Generalmente non ci occupiamo di gossip in questo vostro Almanacco, cari amici dei Mutzhi Mambo, primo perché non ci frega un cazzo chi scopa con chi e quando e come, secondo perché di coppie rock interessanti ce ne stanno poche, terzo (e questi sono i casi che ci interessano) perché quelle che attirano la nostra attenzione sono spesso quelle che finiscono piuttosto male, tipo, per sparare qualche nome, Ike e Tina, Mick e Marianne, Sid e Nancy, Kurt e Curtney.

Ma a fare eccezione ce n'è stata una che ci fa venire ancora i lucciconi agli occhi, per quanto è durata, per come si è svolta e per l'intensità del sentimento che ha trasmesso, senza sensazionalismo e senza eccessi: Patty Smith e il mitico FRED "SONIC" SMITH!

Ma ora bando a queste smancerie melense (che non fanno per niente Pulp e dimostrano soltanto quanto siamo invecchiati) e occupiamoci del grande chitarrista di Detroit, che naturalmente oggi vogliamo festeggiare non come "marito" ma come musicista tosto e fantastico!

Frederick Dewey Smith (questo il suo vero nome), nasce in West Virginia il 14 settembre 1949.

Dopo pochi anni la sua famiglia trasloca per motivi di lavoro a Detroit, la "Motor City", dove il piccolo Fred inizia a impratichirsi della chitarra all'età di dodici anni.

Si innamora del garage rock dei gruppi della British Invasion, passione trasmessagli da un altro chitarrista che aveva conosciuto, Wayne Kramer.

Smith e Kramer si uniscono ad un altro teenager di Detroit appassionato di rock'n'roll, Rob Tyner, e decidono di formare una band chiamata "Motor City 5": nientemeno che gli MC5!

Per quanto il loro primo repertorio non si discosta granché da quello di decine di teen-band locali che suonano nei club a metà anni '60, Fred e il suo amico Wayne si mettono ben presto ad esplorare nuovi territori sonori, influenzati dal blues, dal jazz e dalle possibilità di usare feedback lancinanti in modo sempre più intenso e fragoroso.

Le loro sperimentazioni spaventano la prima sezione ritmica del gruppo ma l'ingresso di due assi come il bassista Michael Smith e il batterista Dennis Thompson, li fa evolvere verso un sound sempre più heavy, fino a divenire la band più potente dell'epoca, alla quale sia i punk che i metallari devono (quasi) tutto!

Della storia degli MC5 ci occupiamo nell'Almanacco dedicato a Rob Tyner, ricordiamo qui solamente che il gruppo di Detroit, insieme agli Stooges e ai Blue Cheer, è stato veramente il fondamentale "anello" di passaggio e di congiunzione che ha traghettato il rock'n'roll nei territori del sound estremo fino ad oggi.

Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1972, Smith si mette alla ricerca di un nuovo veicolo con cui proporre la sua musica.

Forma, sempre con i suoi ex compagni Thompson e Davis, gli Ascension ma la band ha vita breve e, nel 1973, Smith si mette assieme a dei veterani della scena di Detroit come il leggendario Scott Morgan, già cantante dei Rationals (per cui Smith aveva suonato gli assoli nella prima produzione post-Radicals di Morgan, il singolo, "Take a Look"/"Soul Move"), il batterista Scott Asheton degli Stooges e il bassista Gary Rassmussen degli Up, per formare i Sonic's Rendezvous Band, un vero gruppo di culto, dato che producono un unico singolo, "City Slang" nel 1976.

Purtroppo la pessima fama che si portano dietro MC5 e Stooges, gli aliena le simpatie delle case di produzione e il gruppo trova soldi solo per missare un singolo.

In realtà esiste anche un lato B del 45, ma viene deciso, non si sa per quale motivo, di stampare entrambe le facciate con due diversi missaggi del solito pezzo. "Electrophonic Tonic", il brano scartato, viene pubblicato solo a fine anni '90, insieme ad un paio di bootleg rimasterizzati che testimoniano l'impressionante impatto scenico che, alla fine degli anni '70, i Sonic's Rendezvous producono sul palco.

Smith e la sua band aprono dei concerti della poetessa punk Patti Smith, e Lenny Kaye, chitarrista della cantante, presenta Fred a Patti. Nel 1976, infatti la Smith visita Detroit mentre stava promuovendo il suo "Radio Ethiopia", e conosce Fred ad un party.

Per quanto il chitarrista fosse all’epoca sposato, subito si prenota per un "Rendezvous" con la cantante e iniziano una relazione che sfocia nel loro matrimonio nel 1980.

In quel momento il gruppo di Fred è ufficialmente sciolto e il tour europeo di Patti finito in scontri e violenze, tanto che la poetessa decide di ritirarsi dalle scene.

Fino al 1986 vivono come due uccellini nel nido in periferia di Detroit, sfornando due figli (entrambi musicisti) e continuando a scrivere musica insieme.

Nel 1986, Patti esce dal l'isolamento per incidere l'album "Dream of Life", in cui molte canzoni sono frutto della collaborazione fra i due coniugi e Fred ci suona su la chitarra e produce il tutto.

Pur contenendo il singolo (retorico-retorico ma orecchiabile) " People have the Power" (mah...) e ottime recensioni, il disco non ha inizialmente molto successo.

Diciamo che da due personalità così importanti nalla storia della musica di frontiera, si sarebbe preteso un po' di più che un dignitoso disco di pop-rock…per carità ci sono poi tanti a cui l’album piace parecchio e i gusti non si discutono..

A fine anni '80, la salute di Fred inizia a rovinarsi fino all'infarto che lo stronca il 4 november del 1994.

Due anni dopo, toccherà la stessa sorte anche a Rob Tyner, il suo compagno negli MC5.

Patti Smith dedicherà a Fred il suo album "Gone Again" del 1996.

I migliori se ne vanno alla svelta, i peggiori restano....sempre.

Onore a "Sonic" Smith!

"...My heart is cold just like the nation

Like a dog they kick at night

Gypsy laughin’ but that’s alright

Momma’s cryin’ sister thinkin’

Well you know it’s just city slang..."

Sonic's Rendezvous Band - City Slang