Non fiori ma opere di male, cari amici dei Mutzhi Mambo, per celebrare uno dei più grandi attori della storia: l'eterno, indimenticabile VINCENT PRICE, il “Re del Grand Guignol”!
È stato l'interprete horror per eccellenza, il maestro della tensione, dotato di un'aura di ieratica malvagità e di un carisma misterioso che non hanno mai avuto uguali!
Volto mefistofelico, voce profonda, dizione perfetta, modi raffinati, statura imponente, atteggiamento istrionico, al limite dell'autoironia: Vincent Price è stato l'unico statunitense a poter rivaleggiare coi mostri sacri inglesi come Boris Karloff e Christopher Lee.
Tali uniche caratteristiche lo portarono a impersonare prevalentemente esteti tormentati o ambigui gentiluomini dai modi raffinati e dal fascino sinistro.
La sua recitazione era improntata, persino nelle vicende più melodrammatiche e nei personaggi più estremi, a una grande eleganza e a una sottile ironia, fondate su una solida preparazione culturale (era pure scrittore e collezionista d’arte), rara tra gli attori di Hollywood.
Comparve in una caterva di film dei generi più diversi, ma il suo nome rimane eternamente legato ai gotici horror diretti da Roger Corman: è grazie a lui, a suoi adattamenti (molto liberi) di Poe, poveri di soldi ma ricchi di fascino, che è diventato una delle principali icone dei film “de paura”.
Erano gli anni in cui l'orrore era veramente “popolare” e i suoi protagonisti degli eroi celeberrimi, anche se negativi.
Filmetti, per la critica “seria”, ma in grado di incanalare le paure ingenue dell’epoca che, più del sangue e budella, temeva ombre e personaggi carismaticamente negativi.
E più carismatico di Price non c’era nessuno…
Vincent Leonard Price Jr. nasce a St. Louis il 27 maggio del 1911.
Suo padre è presidente della National Candy Company e suo nonno è quello che ha inventato "il lievito del dott. Price", la prima crema di lievito tartaro, mettendo al sicuro le fortune della famiglia.
Vincent frequenta dapprima il St. Louis Country Day School, per proseguire gli studi in storia dell'arte e in belle arti presso la Yale University.
È un membro dell'associazione Alpha Sigma Phi e del Courtauld Institute of Art di Londra.
Inizia a interessarsi al teatro negli anni trenta, apparendo professionalmente in palcoscenico a partire dal 1935.
Debutta al cinema nel 1938 col film "Servizio di lusso".
Si impone all'attenzione di pubblico e critica come interprete in ruoli da villain, in particolare con "Vertigine" (1944) diretto da Otto Preminger.
Negli anni quaranta appare in numerose pellicole, dal genere drammatico alla commedia, al genere horror (fornisce la voce dell'Uomo Invisibile nelle sequenze finali de "Il cervello di Frankenstein").
Nel 1946 recita nuovamente con Gene Tierney in due memorabili film, "Il castello di Dragonwyck" e "Femmina folle".
Gli affidano inoltre diversi ruoli da malvagio in film thriller, come "Passione che uccide" e "La disperata notte" (entrambi del 1947), "La legione dei condannati" (1948) e "Corruzione" (1949) con Robert Taylor, Ava Gardner e Charles Laughton.
In questo periodo prende parte a diversi altri noir come "La città del piacere" di Robert Stevenson (1952) "Agente federale X3" di Louis King (1954) e il fondamentale "Quando la città dorme" di Fritz Lang (1956).
Interpreta diversi film gotici come "La maschera di cera" di André De Toth, il primo film in 3D (1953), "Il mostro delle nebbie" di John Brahm (1954) e il grandioso "L'esperimento del dottor K" di Kurt Neumann (1958), con il suo seguito "La vendetta del dottor K" (1959).
Price inoltre figura ne "La casa dei fantasmi"(1959), nella parte dell'eccentrico milionario Fredrick Loren.
Sempre lo stesso anno inizia la proficua collaborazione con il mitico Roger Corman, il "Re" delle produzioni a basso costo, prodotte dall'American International Pictures (AIP), ottenendo una serie di successi con gli adattamenti di Edgar Allan Poe "I vivi e i morti" (1960), "Il pozzo e il pendolo" (1961), "I racconti del terrore" (1962), "I maghi del terrore" (1963), "La maschera della morte rossa" (1964) e "La tomba di Ligeia" (1965).
Il nostro lavora veramente come un pazzo, tanto che è difficile star dietro alla sua sterminata filmografia.
Forse un po' di titoli a caso possono dare l'idea di quanto sia stato importante: "Il mostro di sangue" di William Castle (1959), "l mostro che uccide" di Crane Wilbur (1959), "Horla - Diario segreto di un pazzo" di Reginald Le Borg (1963), "La città dei mostri" di Roger Corman (1963), "L'esperimento del dott. Zagros" di Sidney Salkow (1963), "Il clan del terrore" di Jacques Tourneur (1964), "L'ultimo uomo della Terra" di Ubaldo Ragona (1964), "20.000 leghe sotto la terra" di Jacques Tourneur (1965), "Dr. Goldfoot and the Bikini Machine" di Norman Taurog (1965), "Le spie vengono dal semifreddo", con Franco e Cicco, per la regia di Mario Bava (1966), "6 pallottole per 6 carogne" di Robert D. Webb (1967), il bellissimo "Il grande inquisitore"(forse la sua migliore interpretazione) di Michael Reeves (1968), "La rossa maschera del terrore" (1969), "Terrore e terrore" (1970) e "Satana in corpo" (1970), tutti e tre di Gordon Hessler, "L'abominevole dottor Phibes" (1971) e "Dr. Phibes Rises Again" (1972), entrambi di Robert Fuest, "Oscar insanguinato" di Douglas Hickox (1973), "Madhouse" di Jim Clark (1974), "La rotta del terrore" di Daniel Mann (1975), "Il club dei mostri" di Roy Ward Baker (1980), "La casa delle ombre lunghe" di Pete Walker (1983), "Bloodbath at the House of Death" (1984), "Il villaggio delle streghe" di Jeff Burr (1987).
Con titoli così non c'è da aggiungere altro...
Nel 1982 il regista statunitense Tim Burton gli dedica un cortometraggio, intitolato appunto “Vincent”, realizzato con la tecnica dello stop-motion, dove un bambino immagina di essere Vincent Price, mentre l'attore recita quale voce narrante.
La collaborazione con Tim Burton continua anche nel 1990 con il film "Edward mani di forbice", dove interpreta lo scienziato-padre di Edward (Johnny Depp).
Oltre che come attore, è un grandissimo doppiatore: nel 1983 aveva prestato la propria profonda voce nel (bel) video di "Thriller" di Michael "Pacco" Jackson, girato da John Landis, durante la sequenza in cui gli zombie escono dalle tombe; peccato che, all'oscuro della fama del cantante, Price abbia preferito accettare un compenso di "soli" 20 mila dollari (dopotutto per un'oretta di lavoro può andare bene), rispetto a una parte dei diritti delle royalties del pezzo, uno dei singoli più venduti della storia!
Un bell'affare, non c'è che dire...
Price soffre a lungo di enfisema e malattia di Parkinson, disturbi che lo costringono a ricoprire un ruolo molto più ridotto del previsto in "Edward mani di forbice".
La malattia contribuisce anche al suo ritiro da "Mystery", poiché le sue cattive condizioni di salute sono ormai evidenti sullo schermo.
Il gigantesco Price muore per un tumore ai polmoni il 25 ottobre 1993.
Le sue ceneri vengono sparse lungo la costa californiana di Malibù, insieme al suo cappello da giardinaggio preferito.
E in mare è finita anche un'epoca irripetibile del cinema insieme a uno dei suoi più grandi interpreti…
Onore a Vincent Price!
"Nove ti hanno uccisa e nove moriranno per ripagare la tua fine ingiusta. Nove volte nove saranno le loro sofferenze. Nessuno di loro si salverà: nove eternità per la tua."
Anton Phibes/Vincent Price - L'abominevole dottor Phibes