Allegria, allegria, cari amici dei Mutzhi Mambo, oggi festeggiamo il compleanno di un grande regista, della cui importanza pochi sono realmente consapevoli: l'irresistibile SAM RAIMI!
Col suo "Evil Dead" ("La Casa" per noi italioti) ha letteralmente operato una rivoluzione nel cinema non solo dell'orrore ma tout-court, mettendo a nudo, lucidamente e con ironia ma senza scadere nella parodia, i meccanismi stessi del "fare film".
Infatti "Evil Dead", pur con tutte le sue sequenze rocambolesche e divertenti e pur con tutti i limiti dei suoi poveri effetti speciali artigianali, faceva paura sul serio!
Raimi ha compiuto con l’horror, un po' la stessa operazione che Tarantino, anni dopo, ha messo in piedi per ciò che riguarda i film hard boiled: metacinema puro!
Senza considerare le altre belle pellicole, a volte geniali, che ci ha donato in seguito.
Peccato che si sia perso nei meandri dei famigerati blockbuster, forse pensando di fare il nuovo Spielberg (anche lui era partito benissimo, se ci pensate), ma non è mai troppo tardi per un ripensamento e un ritorno al suo cinema migliore, quello dove la fantasia sfrenata aveva la meglio sui soldoni (e i ricatti) delle megaproduzioni.
E non c'era bisogno di piacere per forza a tutti!
Almeno questo si spera...
Samuel Marshall Raimi nasce a Royal Oak, nel Michigan, il 23 ottobre 1959.
Quarto di cinque figli di due commercianti provenienti da una famiglia ebrea originaria dell'Est Europa che cambiano il cognome Reingewertz in Raimi appena arrivati in America.
Studia letteratura inglese alla Michigan State University e inizia ad appassionarsi alla cinematografia quando suo padre gli compra una cinepresa e gli dice che può creare da solo i suoi film.
Comincia a girare filmati in Super 8 con l'amico Bruce Campbell. Uno di questi, "Within the Woods" (1978) fungerà proprio da prototipo per "La casa".
All'università, si mette in società col suo compagno di camera Robert Tapert e Campbell per trovare i fondi per un film horror a basso costo.
I tre fondano la casa di produzione cinematografica Renaissance Pictures, con l'aiuto del pubblicista Irvin Shapiro, attraverso la quale producono il megasplatter "Evil Dead" (1981), film che lo ha lanciato, insieme al mitico protagonista Bruce Campbell, nell'empireo del cinema.
Il film ha un notevole successo ed è una di quelle pellicole che se fai horror devi per forza prendere in considerazione: ironia, sangue a profusione, tensione, inquadrature pazzesche e un uso innovativo della macchina da presa, ne fanno una vera pietra miliare del genere.
Inoltre, come già affermato, “La Casa” è un esempio di “metacinema”: non teme di svelare i suoi segreti di realizzazione (e, di conseguenza, di svelare come “funziona” il cinema in generale) durante lo svolgimento dello script. Ma attenzione! Non è un documentario: “Evil Dead” è e rimane uno dei migliori horror mai realizzati!
Il secondo film di Raimi, "I due criminali più pazzi del mondo" (1985), tratto da un fumetto d'azione, è scritto dai fratelli Cohen, ed è un divertente mix di comicità slapstick, noir e B-movie.
Non ha successo a causa delle continue interferenze dello studio di produzione ma gode la fama di piccolo film di culto.
Raimi torna al genere horror nel 1987 con "La casa 2", quasi un remake del primo film della serie, in cui modera il lato spaventoso in favore della comicità fracassona e violenta (da antologia la motosega innestata nel moncherino di Bruce), tanto da farlo sembrare una versione filmata dei cartoni della Warner Bros.
Appassionato da lungo tempo di comics, Raimi prova ad adattare il fumetto "The Shadow", ma non riesce ad assicurarsi i diritti. Così crea il suo cupo supereroe, "Darkman" (1990).
Il film, che è il primo che fa per uno studio hollywoodiano, ha un moderato successo; non granché in realtà ma permette a Raimi di assicurarsi il denaro per finanziare il divertentissimo terzo film della serie Evil Dead, "L'armata delle tenebre", un altro capolavoro che però si allontana quasi totalmente dall'horror in favore di elementi presi dal fantasy e dalla commedia.
Negli anni novanta il curiosissimo Raimi tenta di lavorare con generi diversi, dirigendo film come il poco riuscito (ma divertente) omaggio agli spaghetti-western "Pronti a Morire" (1995), con un cast stellare (Di Caprio, Hackman, Stone e Crowe bastano?), il cinico, bellissimo noir "Soldi sporchi" del 1998 (da vedere!), con Bill Paxton e Billy Bob Thornton, il melenso "Gioco d'amore" del 1999 (da non vedere!), con Kevin Costner, e il buon thriller "The Gift" (2000), con Cate Blanchett (si può vedere).
Nell'aprile del 1999 Raimi viene scelto per dirigere la pellicola "Spider Man", battendo Roland Emmerich, Tim Burton, Chris Columbus e David Fincher, anch'essi interessati al progetto.
Il film, un fragoroso blockbuster che guadagna un fracco di milioni di dollari in tutto il mondo, ha il pregio di essere molto fedele al fumetto originale: piaccia o no il genere, è una pellica veramente ben realizzata e dimostra la versatilità del nostro e la sua sincera vicinanza al mondo dei comics (in fondo, a ben vedere, pure la trilogia de "La Casa" è un fumettone!).
Il successo del primo film gli permette di dirigere il sequel "Spider-Man 2" nel 2004 anch'esso apprezzato dai critici e grande successo finanziario, incassando un altro fracco di milioni di dollari in tutto il mondo.
"Spider-Man 3" (2007), pur non essendo acclamato dalla critica come i precedenti, incassa l'ennesimo fracco di milioni di dollari.
Raimi giustifica le critiche negative per l'eccessiva presenza di troppi antagonisti, inseriti per le insistenze del produttore della pellicola, cosa che porta Raimi a dover modificare la sceneggiatura scritta da lui e suo fratello Ivan Raimi.
Gli incassi finali della trilogia dell'Uomo Ragno ammontano a (udite udite) 2,5 miliardi di dollari!
Ce ne sarebbe abbastanza per una bella pensione dorata…
Nel 2009 ha diretto il simpatico "Drag Me to Hell", prodotto dalla Ghost House Pictures, un horror sovrannaturale con Alison Lohman e Justin Long.
Il film ha un buon successo commerciale ma nonostante qualche spunto notevole, manca di quell'anima artigianale che ha reso preziosa la trilogia della Casa.
Sembra quasi che ormai la lunga frequentazione delle grosse case di produzione abbia annichilito il suo spirito iconoclasta degli esordi…
Dopo questo film, Raimi comincia a lavorare a "Spider-Man 4", tuttavia nel 2010 la Columbia Pictures annuncia la cancellazione del quarto capitolo in favore di un reboot della saga girato in 3D.
Ad ottobre 2010, Raimi viene assunto alla regia di "Il grande e potente Oz", prequel del famoso adattamento del 1939 "Il mago di Oz". Operazione quasi blasfema e sinceramente inutile.
Come attore, è comparso in diversi suoi film in rapidi cameo assieme ai fratelli Ted Raimi ed Ivan Raimi; ha avuto diverse comparsate in varie pellicole, affiancando i colleghi registi Joel Coen, Frank Oz, Terry Gilliam, Costa-Gavras, Michael Apted e Martin Brest (nel film "Spie come noi"), Tom Savini, Michael Ritchie, Dario Argento ed ancora Frank Oz in "Amore all'ultimo morso", John Carpenter e Wes Craven in "Body Bags" e Frank Darabont nella miniseria televisiva "Shining".
Oltre ai film, Raimi ha lavorato in televisione, producendo serie trash come "Xena - Principessa guerriera" e, con suo fratello Ted Raimi e il suo amico di lunga data Campbell, "Hercules", "Jack of All Trades" e "Spartacus".
Ci voleva il buon vecchio Bruce però per rimetterlo in carreggiata: la serie televisiva "Ash Vs. Evil Dead" (che Raimi produce e di cui ha diretto l'episodio pilota) è veramente divertente e recupera, almeno in parte, lo spirito anarco-pulp dei primi film.
In fondo, i quattrini li ha già fatti...
Coraggio Sam, ce la puoi fare ad appassionarci ancora!
Tanti auguri, Maestro!
"Tenete lontano dalla mia bocca le vostre luride ossa!"
Ash/Bruce Campbell - L'Armata delle Tenebre