Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

Buon appetito, cari amici dei Mutzhi Mambo, che oggi c’è veramente da “mangiare” con gli occhi, da “rifarsi la bocca” con un piatto “generoso”, genuino, succulento ed abbondante!

Oggi celebriamo infatti una delle creature più pannose e slurpose della storia del cinema: LORNA MAITLAND, la musa di Russ Meyer!

L'importante è tener ferme le mani...

Purtroppo i "meriti" per cui Lorna Maitland è divenuta giustamente famosa, non li possiamo mostrare in tutto il loro sfolgorante splendore nell'immagine di copertina ma tant'è, questo passa il convento (in tutti i sensi) di Facebook.

Chiaramente qui non stiamo a celebrare l'attrice e neanche la bonazza (anche se alcuni di Voi, maligni, così penseranno...) ma in realtà a guidare questa scelta è stata l'effetto "amarcord", la volontà di ritornare al passato, al concetto stesso di bellezza che andava di moda in questo periodo magico e di cui Lorna Maitland era un simbolo (perfino debordante, quasi grottesco nella sua prorompente generosità) fra i piu efficaci.

Prototipo di maggiorata naturale, morbidosa, accogliente che ora non c’è più, sostituito dai palloncini sintetici modellati dal bisturi del chirurgo e dagli spigoli scolpiti dai pesi in palestra.

Noi, sinceramente, un po' lo rimpiangiamo quel modello e lo ricordiamo osservandolo con occhi nostalgici (e pure un po'miopi...).

Certo, la bellezza ha tante declinazioni, a volte anche l’alterigia, i tratti forti o estremamente delicati oppure androgini, hanno il loro fascino (che chiaramente dipende dai gusti), ma ogni tanto, dite la verità, piace anche l'abbondanza e la morbidezza!

E Russ Meyer è stato un campione senza rivali nello scegliere e valorizzare proprio tali modelli di carnalità estrema.

Una bellezza di altri tempi, dei suoi tempi, è la nostra Lorna; ma sempre attuale, ammaliante, arrapante...

Senza tempo, come un’Afrodite greca o una Madonna di Raffaello...

Barbara Popejoy (così all’anagrafe) nasce a Glendale, il 19 novembre 1943.

Sta lavorando come ballerina a Las Vegas, quando risponde ad un annuncio che pubblicizza un provino per il film "Lorna", diretto da Russ Meyer nel 1964.

La Maitland è una delle 132 donne che si presentano a tale appuntamento.

In quel periodo, oltretutto, è incinta di tre mesi, e il suo corpo generoso, con il seno reso ancora più prosperoso dalla gravidanza, convincono subito Meyer a darle la parte della protagonista.

«Quando ho visto che i suoi seni non rispondevano alla forza di gravità e rimanevano su, ho pensato: "Incassi!"», dichiarerà in seguito il regista.

“Lorna” è il primo film del cosiddetto "periodo del bianco e nero southern gothic", che il regista attraversa tra il 1964 e il 1966, dirigendo una serie di film ispirati ai racconti di Erskine Caldwell e di John Steinbeck, ambientati nel profondo Sud statunitense.

È un dramma rurale, girato da Meyer senza le esagerazioni visive e violente che saranno presenti nelle sue successive produzioni (a partire da “Vixen!”), anche se non e proprio un filmetto sobrio…

Il film è pure influenzato dal neorealismo italiano, soprattutto da "Riso amaro", di Giuseppe De Santis.

«C'era una scena che mi colpì molto, cioè quella in cui si vede Silvana Mangano con i pantaloncini succinti in un campo di riso. Ho pensato di raccontare una storia simile, arricchendola con una morale di stampo biblico» dichiara il regista, che in un'altra intervista però chiarisce che l'unica ragione per cui ha girato in bianco e nero è che gli mancavano i soldi per girare a colori…

Il budget complessivo del film è di 60.000 dollari, una vera miseria, anche per l’epoca.

Viene girato con una troupe ristretta, sotto il completo controllo di Meyer, che oltre alla regia si occupa anche della fotografia, del montaggio, della produzione e della distribuzione; negli anni successivi, il regista sarà solito mantenere questo totale controllo in quasi tutte le sue opere.

Il film ha un bel successo e lancia la Maitland tra le icone del cinema exploitation, ed ella sembra avere davanti a sé una carriera fortunata.

La seconda collaborazione tra Lorna e Russ è il seguente "Mudhoney" (1965), ispirato a "Furore", diretto da John Ford nel 1940.

Viene interpretato per la maggior parte da non professionisti, alcuni dei quali diverranno degli attori feticcio di Meyer come Hal Hopper che era già apparso nel precedente "Lorna" e si vedrà in quasi tutti i film successivi, e John Furlong che interpreterà "Finders Keepers", "Lovers Weepers!" e "Vixen!", e nel 1998 sarà il predicatore Joseph Molina in "Vampires" di John Carpenter.

Lo scettro della pupa piu sensuale pero, stavolta non lo prende la Maitland ma se l'aggiudica Rena Horten, che impersona Eula in una breve ma bollente sequenza che la vede fare un bagno in un catino, davanti al predicatore.

Meyer s'invaghisce di lei a tal punto da riscrivere il personaggio di Eula, facendola divenire sordomuta visto che la Horten, essendo tedesca, non sapeva parlare l'inglese.

Il titolo del film è un omaggio a Oscar Wilde, autore di un romanzo omonimo, ma inizialmente la pellicola esce con il titolo "Rope and Flesh", ma ha scarso successo.

Secondo Meyer, questo era avvenuto perché il pubblico lo aveva scambiato per un horror, per via del manifesto che riproduceva la sequenza del linciaggio.

Quindi Russ rimonta la pellicola e cambia il titolo: l'espediente si rivelerà vincente, in quanto, con il nuovo titolo, il film realizza ottimi incassi.

Per la prima volta nella carriera di Meyer, la critica cinematografica statunitense non resta indifferente di fronte a un suo fillm, tanto che ancora oggi esso è considerato da molti la sua opera migliore (ehh, no, ci dispiace ma per noi "Motorpsycho" e "Faster Pussycat" sono inarrivabili).

L'ultima appariziome di Lorna in un film di Meyer è nel documentario "Mondo Topless" (1966), realizzato inserendo spezzoni del suo precedente documentario "Europe in the Raw" e il provino della Maitland per "Lorna".

Programmato per il circuito dei Drive in, il documentario ha buoni incassi e alcune ragazze presenti in esso lavoreranno in seguito ancora con il regista statunitense.

Dopo aver partecipato in un paio di film explotation di serie Z di Dale Berry, "Hot Thrills and Warm Chills" e "Hip Hot and 21" (1967), la nostra giunonica Lorna si ritira dalle scene, per motivi sconosciuti, e fa perdere le sue tracce.

Meglio così, a volte vedere queste dee invecchiare fa solo male, molto male.

Onore a Lorna Maitland!

"I always had a tremendous interest in big tits!"

Russ Meyer

Almanacco Pulp dei Mutzhi Mambo

  • Ramsey Campbell

    Ramsey Campbell

    Informazioni
    4 Gennaio
    L'ORRIDA EREDITÀ È difficile raccogliere l'eredità di un mostro sacro, cari amici dei Mutzhi Mambo, specie se il mostro sacro in questione si chiama H.P. Lovecraft.Bisogna essere dei grandi... Ramsey Campbell
  • Philip Lynott

    Philip Lynott

    Informazioni
    4 Gennaio
    Gennaio, il freddo ci attanaglia le ossa, ci fa battere i denti e tremare dentro. Meglio scaldarsi con un po’di whisky e rock’n’roll, magari con un bel gruppo di quelli genuini, monolitici ed... Philip Lynott
  • Maxene Andrews

    Maxene Andrews

    Informazioni
    3 Gennaio
    PAAAAPARAPÀAAAA! PAAAAPARAPÀAAAA! Puntata patriottica quella di oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, piena di slancio e di sacro amore per il suolo natio! Tutti pronti, quindi, per schierarsi con i... Maxene Andrews
  • Sergio Leone

    Sergio Leone

    Informazioni
    3 Gennaio
    RUGGISCE IL LEONE Felici, orgogliosi, goduti, fieri, grati, sublimati, gratificati, appagati: questi e altri di questo tenore, cari amici dei Mutzhi Mambo, sono i nostri sentimenti di fronte... Sergio Leone