Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

Un po' di vecchie, sane roots oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, con la "nonna" di tutti, la leggendaria MA' RANEY, prima diva del blues e prima nera a potersi permettere di imporre in prima persona ingaggi e cachet e di contrattare vis a vis con la nascente industria discografica.
Coraggiosa, sensuale, oltraggiosa e furba come una volpe, Ma' Rainey, fu una donna combattiva, forse non eccezionale per quanto riguarda l’impronta vocale ma un vero animale da palcoscenico e pioniera dello stile "urban blues" (quello che usciva dai campi di cotone per andare a sollazzare gli operai delle squallide periferie industriali con orchestre più corpose e spettacoli più complessi).
Il suo blues e le sue performances erano ancora primordiali, di tipo vaudeville, basate su danze "shimmy”, piene di audaci allusioni ad atti sessuali con ritmici ondeggiamenti del bacino che venivano eseguiti durante esibizioni vocali ricche di sconci doppi sensi e di brani popolari di stampo folk.
La Rainey era una vera "donna del popolo", intelligente ma non istruita, scaltra ma non raffinata, tuttavia in grado di capire esattamente cosa il pubblico voleva e adeguarsi ad esso.
Era insomma un’artista non perfetta né tantomeno troppo estrosa ma era ricca di genuina empatia ed in grado di offrire agli ascoltatori lo spettacolo che di volta in volta si aspettavano.
Portò alla ribalta più di 150 canzoni blues, 25 delle quali composte da lei stessa.
Erano pezzi semplici, nel linguaggio secco e brutale della popolazione nera del sud rurale, che narravano di amori spezzati, alcool, storie di prigione e di promiscuità sessuale, non di rado dal contenuto osceno, tratte dalla vita quotidiana dell’epoca.
A differenza della sua amica-allieva-rivale Bestie Smith, che metteva in piazza la sua interiorità e i problemi della sua vita personale, Ma' Rainey cantava le storie di tutti i giorni e non prendeva le parti di nessuno.
Appariva sulla scena, sgargiante di oro e diamanti nei suoi lunghi abiti vistosamente scollati: non era certo bella ma al suo comparire sul palco ogni cosa scintillava come i suoi gioielli.
Era nota per la sua personalità forte e magnetica e per l’utilizzo di innovative scenografie d’impatto, che andavano dalle forti luci colorate ad un corpo di ballo ricco quanto poco vestito…
Ebbe il coraggio di calcare le scene come donna divorziata e senza alcuna protezione, esibendo con orgoglio i suoi abiti osceni e gli atteggiamenti provocatori ma separandoli nettamente dalla sua vita privata.
Insegnò al pubblico che essere un' artista non equivale a essere una battona e che le donne, di fatto, hanno le stesse capacità degli uomini di gestire musica e spettacolo.
Il suo blues era primitivo, sanguigno ed efficace e le sue interpretazioni molto legate alle origini rurali che le colleghe, malignamente, definivano retrograde, "tera-tera".
Ma proprio grazie a lei le altre grandi cantanti venute dopo, Bessie Smith in testa, delle donne nere hanno avuto la possibilita’ di fare i quattrini e di salire la scala sociale, cosa considerata all'epoca assolutamente impossibile, visto che le barriere razziali e di genere erano davvero rigide e impenetrabili.
E questo oltretutto in un mondo e in un’epoca in cui la musica era dominata dai maschi bianchi...
Niente male per un'afroamericana ignorante nata a fine '800!

Ma’ Gertrude Rainey, nome d'arte di Malissa Nix Pridgett nasce a Columbus, il 26 aprile del 1886.
All'età di quattordici anni si unisce ad un gruppo teatrale itinerante di vaudeville ed è durante questo periodo che decide di dedicarsi alla musica blues, dopo aver per puro caso assistito ad una performance blues di una ragazza a St. Louis nel Missouri.
Passa la giovinezza girovagando con le compagnie di minstrels per gli stati meridionali, nei quali conquista poco a poco una fama leggendaria.
Nel 1904 si sposa con il cantante William "Pa" Rainey, e da quel punto inizia a farsi chiamare "Ma" Rainey.
La coppia cominciò ad andare in tournée con un gruppo Rabbit Foot Minstrels cantando un miscuglio di blues e canzoni popolari.
Dal 1914, Ma' e suo marito fondano la loro compagnia, i "Rainey and Rainey, Assassinators of the Blues".
A New Orleans, incontrano numerosi musicisti, tra cui Joe "King" Oliver, Louis Armstrong, Sidney Bechet e Pops Foster.
In questo periodo la Raney conosce la giovanissima Bessie Smith che entra a far parte del suo carrozzone e ci rimane fino al 1915.
Si narra che i Raney abbiano letteralmente rapito la Smith, forzandola a far parte del Rabbit's Foot Minstrels, e insegnandole a cantare il blues, ma non vi è nulla di certo.
Intanto la musica nera prende sempre più piede: nel 1920, Mamie Smith è la prima donna di colore a registrare un pezzo.
Nel 1923 Ma Raney viene scoperta dai discografici di Chicago, che ne fanno una vedette del blues urbano, accompagnandola spesso con l'orchestra jazz di Fletcher Henderson.
Il primo disco risale al 1923, per l'etichetta Paramount Records per la quale, tra il 1923 ed il 1928, registrerà in seguito più di 100 canzoni, tra le quali i classici "C.C. Rider", "Jelly Bean Blues", "Ma' Rainey's Black Bottom".
Nel 1924 il pianista Tom Dorsey scrive per lei "Blame It On The Blues" e "Night Time Blues" (1925).
"Bo-weevil Blues" (1923), "Moonshine Blues" (1923), "See See Rider Blues" (registrata nel 1924 con Louis Armstrong e Fletcher Henderson), "Oh My Babe Blues" (registrata nel 1925 con Coleman Hawkins al sassofono, Fletcher Henderson al piano, Joe Smith alla tromba, Charlie Green al trombone, Buster Bailey al clarinetto), "Black Bottom" (1927), "Soon This Morning" (1927) e "Deep Moaning Blues" (1928), sono i suoi immortali cavalli di battaglia.
La Rainey è nota per la sua energica e maestosa voce, ma le sue qualità eccelse non vengono catturate adeguatamente nei solchi dei dischi perché, avendo dato l'esclusiva alla Paramount, nota per la sua scarsa attenzione alle tecniche di registrazione, non riescono a incidere dignitosamente la sua voce potentissima.
Inoltre, il suo schietto canto popolare non scivola mai negli annacquamenti del classic blues, ma proprio questa integerrima fedeltà alle origini ne causa il brusco declino (del 1928 l'ultima incisione), durato per tutta la prima metà degli anni '30 e culminato con il ritiro dalle scene nel 1935.
Alcuni dei suoi pezzi, secondo alcuni critici, alludono esplicitamente ad una sua presunta tendenza lesbica e bisessuale, come la canzone del 1928 , "Prove It on Me", il cui testo rimanderebbe ad un fatto avvenuto nel 1925, quando la Raney sarebbe stata arrestata a causa di un orgia a cui (sembra) fece partecipare alcune sue coriste.
Ormai considerata un anacronismo ambulante, la divina muore il 22 dicembre del 1939 nella sua città natale per un attacco cardiaco.
Sarà stata anche sorpassata, ma la sua meravigliosa voce ci tiene compagnia pure adesso, dopo un secolo.
Pochi altri nella storia possono permettersi di vantare una cosa del genere…
Onore a Ma' Raney!

"...Early last morning 'bout the break of day
Grandpa told my grandma, I heard him say
Get up and show your old man your black bottom
I want to learn that dance
Now I'm gonna show y'all my black bottom
They stay to see that dance
Wait until you see me do my big black bottom
I'll put you in a trance
Ah, do it ma, do it, honey..."
Ma Rainey - Black Bottom


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