Oggi è il compleanno dell'immenso, intramontabile, incredibile LEMMY KILMISTER, il marcissimo bassista e cantante dei feroci Motörhead!

Ma non si può gioire, non si può festeggiare…

Ancora scossi per la perdita, ci accingiamo infatti a rinnovare il lutto per la scomparsa di un vero eroe del rock'n'roll.

Non ci sono seghe, nessuno ha mai rappresentato e mai rappresenterà meglio di lui il lato malato, oscuro, violento del rock: anzi, era l'essenza stessa dell'attitudine outlaw del rock'n'roll, l’incarnazione del motto "Sex, Drugs & Rock'n'Roll" e su questo non ci devono essere dubbi o discussioni!

Tutti coloro che amano questo genere lo hanno amato come uno zio un po' eccentrico e grazie al suo carisma e al suo carattere genuino è stato sempre ammirato e rispettato da tutto lo spettro di appassionati di musica rock (punk, rockers, metallari, rockabillers, eccetera) indipendentemente dalla fazione prediletta, riuscendo ad essere uno dei pochissimi a mettere tutti d'accordo!

E non certo perché fosse stato un ruffiano o un piacione (stranota la sua fascinazione - sembra - solo estetica per il III Reich, che gli ha causato non pochi problemi e polemiche)!

Era bastardamente simpatico, ecco…

Ian Fraser Kilmister nasce a Stoke-on-Trent, nello Staffordshire, il 24 dicembre del 1945 e cresce ad Anglesey, nel Galles.

Suo padre (un cappellano della Royal Air Force) lascia la famiglia quando Lemmy ha solo tre mesi; e questa esperienza contribuisce ad innescare in Lemmy il suo peculiare, profondo odio verso la religione (e le autorità in generale).

Sembra che il suo soprannome "Lemmy" provenga dai giorni in cui faceva il roadie, in cui chiedeva alla gente "Lemme (lend me) a fiver" ("prestami una banconota da 5 sterline"), ma, nella sua autobiografia, Kilmister sostiene che il soprannome gli venne dato a scuola dall'età di 10 anni.

In gallese infatti Lemmy significa "caprone". Ci sta tutto, quindi...

Unico inglese in mezzo a centinaia di gallesi, cresce come un escluso ed è in questo periodo che sviluppa il suo amore sviscerato per il rock'n'roll, per i cavalli e per la topa.

L'evento che gli segna la vita è la visione dei Beatles in concerto, quando ha 16 anni.

Dopo aver lasciato la scuola si trasferisce con la sua famiglia a Conwy, dove Lemmy inizia a fare lavori umili, tra cui l'operaio e l'adetto in una scuola di equitazione, nel mentre, per svagarsi, suona la chitarra in band locali, come i Sundowners.

All'età di 17 anni, incontra una ragazza in vacanza di nome Cathy.

Lemmy la segue a Stockport, Cheshire, dove hanno un figlio.

Il bambino viene dato in adozione e Lemmy non lo vedrà mai.

A Stockport, Kilmister entra a far parte di gruppi locali come i Rainmakers e poi i Motown Sect con cui si diverte a suonare nei club per tre anni.

Volendo progredire ulterioriormente, nel 1965 si associa in pianta stabile ai Rockin 'Vickers che firmano un contratto con la CBS, pubblicando tre singoli.

Fanno pure un tour in Europa, e sono la prima band britannica a suonare in Jugoslavia.

In quel periodo Lemmy ha una relazione con una ragazza di nome Tracy, che gli dà un altro figlio, Paul Inder, ma le prime relazioni con lui Kilmster le he quando il bambino ha già passato i sei anni.

Volendo ottenere un po' più di visibilita, Lemmy si trasferisce a Londra nel 1967, dove fa conoscenza con Noel Redding e Neville Chesters: questo gli permette di ottenere un lavoro come roadie per i Jimi Hendrix Experience.

Nel 1968 entra a far parte della band di Sam Gopal, un anglo-indiano suonatore di tabla che fa una bella psichedelia ruspante, e con lui registra l'album "Escalator" e il singolo "Horse".

Dopo l'incontro con Simon King in un centro commerciale di Chelsea nel 1969, Kilmister entra a far parte della band Opal Butterfly, che suona un blues rock venato di psichedelia, ma lascia ben preso il gruppo, visto che, in quel momento, non sembra vadano molto avanti. Fallito un tentativo di riconciliazione col padre naturale, da Lemmy stesso definito "una brutta, piccola faina", nel 1970 pensa pure di cambiare il suo cognome legale prendendo quello del patrigno, ma la menata di dover rifare tutti i documenti lo fa desistere dal proponimento.

Nel 1971 entra nella formazione degli Hawkwind, leggendario gruppo space rock inglese.

Lemmy si distingue subito per il particolare uso del basso: a differenza di altri bassisti infatti lo suona ancora come una chitarra ritmica usando accordi piuttosto che singole note.

Inoltre per il gruppo scrive e canta canzoni come "The Watcher" (il suo primo brano composto per loro), la famosissima "Silver Machine", che raggiunge nel 1972 la posizione numero 3 nelle classifiche britanniche dei singoli, e naturalmente "Motörhead" (che, nel gergo dei fattoni indica lo “speed freak”, la botta delle anfetamine), l'ultimo brano che Lemmy firma per loro.

Purtroppo, nel 1975, durante il tour degli Hawkwind in Canada, Lemmy viene arrestato proprio per possesso di anfe e messo in gattabuia per cinque giorni; naturalmente viene subito licenziato dalla band.

Dopo lo spiacevole episodio, Lemmy recluta il chitarrista Larry Wallis e il batterista Lucas Fox per formare una nuova band, dal nome iniziale di Bastard.

Wallis aveva già esperienze musicali essendo stato in band come i Pink Fairies, Steve Took's Shagrat e gli UFO. Tuttavia, visto che il loro manager storge la bocca all'idea di promuovere un gruppo di nome "bastardo", viene cambiato proprio in Motörhead, dal significato altrettanto forte ma più ambiguo.

Debuttano dal vivo il 20 luglio del 1975 a Londra e dopo un breve periodo di permanenza, Fox viene sostituito dal mitico Phil "Philty Animal" Taylor (anch'esso recentemente scomparso).

Con questa formazione registrano il primo album "On Parole" che però viene rifiutato dall'etichetta e pubblicato solo 3 anni dopo.

Nel 1976 anche Wallis viene sostituito dal chitarrista "Fast" Eddie Clarke (già nei Curtis night e negli Zeus).

Con questa formazione, la classica del gruppo che rimane stabile fino al 1982, la band comincia a raccogliere successi dando la stura anche allo stile Thrash metal (gruppi come Metallica, Slayer, Overkill e Sepultura sono fan dichiarati di questa band).

Il loro sound, così duro e innovativo, incuriosisce il pubblico e la voce gutturale di Lemmy, unica con tali caratteristiche nel mondo del rock in quel periodo, manda d'accordo sia i punk (Kilmister collabora perfino con i seminali The Damned), che i nascenti metallari.

Nel 1977 esce finalmente il primo album omonimo, registrato in due giorni.

Nel 1979 è la volta "Overkill" e "Bomber", due veri classici.

Il successo della band arria negli anni 1980 e 1981 con un grande disco come "Ace of Spades", e soprattutto con il live "No Sleep 'til Hammersmith", uno dei più importanti dischi dal vivo della storia nonché uno dei più violenti album di sempre.

Sempre nel 1981 Phil è vittima di un grave incidente che lo rende inabile a suonare dal vivo per un anno e Lemmy e Clarke ne approfittano per pubblicare un EP con le tostissime Girlschool, il bellissimo "St. Valentine's Day Massacre".

Nel 1982 esce "Iron Fist", l'ultimo disco con Clarke, che viene momentaneamente sostituito da Brian "Robbo" Robertson dei Thin Lizzy.

Con lui fanno uscire quella ciofeca di "Another Perfect Day" (1983), assai criticato per essere un po' troppo "sdolcinato".

Ma Lemmy si rifà subito con quella cicala di Wendy O'Williams dei Plasmatics, con cui pubblica la sorprendente cover "Stand by your Man", un pezzo country di Tammy Wynette.

Dal 1984 al 1987, i Motörhead si presentano in una formazione a quattro, con due chitarre, Phil Campbell (rimasto con la band fino all'ultimo) e Michael "Würzel" Burston (che invece lascia la band nel 1995), nonché Pete Gill alla batteria.

Con questa formazione registrano il fondamentale, acidissimo "Orgasmatron" (1986).

Nel 1987 torna Phil dietro le pelli e i Motörhead pubblicano un altro bel disco, il viscerale "Rock'n'Roll".

Negli anni successivi la band continua a produrre dischi (di altalenante qualità e ispirazione), trovando la quadra con la formazione Lemmy, Phil Campbell e Mikkey Dee, il poderoso batterista svedese che ha preso il posto di Philty nel 1993.

Si confermano come una delle piu importanti band heavy metal (anche se per noi son sempre rock'n'roll!) continuando a conquistare proseliti grazie ai loro devastanti concerti.

Lemmy inoltre ha collaborato con un certo numero di musicisti ed occasionalmente con gli Hawkwind.

Fra gli artisti più noti a cui ha prestato il suo basso e la sua voce, si possono citare i Ramones, Ozzy Osbourne, Slash, Nashville Pussy, Michael Monroe, Shonen Knife...

Nel 2000, con il batterista Slim Jim Phantom degli Stray Cats e il chitarrista Danny B. Harvey dei Rocket, dà vita ad un gruppo rockabilly, gli Headcat, con cui incide tre dischi di rock anni '50 non imperdibili ma che dimostrano il suo mai sopito amore per il rock'n'roll delle origini.

Malato da tempo, il nostro Lemmy continua a calcare i palchi fino all'ultimo (strazianti le testimonianze offerte dalle ultime performance) e ci lascia il 28 dicembre del 2015.

Quasi tre anni son passati, ma sembra un secolo.

Il secolo in cui il rock'n'roll è morto…

Onore a Lemmy!

"I am the one, Orgasmatron, the outstretched grasping hand

My image is of agony, my servants rape the land

Obsequious and arrogant, clandestine and vain

Two thousand years of misery, of torture in my name

Hypocrisy made paramount, paranoia the law

My name is called religion, sadistic, sacred whore..."

Motörhead - Orgasmatron