"Perché tanto odio?"
Questa domanda, cari amici dei Mutzhi Mambo, capeggia nella copertina delle mitiche raccolte delle deliranti opere di ÉDIKA, uno degli autori più estremi e divertenti del fumetto d'Oltralpe!
Oggi siamo più che felici di festeggiare il compleanno di questo vero terrorista della china, di questo degenerato e spassosissimo satiro della carta stampata!
Chi, da ragazzo, si è letto i suoi albi, saprà quanto l'umorista francese sia stato un pessimo maestro per le giovani menti che avevano la ventura di imbattersi nelle sue storie: pornografia, violenza, splatter, incesto, stupro, anticlericalismo, pedofilia, coprofilia, zoofilia, e tutto ciò che fa cattivo gusto.
Édika non si arresta davanti a niente! Ma, grazie al suo segno ironico, ipergrottesco (debitore di Crumb ma soprattutto di Jacovitti), si prende gioco della demenza del mondo (e del voyeurismo del lettore), facendoci digerire tutto con una grassa risata.
Le sue vignette, affollate, iperdettagliate, piene di personaggi strampalati e di situazioni surreali, sono quanto di più divertente e, insieme, inquietante, sia mai stato pubblicato.
L'umanità che emerge dai suoi fumetti è veramente agghiacciante: schizofrenica, compulsiva, inetta, malvagia, stupida, egoista, meschina, un esercito di pazzi che non sa di esserlo che gira a vuoto e senza motivo.
Édika è capace di mettere assieme la genialità di “Helzapoppin”, il sesso esagerato dei film di Russ Mayer, il ritmo schizofrenico del primo Almodovar e le trovate comiche dei Monty Python, il tutto reso con un tratto nervoso, iperdinamico, a tratti iperrealista, a tratti esageratamente grottesco!
Come fa, dite voi?
Lo fa perché è un genio!
Édouard Karali, in arte Édika nasce a Eliopoli, in Egitto, il 17 dicembre del 1940.
Inizialmente lavora per l'industria della pubblicità nel suo paese natale, poi si trasferisce in Francia, dove le sue opere vengono pubblicate nelle riviste Pilote, Charlie Mensuel, e Psikopat, edita da suo fratello Paul Carali.
Una pietra miliare nella sua carriera è la sua collaborazione con Gotlib, che gli permetterà di diventare una delle principali attrazioni della rivista “Fluide Glacial”.
I suoi fumetti vengono tradotti anche in inglese (pubblicati dalla Knockabout Comics), spagnolo, tedesco (Alpha Comics), svedese (Epix) e greco (nella rivista “Babel”).
L'Universo di Edika è popolato di personaggi e situazioni che definire assurde è dire poco.
Tutto ruota attorno a una famiglia impossibile: un padre, Bronski (modellato sull'autore stesso, auto-caricaturato, pigro, vizioso, depravato, taccagno, vigliacco, erotomane e chi più ne ha più ne metta), una moglie, Olga (casalinga, sessualmente insaziabile, brutta, stressata, rompipalle, ecc...), due figli, un maschio e una femmina (peggio dei genitori), e il cane Clarkghiebol, vera mascotte della serie, spesso ritratta nuda col billo umano in piena evidenza che racchiude in sè i vizi peggiori dell'intera famiglia.
La tipica storia in stile Édika (per quanto possono essere “tipiche” le sue storie…) comporta una trama strutturata in modo complesso ma spesso immotivata, piena di dialoghi dettagliati e un sacco di meta-riferimenti.
La maggior parte di questi episodi non hanno una fine.
Con le sue storielle che partono da un semplice dettaglio insignificante di vita quotidiana (un televisore che fa le bizze, un sogno, un rumore di lavandino che gocciola, un water intasato o altro) Édika parte a razzo, senza uno straccio di sceneggiatura, raccontando tutta una serie di gags a catena, che si montano vicendevolmente fino a catapultarci in mondi lontanissimi, senza senso compiuto ma dove l'unico filo che accomuna le scene è il testo, la storia, la gags…
Per il resto Édika se ne fotte totalmente di bellezza, coerenza, stile, logica.
In Italia le sue storie sono state pubblicate per la rivista Totem Comic e vari album di raccolte intitolate "Racconti scellerati".
Se vi capita, in qualche bancarella, di ribeccare i suoi albi, non esitate: prendeteli assolutamente, perché vi regaleranno momenti di spasso incredibile!
Tanti auguri, maestro!
Nota a margine: Anche suo fratello minore è un ottimo fumettista. Paul Karali, detto Carali, è nato sempre a Eliopoli il 30 dicembre del 1945. Emigra a 15 anni in Libano, dove incontra Gudule (Anne Duguël) che diviene la sua compagna. Arriva a Parigi nel 1970 e si mette a progettare giochi per la Pif Gadget. Poi disegna per vari giornali (“Hara-Kiri”, “Pilote”, “Écho des savanes”, “Charlie mensuel”, “Fluide glacial”, “Charlie Hebdo”). Nel 1982 fonda la rivista satirica “Petit Psikopat” che piu tardi diventa “Psikopat”. Dal 1984 al 1986 disegna anche per la rivista di computer “Hebdogiciel”, poi in “Micro News”. Ha anche lavorato al giornale “Idiot international”, settimanale satirico internazionale fondato da Jean-Paul Sartre e diretto da Jean-Edern Hallier. Nel 1999 fonda il gruppo musicale "Copains comme cochons" con Lerouge, Babet, Lécroart e François. Amante dell'umorismo assurdo, il suo lavoro è simile ad autori underground americani come Robert Crumb e Gilbert Shelton ma più "lurido" e gratuito. In seguito, si è interessato alla narrativa e ha scritto anche la sua autobiografia ("Mr. Paulot"). Più estremo, brutale e diretto del fratellone (ma meno surreale e fantasioso), le sue vignette sono per palati forti ma anche lui merita una bella lettura.
"Magnifico. Pura meraviglia...è una gioia per gli occhi, vero Jules-Éduards? Starebbe bene sopra il piano. Nessuna esitazione, compriamo."
"Impossibile, è oltre le mie possibilità."
"Allora...niente solletico tra le dita dei piedi sabato sera."
"È tuo, mia piccola e adorata iguana delle Galapagos"
Édika - Racconti Scellerati