Buongiorno a tutti, "Cicciolini"!
Ebbene si, cari amici dei Mutzhi Mambo, oggi è il compleanno della Regina dell'hard, la donna che ha cambiato il costume in Italia (nel senso delle abitudini; il costume, inteso come indumento, non l'ha cambiato, l'ha proprio levato!), colei che ha portato l'erotismo in Parlamento e il porno duro nelle famiglie.
Famosa almeno quanto la Lollo o la Loren, con meno tette ma più iniziativa, la nostra ILONA STALLER, a.k.a. Cicciolina, ha sdoganato e reso popolare l'industria pornografica in un paese come il nostro, dominato e soffocato dal perbenismo cattolico e dalla censura democristiana.
Chiaramente, Ilona Staller non è un'icona propriamente Pulp, a meno che, come noi, non vogliate considerare il porno, specie quello "pionieristico", essenzialmente Pulp.
Per certi versi è più un simbolo pop (anzi, purtroppo, ultimamente proprio trash…) ma non si può negare che la sua vita, così piena di eccessi e contraddizioni sia degna di un romanzo Pulp: debutta come spia, esordisce al cinema come attricetta di serie B, diventando poi sfrontata paladina della libertà sessuale, alfiera del cinema a luci rosse, cantante kitsch, deputata in Parlamento, moglie/vittima di un affermato artista contemporaneo che si rivelerà una carogna...e poi la strenua lotta contro il bigottismo imperante per l'affidamento del figlio, le denunce, le innumerevoli cause e le esose, continue richieste di risarcimenti, le grottesche chirurgie estetiche, fino alla bancarotta e i problemi di droga del figlio...
Piaccia o meno il suo "mestiere", la sua figura e la sua "carriera" hanno modernizzato la nostra Italietta con più efficacia di centomila dibattiti o di migliaia di manifestazioni femministe!
Elena Anna Staller (così all'anagrafe) nasce a Budapest, il 26 novembre del 1951.
Figlia di un funzionario del Ministero dell'Interno ungherese e di un'ostetrica di nome Ilona, la futura pornostar al principio sembra voler seguire le orme materne ma le cose non vanno esattamente come sperato dai genitori.
Nel 1964, a soli 15 anni, inizia a lavorare nell'agenzia di modelle ungheresi M.T.I.
Dopo un breve amore per l'archeologia (per breve tempo frequenta l'università), vince il titolo di Miss Ungheria e inizia seriamente a pensare un futuro nel mondo dello spettacolo.
Mentre arrotonda come cameriera in un albergo, sembra venga contattata dai servizi segreti ungheresi per divenire una sorta di spia ai danni di uomini d'affari stranieri che soggiornano lì, con cui deve essere "gentile-gentile" (...ah, cosa non si fa per la Patria!).
Sposatasi giovanissima con un cliente italiano dell'hotel per ottenere la cittadinanza, si stabilisce nel nostro paese dove, nel 1973, incontra quello che diverrà il suo pigmalione, Riccardo Schicchi; insieme a Schicchi conduce un programma radiofonico intitolato "Voulez-vous coucher avec moi?" sulla celebre emittente privata di Roma Radio Luna.
È uno dei primi programmi radiofonici dall'erotismo spinto ed esplicito e va in onda di notte, da mezzanotte alle due, ed è interamente dedicato alle telefonate a sfondo erotico degli ascoltatori e delle ascoltatrici, con le quali interagisce una voce femminile che li chiama con l'appellativo confidenziale di "Cicciolini" e "Ciccioline".
La voce è quella di Elena Anna alias Ilona Staller, e da qui nasce il soprannome "Cicciolina" che la porterà alla celebrità.
Al cinema inizia ad apparire dal 1970 con lo pseudonimo Elena Mercury (o Mercuri) in pellicole come: "5 donne per l'assassino" (1974), di Stelvio Massi, "Il cav. Costante Nicosia demoniaco ovvero: Dracula in Brianza", di Lucio Fulci (1975), "...a tutte le auto della polizia" (1975) di Mario Caiano, "Storie di vita e malavita", di Carlo Lizzani (1975).
A partire dal film "La liceale" (1975), diretto da Michele Massimo Tarantini, è accreditata come Ilona Staller.
In questo film ha il ruolo di Monica, una studentessa lesbica innamorata della protagonista (interpretata da Gloria Guida), mentre nel film "La supplente" di Guido Leoni appare in una scena in palestra parecchio audace.
Ottiene ruoli anche in due film d'autore, diretti da Alberto Lattuada e Miklós Jancsó.
Nel 1976 porta per la prima volta in Italia il nudo integrale in un locale pubblico, una discoteca.
Ormai da tutti ribattezzata Cicciolina conquista le copertine di tutti i giornali: "la Repubblica", "Oggi", nonché il primo servizio nudo sul settimanale "L'Europeo".
Dalla grande stampa ai rotocalchi, da Enzo Biagi a Costanzo tutti si occupano di Ilona Staller che nel frattempo prosegue la sua carriera nel mondo dello spettacolo.
Nel 1979 arriva in televisione, prendendo parte al varietà di Enzo Trapani "C'era due volte", al fianco di Daniele Piombi sui Raidue.
La trasmissione viene realizzata sulla scia del successo di "Stryx", di un anno e mezzo prima, e rivisita, in versione ironica, fiabe notissime.
Lo spettacolo televisivo viene mandato in onda a partire dall'8 maggio 1980 in seconda serata ma l'indice di gradimento non è molto alto e non manca di suscitare scandalo, venendo perciò interrotto dopo appena sei puntate.
La Staller vi appare vestita di veli trasparenti, in compagnia di ballerini o del famoso pitone di sua proprietà (ripresentato più volte nei suoi spettacoli e morto nel 2012) che leggenda vuole ogni tanto entrasse in una "tana" tutta particolare...
Il primo vero e proprio film da protagonista si intitola "Cicciolina amore mio" (1979), una pellicola soft-core di Amasi Damiani che si rivelerà un fallimento.
Con Schicchi decide allora di andarci giù duro e, dopo un paio di produzioni per VHS, realizza un nuovo film, "Telefono rosso" (1985), molto più spinto: sarà un record di incassi.
Diventerà in breve la vera regina del porno, lavorando con gli artisti più conosciuti, da John Holmes ("Carne bollente", 1987, con cui si prende un bello spaghetto quando scopre che l'attore americano è sieropositivo) a Moana Pozzi ("Cicciolina & Moana ai Mondiali", 1987) e Rocco Siffredi ("Amori particolari transessuali", 1992).
Sempre insieme a Schicchi, fonda l'agenzia Diva Futura, che scopre fra le altre la stessa Moana, Ramba, Vampirella, Rossana Doll, Jessica Rizzo e Barbarella, e dirige anche personalmente un film hard.
Nel film "Cicciolina Number One" (1986) assiste insieme ad altri attori alla performance di Denise Dior con un cavallo nero chiamato Principe, ma lei non ha nessun rapporto con l'animale, come a volte viene erroneamente riportato.
L'ultimo suo film pornografico è "Passione indecente", girato nel 1991.
Si cimenta anche col canto, esibendosi per lo più in brani che usa per i suoi spettacoli live, con canzoni quasi sempre incentrate sul sesso.
Fra le sue incisioni, la mitica "Muscolo rosso", brano che in Italia non verrà mai pubblicato.
Tra gli altri brani: "Labbra", "Buone vacanze", "I was made for dancing", "Pane, marmellata e me" e numerose cover.
Dopo l'abbandono del genere pornografico, nel 1994 interpreta il ruolo di una spogliarellista in "Replikator" e due anni dopo recita in vari episodi della telenovela "Xica da Silva" (prodotta dall'estinta televisione brasiliana Rede Manchete), come Princesa Ludovica di Castelgandolfo di Genova.
Ma la vera novità per Cicciolina è la candidatura alle politiche del 1987, nel Partito radicale di Marco Pannella.
Viene eletta con 22.000 preferenze, seconda solo al leader radicale (dopo ci riprova piu volte, con varie forze politiche, pure in Ungheria, ma non verrà più rieletta).
È l'apice del successo non solo della Staller ma anche di Riccardo Schicchi che è il deus ex machina di tutta l'operazione.
La storica collaborazione tra la diva e il producer finisce però bruscamente sotto lo scalpello di Jeff Koons, artista americano che dedica un'opera d'arte all'attrice, ne diviene amico, la elegge come musa e nel giugno del 1991 la sposa.
Dal matrimonio nasce il figlio Ludwig.
Non appena il legame tra i due coniugi si esaurisce fra liti e botte, il figlio viene conteso con tentativi di rapimento, fughe e di nuovo botte.
Inizia così per Ilona Staller una lunga battaglia legale, in cui si vede inizialmente privata del figlio ("sai, una donnaccia così come fa ad esser mamma!") nel 1995, per poi riacquisirne la custodia con l'ultima sentenza della Corte costituzionale, nel 1998, grazie anche ai servizi del suo legale, Luca De Carlo, detto l' "Avvocato del Diavolo" per la sua capacità di far fruttare cause all'apparenza perse.
Infatti la nostra Ilona, ultimamente balza agli onori della cronaca più per le cause milionarie che intenta (contro l'ex marito, contro il Parlamento, contro Sky, ecc.), per i problemi economici e di droga del figlio che per le sue esperienze artistiche…
Ma bando alla tristezza che fanno sempre i tramonti delle dive!
Comunque sia, tributiamo magno onore alla nostra amata (tanto amata) Cicciolina!
Senza di lei saremmo tutti più bigotti e meschini (ma magari i maschietti avrebbero avuto meno tendiniti e sarebbero stati un po' meno miopi...).
Tanti auguri, Ilona!
Nota a margine: Nella storia "Paperino portaborse" disegnata da Guido Scala su sceneggiatura di Giorgio Pezzin e apparsa su "Topolino" nº 1690 del 17 aprile 1988, che narra di una breve esperienza di Paperino nel mondo della politica, in una vignetta raffigurante il Parlamento di Paperopoli compare, tra parodie di Andreotti, Craxi, De Michelis e Spadolini, anche una giovane donna in abiti succinti che regge un cartello con la scritta "Coccolini belli", possibile riferimento a Cicciolina e alla sua esperienza parlamentare. Si tratta probabilmente dell'unico riferimento pressoché esplicito al mondo della pornografia mai apparso in un fumetto Disney. Naturalmente Ilona ha fatto causa anche a loro!
"Selvaggio animale in calore
il cazzo che mi spruzza nel cuore
un muscolo rosso d'amore
affonda dentro il mio cuore.
Tu, che sembri un manichino
tira fuori il cazzo duro
ti faccio un pompino.
Io ti faccio un pompino, oh!
Voglio il cazzo, oh!"
Ilona Staller - Muscolo rosso