Non era un uomo, era un supereroe!
Inchinatevi, esseri miserabili, al Re del Kung Fu, Sua Maestà BRUCE LEE, il Maestro della violenza!
Nonostante il fatto che dei cialtroni osino ora fare i ganzi mettendo in dubbio la sua immane invincibilità (ché se Lui fosse ancora fra noi, ci provassero a fargliele prendere da quel fighetto di Brad Pitt…), rimane sempre il più grande di tutti!
Siate sinceri, cari amici dei Mutzhi Mambo, chi non avrebbe voluto essere forte come Bruce Lee quando il bullo di turno vi ficcava la faccia nel pisciatoio della scuola a ricreazione?
Chi non avrebbe voluto essere potente come Bruce Lee quando dovevate difendere la vostra fidanzatina dalle molestie dei ragazzi più grandi?
Chi non avrebbe voluto essere agile come Bruce Lee quando si trattava di scappare dalle cinghiate del babbo?
Altro che Superman, altro che Uomo Ragno, Bruce Lee era vero-vero e gli avrebbe fatto il mazzo ad entrambi!
È la reincarnazione del mito di Davide e Golia de'noantri, la dimostrazione che anche se sei mezzasega le puoi suonare a quelli piu grossi!
I film di Bruce Lee non erano certo un granché, dobbiamo ammetterlo, ma lui aveva un carisma eccezionale, che andava oltre la sua fisicità: vederlo menare era un'esperienza potente e appagante, in grado di sublimare tutte le nostre angosce e insicurezze.
Perché Bruce Lee è come Achille, come Orlando, come D’Artagnan: Bruce Lee è un eroe mitologico!
Bruce Jun Fan Lee (o Lì Xiaolong in cinese) nasce nella Chinatown di San Francisco, il 27 novembre del 1940, da famiglia originaria di Hong Kong, penultimo di cinque figli.
Appena nato va ad Hong Kong per poi ritornare a diciotto anni nella sua città natale.
Xiaolong in mandarino significa "Piccolo drago" (era nato infatti nel segno del Drago per il calendario cinese), ed è un appellativo proprio adatto al piccolo, vivacissimo Bruce e al suo carattere esuberante, che durante l'infanzia trascorsa a Hong Kong lo porta a fare sempre a botte con la piccola criminalità giovanile.
Per questo decide di imparare le tecniche di difesa marziali iscrivendosi alla prestigiosa scuola di Wing Chun sotto gli insegnamenti del Maestro Yip Man.
All'età di 12 anni entra alla scuola cattolica La Salle College.
Successivamente frequenta il Francis Xavier's College, finché il suo temperamento caliente, le continue risse coi compagni, la scarsa voglia di applicarsi nello studio, nonché il rischio che potesse rovinare la reputazione della famiglia, inducono il padre a mandarlo a vivere da un vecchio amico negli Stati Uniti.
Ma dopo un breve periodo vissuto a San Francisco si trasferisce a Seattle, dove lavora come cameriere.
Qui, nel 1962 riesce a terminare la scuola superiore ottenendo il diploma alla Edison Technical School.
Si iscrive quindi alla facoltà di filosofia dell'Università di Washington, ma abbandona gli studi al penultimo anno.
Qui conosce Linda Emery che sposerà nell'agosto del 1964 e dalla quale avrà due figli: Brandon nel 1965 e Shannon Emery nel 1969.
Attratto da qualsiasi disciplina da combattimento, Lee si allena anche nel pugilato, vincendo nel 1958 il titolo interscolastico di boxe: batte infatti il tre volte campione Gary Elms con un K.O. al terzo round.
Impara anche rudimenti di scherma occidentale dal fratello minore Peter, all'epoca campione di questa disciplina.
Questo approccio a 360º distingue via via sempre più Lee da ogni altro praticante di arti marziali, tanto che nel 1966, decide di dare un nome al suo stile, ovvero Jeet Kune Do, "via del pugno che intercetta".
Si allena duramente, come una bestia, fino a progettare e costruirsi personalmente degli attrezzi ad hoc, ma non trascura di coltivare la sua mente con studi filosofici e meditazione.
Il suo debutto nel mondo cinematografico di Hong Kong era avvenuto già all'età di tre mesi, quando venne scelto per il ruolo del neonato nel film "Golden Gate Girl" del 1941.
Fra i sei ed i diciassette anni partecipa a sedici pellicole, anche se il primo film di un certo riguardo, "The Orphan" del 1958 lo interpreta dopo aver compiuto diciotto anni.
Il produttore della serie televisiva "Batman e Robin", William Dozier, ha l'occasione di visionare i filmati di Lee al Campionato Internazionale di karate, tenutosi a Long Beach il 2 agosto del 1964.
L'esibizione include varie dimostrazioni, tra le quali flessioni su pollice ed indice e il suo noto "pugno a un pollice".
Colpito dalle sue notevoli capacità fisiche, Dozier invita Lee per un'audizione, grazie alla quale si aggiudica una parte nella serie televisiva ipercamp "Il calabrone verde", (vero prodotto di culto) per la stagione 1966-1967, ed in "Batman".
Successivamente ottiene ruoli anche nelle serie "Ironside", "Longstreet", "Here Come the Brides" e, nel 1969 nel film "L'investigatore Marlowe".
Lee interpreta il suo primo ruolo da protagonista nei film (prodotti ad Hong Kong) "Il furore della Cina colpisce ancora" del 1971 e "Dalla Cina con furore" del 1972, grazie ai quali raggiunge una vasta celebrità internazionale.
Queste due pellicole rivoluzionano letteralmente il cinema cinese che prima aveva ritmi e stili di recitazione assolutamente indigeribili per gli spettatori occidentali.
Successivamente fonda una propria casa di produzione, la Concord Production Inc., in società con Raymond Chow della Golden Harvest.
Sotto tale egida co-produce, scrive, dirige e interpreta il fondamentale "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" nel 1972, in cui fa la sua comparsa anche lo stolido Chuck Norris in una scena, quella del duello nel Colosseo, che diviene la più celebre sequenza di arti marziali nella storia del cinema.
Richiede tre giorni di riprese, e venti pagine di sceneggiatura scritte e disegnate da Lee.
Nel 1973 ottiene il ruolo di protagonista in "I 3 dell'operazione Drago", un cult totale, che uscirà postumo in prima mondiale al Graumann's Chinese Theatre di Los Angeles il 24 agosto 1973, per il quale fa anche da coreografo per le scene di combattimento e co-produttore con la sua Concord Production Inc.
Il film è il secondo maggior incasso in quella stagione, della Warner Bros., dopo "L'esorcista" e consolida l'immagine di Lee come leggenda delle arti marziali.
Il 10 maggio 1973, negli studi della Golden Harvest, durante le sessioni di doppiaggio de “I tre dell'Operazione Drago”, Lee viene colto da un attacco di vomito, febbre alta e forti convulsioni.
Immediatamente lo trasportano all'ospedale più vicino, dove i medici riscontrano la presenza di un edema cerebrale.
Gli viene così somministrato del mannitolo, un medicinale atto a ridurre il gonfiore al cervello, che gli salva la vita.
Lo stesso male, tuttavia, gli toglie la vita tre mesi più tardi.
Bruce è a Hong Kong a casa di Betty Ting Pei (con cui si vocifera avesse una relazione).
Entrambi hanno appuntamento col produttore Raymond Chow per discutere di un film in produzione, "Game of Death" (che uscirà poi rimontato con le poche scene girate nel 1978).
Per cercare di alleviare una forte emicrania, Lee assume una pastiglia, datagli da Betty, di Equagesic, contenente sia aspirina che meprobamato, e si addormenta senza più svegliarsi.
Tutto ciò secondo le dichiarazioni di Betty in tribunale, giacché non vi sono altri testimoni in casa sua.
Bruce viene trasportato con molto ritardo al Queen Elizabeth Hospital dove viene dichiarato "dead on arrival", cioè arrivato morto, dopo che la stessa Betty aveva perso tempo prezioso chiamando prima il proprio medico generico e poi il produttore Raymond Chow, che si adoperano per tentare di svegliare Lee.
L'autopsia non fuga del tutto il dubbio sulla causa del decesso, poiché nel verbale seguito all'inchiesta si parla di "probabile" reazione allergica a una o più sostanze contenute in un'aspirina.
È il 20 luglio 1973.
A portare il feretro nella cerimonia funebre tenuta a Seattle sono, tra gli altri, Steve McQueen, James Coburn, Dan Inosanto, Taky Kimura e il fratello Robert.
Da qui in poi (come sempre succede ai veri divi) si susseguiranno una ridda di ipotesi per spiegare la sua morte prematura: iperallenamento, droga, avvelenamento e perfino (non poteva certo mancare) un colpo segreto di Kung Fu ad effetto ritardato!
Una cosa è certa: da quando Lui non c'è più, tutti si sentono più insicuri.
Chi ci difenderà dai bruti?
Chi farà trionfare la giustizia?
Ti preghiamo, Bruce, torna da noi!
Ci manchi tanto...
Onore e rispetto per il piccolo, grande Drago!
Nota a Margine: Per ironia della sorte, anche suo figlio Brandon morì precocemente. Il 31 marzo del 1993, durante le riprese del film "Il Corvo", che lo vedeva protagonista, una delle armi usate durante una sparatoria fu caricata con vere pallottole. Il figlio di Bruce cadde come una pera. In quel momento l'arma che lo uccise era in mano all'attore Michael Massee, il quale, inconsapevole del suo malfunzionamento (nessuno si era infatti accorto che nell'arma era rimasto un frammento del colpo sparato in precedenza), puntò contro l'attore la pistola diritto al cuore. Al momento dello sparo i membri della troupe credevano che l'attore stesse continuando a recitare (il regista Alex Proyas pensava che stesse scherzando, sebbene ritenesse Brandon una persona molto seria sul lavoro) e quindi si accorsero poco dopo della disgrazia, ma la ferita era ormai grave. Morì più tardi al New Hanover Regional Medical Center di Wilmington. Non è stato mai accertato un colpevole…
Come omaggio al Maestro, permetteteci di citare un nostro brano contenuto nel disco "Veniamo per te":
"Signori attenzione, i Siamesi in azione!
Son legati per il dorso da membrana e un po' d'osso
Han due paia di gambe e ci van giù pesante
Altrettante di braccia e ti spaccano la faccia!
...
Sul ring una persona nella vita no, no!"
Mutzhi Mambo - I Re del Kung Fu