Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

"Attenzionen, kari amici dei Mutzhi Mamben, oggi andiamo a festeggiaren il grandissimen, magnifiken, Sturmführer BONVI!"
A parte gli scherzi (ma per forza di cose, con Bonvi gli scherzi devono essere accettati!), c'è poco da ridere, purtroppo.
Oggi è il tristissimo anniversario della prematura scomparsa di un narratore e artista eccellente, di un enorme umorista e disegnatore: Bonvi, appunto, il papà delle Sturmtruppen!
Tutti noi ci siamo sganasciati (e inquietati) davanti alle tragicomiche avventure dei soldatini del fumettista emiliano, tutti noi aspettavamo con ansia di vedere alla TV le demenziali indagini di Nick Carter contro Stanislao Molinski, tutti noi abbiamo amato il misterioso e scalcinato Cattivik e le sue fallimentari imprese criminali!
Prolifico e vulcanico, anarcoide e innovatore, dotato di un tratto caricaturale e una notevole verve dissacratoria, per certi versi è stato la prima "rock star" del fumetto italiano, e uno dei primi a rivendicare dignità intellettuale per una professione snobbata dalla cultura "accademica".
Perché se c'era qualcosa che a Bonvi stava sul gozzo erano proprio il conformismo e le cose accademiche…

Franco Fortunato Gilberto Augusto Bonvicini, (così all'anagrafe) nasce a Modena, il 31 marzo del 1941, ma diverse biografie lo riportano come invece nato a Parma: questo poiché viene registrato dalla madre a entrambe le anagrafi in modo da ottenere due tessere annonarie (che servono, durante la guerra, per ottenere buoni-cibo).
Trascorre la giovinezza a Modena, dove si diverte a disegnare, su sacche da ginnastica e tovaglie da osteria.
Questo già evidenzia il carattere e la verve creativa, estrosa e sopra le righe, che lo caratterizzerà negli anni a venire.
Tali attività lo portano ad incontrare, nel 1956, un noto avventore di tali fiaschetterie, l’allora sconosciuto Francesco Guccini, col quale diverrà grande amico e collaboratore in testi, gag ed altro ancora.
Dall'ottobre 1962 svolge il servizio militare frequentando come allievo ufficiale di complemento il 31º Corso AUC, durante il quale si racconta che arriva persino ad invadere (per pochi metri) la Jugoslavia! Nel giugno 1963 viene addirittura promosso con il grado di sottotenente di fanteria carrista.
Terminata la parentesi militare, tramite Guccini, Bonvi viene presentato al vulcanico Guido De Maria e inizia a collaborare per la sua neo-nata casa di cinema d'animazione, la Vimder Film, per la quale Guccini stesso collabora.
Partecipa così, nel 1966 alla realizzazione di uno dei più apprezzati corti animati apparsi su Carosello, "Salomone pirata pacioccone", che pubblicizza gli sciroppi Fabbri.
In quel periodo ha anche alcune esperienze in campo cinematografico come truccatore e costumista: nel 1967 gli viene offerta una parte ed una trasferta pagata in Egitto nel mitico "Come rubammo la bomba atomica" con Franchi e Ingrassia.
Nel 1968, partecipa ad un concorso indetto per il quarto Salone dei Comics di Lucca, dal quotidiano Paese Sera, che vince, presentando una striscia che sarebbe diventata il suo cavallo di battaglia, negli anni a venire: le “Sturmtruppen”.
Le “Sturmtruppen” sono la sua personale, corrosiva parodia della vita militare e del nazismo, che ridicolizza in tutti modi, introducendo il formato delle “daily strip” statunitensi anche in Italia.
La prima apparizione ufficiale è quindi nell'almanacco del Salone di Lucca (novembre 1968), seguita poi da alcune apparizioni sulla rivista "alternativa" romana "Off-Side" (assieme ad altre sue storie), per proseguire, in forma "canonica" sul quotidiano “Paese Sera” (e su “L'Ora di Palermo”), nel 1969, riuscendo dopo pochi anni a varcare anche i confini nazionali.
La serie prosegue per oltre 20 anni, e viene pubblicata in 20 paesi e tradotta in 11 lingue, russo compreso.
Il successo di Sturmtruppen è così travolgente che i soldatini approdano anche sul grande schermo con due film non pessimi (ma in cui purtroppo viene posta l'enfasi più sul carattere caciarone della striscia, annacquando parecchio il lato sovversivo/satirico anti-militarista) diretti da Salvatore Samperi, (1976 e 1982) e che vedono come interpreti molti comici italiani come Cochi e Renato, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Umberto Smaila…
Nel 1977 ne fu realizata anche una pessima imitazione ancor più pecoreccia, "Kakkientruppen" del regista Marino Girolami, con Banfi e D'Angelo.
La fine degli anni '60 è, per Bonvi, ricca di fervore creativo, in cui esordiscono tutta una serie di nuovi e divertenti personaggi, ognuno a suo modo una caricatura di un particolare aspetto del vivere quotidiano.
Il tratto vivace e il suo senso umoristico, gli permettono di conquistare una rapida notorietà.
Inizia infatti una proficua collaborazione con le Edizioni Alpe, per le quali crea, tra l'altro, il famoso anti-eroe "Cattivik" (1967), parodia dei fumetti neri tipo “Diabolik” e “Kriminal”, e "Capitan Posapiano" (apparsi inizialmente sulle pagine di "Tiramolla”).
Lo "Studio Bonvi", con il nome di “PlayComics”, presto si ingrandisce, includendo gli allievi e amici Silver e Clod.
Silver, dopo un periodo di collaborazione saltuaria, inizia a disegnare "Capitan Posapiano", passato poi a Clod, quando Bonvi gli "regala" il più promettente: "Cattivik".
A partire dal 1969 sulla rivista “Psyco”, escono le "Storie dello spazio profondo", su testi di Guccini, il cui personaggio principale ha il volto dello stesso Bonvi e che anticipano di un decennio situazioni e atmosfere che si ritroveranno nel kolossal cinematografico "Guerre stellari" (e il robot spalla del protagonista somiglia in modo "sinistro" al "Wall-e" della Pixar...).
Sempre al 1969 (anche se va in onda per la prima volta nel 1972) risale l'ideazione del detective "Nick Carter", ideato in coppia con il regista Guido De Maria, per la trasmissione "Gulp! I Fumetti in TV".
L'episodio pilota (intitolato "Il mistero dei dieci dollari"), viene realizzato infatti tra il 1969 e il 1970.
Il personaggio ha un enorme successo, divenendo, nella successiva edizione di “Supergulp!”, il presentatore "virtuale" di tutta la serie, per poi trasferirsi sulle pagine del “Corriere dei Ragazzi”.
La trasmissione, primo "contenitore" televisivo di cartoni animati, diviene un vero e proprio cult per i ragazzi dell'epoca e Bonvi propone in seguito altri due suoi personaggi animati, "Marzolino Tarantola" (apparso dalla puntata dell'8 marzo 1979, parodia di “Saturnino Farandola” di Albert Robida) e perfino le "Sturmtruppen" (apparse nelle puntate n.16-20, trasmesse dal 6 al 10 aprile 1981).
L'attività di Bonvi prosegue alacremente e presenta ai lettori ed appassionati italiani personaggi e opere come "Milo Marat", in compagnia di Mario Gomboli (1973 - in quell'anno vince anche il titolo di miglior cartoonist europeo), le agghiaccianti "Cronache del dopobomba" (1974), che oscillano tra la desolazione di un mondo post-olocausto atomico e la crudeltà molto ma molto Pulp delle situazioni descritte (uomini che si uccidono per una scatoletta vuota o perché di fedi politiche differenti), l'avvincente "L'Uomo di Tsushima" (1978), che esce nella prestigiosa, leggendaria collana “Un uomo, un'avventura” della Sergio Bonelli Editore (allora CEPIM), per finire con il già citato "Marzolino Tarantola" del 1979 e "Blob" del 1994.
Nel corso degli anni ottanta, dal matrimonio con Mariangela Villani, nascono due figli.
La sua ultima opera è "La città", una sceneggiatura disegnata da Giorgio Cavazzano, originariamente pensata per la miniserie"Zona X" ma uscita postuma nello stesso anno della sua morte nella serie “I Grandi Comici del Fumetto”, sempre per la Bonelli.
Dagli anni '70 torna a vivere a Modena, dove viene anche nominato consigliere comunale, nonostante il suo dichiararsi anarchico.
Nel 1985 viene poi eletto in Consiglio comunale a Bologna con Renzo Imbeni sindaco, presentandosi con una lista apparentata al PCI, e dopo un’originale campagna elettorale.
Due anni dopo, al termine di una lunga seduta consiliare, si dimette in modo polemico e plateale: «Non voglio offendere nessuno, ma in vita mia non ho mai trascorso tanto tempo insieme ad una tal congrega di imbecilli». Poi esce dall’aula canticchiando i Righeira: «L’estate sta finendo, e Bonvi se ne va...».
Il grande Bonvi muore a soli 54 anni in un incidente stradale a Bologna, investito nella notte fra il 9 e il 10 dicembre 1995 mentre si sta recando come ospite alla trasmissione Roxy Bar di Red Ronnie, per vendere alcune sue tavole il cui ricavato sarebbe andato all'amico Magnus, all'epoca malato di cancro e divenuto incapace di disegnare per le ossessioni che lo avevano colto nel disegnare il suo "Texone".
Bonvi si ferma in un bar per chiedere informazioni su come raggiungere lo studio televisivo.
Nell'attraversare la strada all'uscita dal locale viene mortalmente investito da una Citroën DS Pallas guidata da tale Giovanni Casini, 55 anni, di Ravenna.
Nel 2000 gli è stato conferito, postumo, il Premio Nazionale Cultura della Pace alla memoria.
A Modena, il 26 giugno 2011, è stata a lui dedicata un'ala del parco Amendola con il nome di "Bonvi Parken".
A questo punto, a noi non resta che piangere un compagno di risate e ricordare un vero maestro di pensiero....
Alla prossima (se mai ci sarà), amico Bonvi!
Onore a Bonvi!

"Dice il saggio: chi si felma a fal bisboccia, ci limette la capoccia"
Bonvi, De Maria - Ten/Nick Carter

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

  • Brindisi Cannibale

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    31 Dicembre
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  • Basil Wolverton

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    31 Dicembre
    Tanti tanti auguri a tutti, cari amici dei Mutzhi Mambo, finalmente anche quest'hanno è finito! Molti tireranno un sospiro di sollievo, altri (pochi) lo rimpiangeranno ma tanto ogni anno è uguale:... Basil Wolverton
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    30 Dicembre
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