Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

Di solito non amiamo i figli d'arte, cari amici dei Mutzhi Mambo, figuriamoci i nipoti!
Vedere questi figuri fare il verso ai genitori (o, peggio ancora, portarne a giro le tribute-band), di solito ci mette addosso una tristezza immensa…
Però quando si parla di HANK WILLIAMS III, le cose sono diverse, molto diverse!
Figlio e nipote rispettivamente di Hank Williams Jr. e Hank Williams, entrambi grandi leggende del country, il nostro è veramente un bel tipaccio, un tamarrone reazionario DOC, un personaggio genuino (nel bene e nel male) che ha saputo affrancarsi dall'ingombrante eredità di famiglia (pur mantenendo in un certo senso una continuità di fondo) grazie ad una spiccata attitudine ruvidamente rock'n'roll.
Le tematiche dei testi poi sono davvero quanto di più "politically uncorrect" si possa immaginare, una specie di summa apologetica di quanto ci sia di più sgradevole sulla piazza: sessismo, alcolismo, culto della violenza, tossicodipendenza e ottusità campagnola.
Fornendo nuove, illimitate frontiere all'attitudine "outlaw" già insita nei migliori esempi di questo genere, nonno compreso, Hank III ha suonato veramente tutto ciò che ci può essere di aggressivo, marcio e selvaggio, dal death-country al metal, dall'harcore punk allo psychobilly, dal cowpunk allo sludge: con lui i bifolchi redneck hanno legittimamente invaso il territorio della musica estrema!
Va inoltre rilevato quanto la dinastia Williams, tutti e tre (e tutti e tre a loro modo), ha avuto il dono speciale di saper raccontare l’America più profonda.
Certo che, se uno dovesse leggere, nella storia dei Williams, una metafora dell’involuzione morale della società a Stelle e Strisce, ci sarebbe da preoccuparsi…

Shelton Hank Williams III nasce il 12 dicembre del 1972 a Nashville, Tennessee, discendente di una celeberrima dinastia che ha fatto la storia del country.
Trascorre gran parte dei suoi primi anni come musicista (dopotutto, lo diceva pure Konrad Lorenz, l'imprinting è l'imprinting…) suonando la batteria in gruppi rock punk tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni '90.
Firmato un contratto con una grossa label di Nashville, la Curb Records, poco dopo esce "Three Hanks: Men With Broken Hearts" (1996), un disco che mescola tra loro registrazioni dei tre Williams per far sembrare che le diverse generazioni cantino l'una accanto all'altra.
Infatti l'intento iniziale dell'etichetta è quello di sfruttarne il cognome famoso per fare di III un epigono del nonno (giocando anche sulla impressionante somiglianza fisica fra i due).
Il nipotino non ci sta e lo ribadisce col suo primo album "Risin' Outlaw", uscito nel 1999, in cui dimostra il suo rifiuto per il sound country tradizionale e per le "regole" di comportamento che gli raccomandano i suoi produttori, per non "offendere" il potenziale bacino di utenza (mooolto, mooolto conservatore) che gli garantiscono gli illustri avi.
Ciononostante il disco non soddisfa per nulla le attese di Hank che, a posteriori, lo rifiuterà, indicando il suo secondo, "Lovesick, Broke and Driftin'" (2002), come "suo" vero album di debutto.
Dal vivo, i suoi show spesso sembrano suonati dal Dr. Jekyll e Mr. Hyde: un set di musica country insieme ai suoi The Damn Band con violinista David "DaveyMac" McElfresh e Andy Gibson alla pedal steel, seguito da un set con gli Assjack, in cui mescola dosi massicce di metalcore, psychobilly, e hardcore punk.
In questa band Hank e affiancato dal vocalist Gary Lindsey, dai bassisti Joe Buck (altro personaggione con una interessantissima carriera come one-man-band), e Zach Shedd, da Grahm Reynolds, Kevin Bond e Christopher Arp, degli Psyopus, alla chitarra, e da Joe Fazzio, Munesh Sami e Tim Yeung alla batteria.
Un altro ex membro delle bands è il chitarrista Duane Denison, precedentemente con The Jesus Lizard, che ha lasciato la Damn Band e gli Assjack nel gennaio 2001, quando forma i Tomahawk con Mike Patton.
Hank III e la Curb, intanto, sono ai ferri corti: durante la disputa, la casa discografica non gli permette di pubblicare niente, nemmeno su un altra etichetta.
Per tutta risposta, Williams inizia una campagna stampando t-shirt con la scritta "Fuck Curb".
In questo periodo, Williams suona il basso nei Superjoint Ritual, una band metal-core ormai defunta guidata dall'ex vocalist dei Pantera, Phil Anselmo.
Alla fine del 2004 il disco "Thrown out of the Bar" è in uscita, ma la Curb sceglie di non pubblicarlo.
Williams e Mike Curb finiscono in tribunale per circa un anno, prima che un giudice dia ragione ad Hank, nella primavera del 2005, obbligando l'etichetta a stamparlo.
Poco dopo Williams e Curb sono venuti a patti e Hank la pianta con la “Fuck Curb”, la sua campagna di boicottaggio a mezzo stampa (delle magliette. ..).
L'album viene rielaborato ed esce col titolo "Straight to Hell".
Problemi con la distribuzione Wal-Mart ritardano ulteriormente l' uscita di questo disco sfigato, che viene finalmente pubblicato il 28 febbraio 2006 in due versioni differenti: una censurata (per la Wal-Mart), e una non censurata, la prima di questa storica etichetta country a portare la dicitura "Parental Advisory- Explicit Contenents".
Williams suona poi la batteria con gli Arson Anthem, gruppo formato con Phil Anselmo e Mike Williams della band sludge Eyehategod.
Nel 2008 esce il suo quarto album "Damn Right, Rebel Proud" e l' anno successivo il suo tanto atteso disco del progetto parallelo punk-metal "Assjack", completamente suonato da lui.
Il quinto titolo della sua carriera, "Rebel Within", l'ultimo con la Curb, esce nel maggio 2010 ed ha un ottimo successo di vendite.
Nel 2011 esce "Hillbilly Jocker", album che in realtà Hank aveva già registrato nel 2003 con il titolo "This Aint Country", in piena disputa con la ormai ex-etichetta.
La Curb lo pubblica, senza sentire Williams, spacciandolo come "The New Hank Williams III Album."
Hank avvisa i suoi fans di non comprarlo assolutamente, ma di scaricarlo o ottenerlo con qualunque altro mezzo e fargli terra bruciata intorno passandolo a chiunque lo volesse!
Due pezzi della track-list originale ("Hang on" e "Runnin' & Gunnin") non vengono inclusi in "Hillbilly Joker" ma la fetentissima Curb li pubblica tre anni piu tardi in "Ramblin' Man", un album di materiale eterogeneo con outtakes e covers.
Sempre nel 2011, Hank pubblica contemporaneamente quattro dischi per la sua etichetta, la Hank3Records: uno, doppio, più country intitolato "Ghost to a Ghost/Gutter Town", con ospiti imponenti come Tom Waits, Les Claypool (Primus), Alan king (Hellstomper), Ray Lawrence Jr., Troy Medlin (Sourvein), Dave Sherman (Earthride), gli altri due più decisamente metal/hardcore/stoner dal titolo "3 Bar Ranch Cattle Callin' " e "Attention Deficit Domination".
Nel 2012, Curb pubblica un'altra compilation di materiale di Hank intitolato "Long Gone Daddy", il secondo pubblicato a suo nome dopo che ha lasciato l'etichetta (si scava, si scava, si gratta il fondo del barile...).
Come ormai è diventata sua consuetudine, nel 2013, Hank III fa uscire in contemporanea due nuovi album; un album country "Brothers of the 4×4", e uno punk, "A Fiendish Threat".
Ebbravo il nipotino!
Ora è un po' che non ci regala nuove perle ma aspettiamo fiduciosi...
Tanto siamo sicuri che il papà (ma pure il nonno, da lassù), osservano felici la carriera del "pargolo", anche se, forse, è un po' troppo estrema e tamarrona per i loro gusti…
Ma si sa, i figli (e i nipoti) so'piezz' e'core!
Tanti auguri, Hank!

"I don't want go home, I'm having too much fun
Looking for things in life that I've never done
I don't want go home, I'm having too much fun
'Cause when I'm home alone, I'm a little bit down
My poor heart broken when you said goodbye
I cried and tried to drink myself till I died
Sleeping alone, there's a thing that's hard to do
When I'm lying here thinking of all the things we used to do
And Lord I'm falling further, day by day
The devil's moving in and he's gonna stay..."
Hank Williams III - The Devil's movin' in

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