esteri, Presley non si esibisce mai al di fuori degli Stati Uniti o del Canada.
Di conseguenza sono migliaia gli appassionati che da tutto il mondo si recano oltreoceano per poter assistere ad una sua esibizione. 
È anche un pioniere della diffusione delle arti marziali in Occidente ma pare che il suo personal trainer di karate sia fra le “cause” del divorzio con la moglie Priscilla, nel febbraio del 1972. 
Sebbene l'amicizia tra Elvis Presley e la ex-moglie duri per tutta la vita del cantante, la separazione gli provoca un lungo periodo di acuta depressione. 
Barbiturici, tranquillanti e anfetamine diventano suoi compagni di tutte le ore del giorno e della notte. 
La cosa non è senza conseguenze, e frequenti sono i ricoveri in ospedale. 
A quella che sembra la crescita di uno stato ipocondriaco, si aggiungono i risultati di una alimentazione disordinata, che portano Presley a ingrassare vistosamente e a sottoporsi a diete dimagranti a base di medicinali. 

23Già alla fine del 1973 la salute di Elvis cede di schianto. 
Il suo chitarrista John Wilkinson lo ricorda "Gonfio come un otre, balbettante, un vero rottame... c'era qualcosa che assolutamente non andava nel suo fisico. Stava così male che le parole nelle sue canzoni erano totalmente indecifrabili." 
L'ultima esibizione di Presley è a Indianapolis al "Market Square Arena" il 26 giugno 1977 dove esegue una straordinaria interpretazione del pezzo “Unchained Melody”, e del vecchio successo "Bridge Over Troubled Water”. 
Dopo il concerto, Elvis torna a Graceland, la sua casa-monumento a Memphis. 
Il 16 agosto, rimane sveglio con la famiglia e il suo staff fino alle prime ore del mattino, rilassandosi e curando gli ultimi dettagli per il nuovo tour che sarebbe dovuto partire da Portland, nel Maine il giorno successivo. 
Verso le 7 del mattino si ritira in camera per riposare prima della partenza. 
Sono le ultime ore di vita. 
In tarda mattinata, Elvis viene trovato morto nella sua stanza da bagno, con le braghe calate in una pozza di vomito, dalla compagna Ginger Alden nella sua dimora a Graceland, a Memphis.
Trasportato al Baptist Memorial Hospital, ne viene dichiarata la morte alle 15:30 per un attacco cardiaco. 
Ha solamente 42 anni.
Vi sono dati contrastanti per quanto riguarda la causa della sua morte.
Per il noto biografo di Presley, Peter Guralnick, il cantante "aveva vomitato dopo essere stato colpito da infarto, a quanto pare mentre era seduto sul water". 
Nel suo corpo vengono trovate quattordici sostanze medicinali prescrittegli dal medico personale, sostanze dunque legalmente somministrate ad Elvis, il quale non faceva uso di sostanze stupefacenti. 
Altra causa imputata per la morte di Presley è l'obesità. 
Secondo la stima del medico che effettua l'autopsia sul corpo del cantante, Elvis al momento del decesso pesa circa 158 kg. 
Aveva messo su una buona parte di quel peso nell'ultimo periodo, dato che passava il tempo seduto nella sua stanza ricorrendo al cibo per consolarsi: dolciumi fritti, cheeseburger, gelati, pizze, panini fritti con bacon, burro di noccioline e banane.
I medici che lo avevano in cura cercarono senza successo di cambiare il regime alimentare di Elvis già dal 1974. 


Ma a prescindere dalle cause, quel maledetto 16 agosto è morto un dio. 
Anzi “il” Dio, il Dio del Rock’n’roll!
Onore al Re!

“The warden threw a party in the county jail.
The prison band was there and they began to wail.
The band was jumpin' and the joint began to swing.
You should've heard those knocked out jailbirds sing.
Let's rock, everybody, let's rock.
Everybody in the whole cell block
Was dancin' to the Jailhouse Rock....”
Elvis Presley – Jailhouse Rock

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