Pronti a festeggiare l'anniversario della nascita del "peggiore regista di tutti i tempi"? Ebbene si, cari amici dei Mutzhi Mambo, oggi, se fosse ancora con noi, sarebbe il compleanno dell'incredibile ED WOOD, l'autore di alcuni dei più infami prodotti cinematografici che siano mai apparsi sullo schermo!
Tanto si è detto, tanto si è scritto su questo mediocre filmaker, ma siamo sicuri sia proprio il peggiore?
Le sue produzioni sono in effetti parecchio squallide e mal realizzate, ma almeno hanno un loro fascino trash e assolutamente folle che altri si sognano...
Edward Davis Wood Jr. nasce a Poughkeepsie, vicino a New York, il 10 ottobre 1924.
Suo padre lavora come custode per le poste e perciò la sua famiglia deve trasferirsi spesso in giro per gli Stati Uniti.
La madre veste il piccolo Ed da bambina perché avrebbe tanto desiderato avere una femmina.
Probabilmente questa è la ragione per cui Wood, pur essendo eterosessuale, amerà sempre travestirsi da donna e diventerà feticista di golfini d'angora.
Durante la giovinezza, si appassiona di fumetti e riviste pulp, di film western e occultismo. Buck Jones e Bela Lugosi sono i suoi idoli.
Spesso bigia la scuola per andare al cinema, alle famose mattinée dove si proietta il peggio del peggio.
Per il suo 12° compleanno riceve in regalo la sua prima cinepresa con cui può iniziare i suoi primi "esperimenti".
Suona anche la batteria e canta in un quartetto, chiamato gli "Eddie Wood's Little Splinters".
Wood viene arruolato nel 1942 negli United States Marine Corps, qualche mese dopo l'Attacco a Pearl Harbor. Raggiunge il grado di Caporale prima di essere dimesso, e partecipa alla Battaglia di Tarawa, perdendo due denti frontali e venendo colpito diverse volte alla gamba da un Mitragliatore.
Wood dichiara anni dopo che la paura di venire ferito era maggiore di quella di essere ucciso, dato che, sotto la divisa, portava reggiseno e mutandine.
Dopo una breve esperienza teatrale nell'immediato dopoguerra con il lavoro "The Casual Company" (che ha scarso successo di pubblico), fonda, con mezzi di fortuna, una propria casa di produzione cinematografica e realizza il cortometraggio western "Streets of Laredo".
Il suo secondo cortometraggio è "The Sun Was Setting", di genere drammatico (1951).
Il suo primo lungometraggio è il semiautobiografico "Glen or Glenda", ispirato all'intervento per il cambiamento di sesso effettuato da Christine Jorgensen, sulle prime pagine di tutti i giornali negli Stati Uniti nel 1952.
Il produttore cinematografico George Weiss ha l'ispirazione per un film a basso costo che trattasse dell'argomento. Ed Wood convince Weiss che, essendo lui stesso dedito al travestitismo, ne sarebbe il regista ideale, malgrado sia ancora poco conosciuto.
Wood ottiene il lavoro e prende i soldi, ma invece di girare un film sul cambio di sesso, ne fa uno sul travestitismo. Wood convince Bela Lugosi, vecchia star ormai quasi dimenticata, impoverita e tossicodipendente, ad apparire nel film, in un ruolo assolutamente avulso dal contesto. Lo stesso Ed Wood interpreta la parte del protagonista Glen/Glenda, ma sotto lo pseudonimo di Daniel Davis. La sua fidanzata, Dolores Fuller, interpreta il ruolo della fidanzata di Glen e non è al corrente, all'epoca, che Wood si travestisse.
Solo alla proiezione finale del film scopre la verità sul maritino…
Quando il film viene finito e viene giudicato troppo corto e non in tema con quanto era stato commissionato, Wood vi inserisce alcune scene extra sul cambio di sesso. La produzione poi aggiunge alcune scene softcore totalmente gratuite, una con alcuni momenti bondage, montandole con alcuni spezzoni di Wood e Lugosi.
Il film viene distribuito nelle sale solo perché alcune copie sono già state vendute prima che la pellicola fosse realizzata.
Inizi con questo “capolavoro” il rapporto fra Ed Wood e l'attore Bela Lugosi, in quel momento sulla via del declino, che per motivi economici e di salute (è dipendente dalla morfina che lo aiuta a sopportare la terribile sciatica da cui è afflitto), è costretto ad accettare qualsiasi ruolo gli venga proposto, anche il più marginale.
Wood trae un bel vantaggio pubblicitario dalla partecipazione di Lugosi ai suoi film, ma comunque tra i due il rapporto si trasforma in una profonda amicizia, visto che spesso il regista è l'unico ad aver cura del vecchio attore.
Il suo secondo film è "Jail Bait" un noir del 1954, tratto da una sceneggiatura scritta dallo stesso Wood e da Alex Gordon. Del cast fanno parte, tra gli altri, l'infame Timothy Farrell, nel ruolo del gangster che si sottopone ad un intervento di chirurgia plastica per sfuggire alla polizia e il famoso culturista Steve Reeves, divo del peplum italiano, qui alla sua prima interpretazione.
Le riprese che durano alcune settimane hanno luogo nel sud della California e sono effettuate solo di notte per conferire alla pellicola un'atmosfera cupa tipica del genere noir del quale la trama presenta alcuni temi caratteristici quali la chirurgia plastica e il furto di identità. Il ruolo del Dottor Gregor che viene preso da Herbert Rawlinson era stato originariamente pensato per Bela Lugosi.
Rawlinson, star dell'era del cinema muto, muore la notte seguente al termine delle riprese a causa di un carcinoma del polmone.
Con la presunzione di incontrare i gusti del pubblico redneck del profondo sud, viene inserita nel film una performance di Cotton Watts, un attore noto per i suoi ruoli da “negro finto”, utilizzando una ripresa fornitagli dalla casa di produzione di uno degli spettacoli del comico che si esibiva dal 1947 al 1959 nei nightclubs di Panama City Beach in Florida.
Cotton Watts è uno degli ultimi comici del genere blackface a godere di una certa fama. (Il blackface perde di popolarità in seguito alla II Guerra Mondiale e all'attività del African-American Civil Rights Movement). Oltretutto il filmato col numero di Watts era stato pure precedentemente utilizzato nel film "Yes sir, Mr. Bones" del 1951.
Del 1955 il "capolavoro" "La sposa del mostro" con Bela Lugosi nella parte del dottor Eric Vornoff, scappato dall'Europa dell'Est, che intende creare una nuova razza di giganti sfruttando l'energia atomica. Per far ciò, si procura la materia prima con l'aiuto del servitore energumeno Lobo (il wrestler scandinavo Tor Johnson), e di una piovra che si rivolterà contro il suo padrone (poesia, ragazzi, pura poesia...).
L'anno successivo il cult dei cult, il mitologico "Plan 9 from Outer Space", definito dalla critica "il più brutto film mai realizzato" (ma c'è pure di peggio, non preoccupatevi), con Lugosi (di cui si sfruttano alcuni spezzoni già girati per un altro progetto perché in realtà è già morto!), l'ottuso Tor Johnson e la mitica attrice finlandese Maila Nurmi, aka Vampira.
Anche se è considerato l'ultimo film del grande attore rumeno, il suo ruolo nel "capolavoro" woodiano è totalmente abusivo: infatti, poco prima della sua morte, avvenuta nell'agosto 1956, Wood sta lavorando con Lugosi a un film horror dal titolo "Tomb of the Vampire".
Tuttavia, il regista riesce a completare solamente pochi minuti di riprese, e per questo abbandona il progetto. Poco tempo dopo Wood sviluppò una nuova trama, per quello che sarebbe stato l'ultimo film "interpretato" da Lugosi: "Grave Robbers from Outer Space", decidendo di ingaggiare una controfigura per girare altre scene del suo personaggio. Wood sceglie Tom Mason, chiropratico di sua moglie, nonostante non assomigli per niente a Lugosi! Povero Bela, oltraggiato fino alla fine!
Dopo aver scritto la sceneggiatura del fetido thriller pruriginoso "The Violent Years", nel 1958 Wood filma "La notte degli spettri", sorta di seguito "ideale" di "La sposa del mostro", per anni creduto perduto.
L'ultimo film "mainstream" (e mai termine è stato affibbiato così incautamente) del nostro è il thriller "The Sinister Urge" (1960), la storia di un serial killer di donne, fatto per il mercato dei grindhouse.
Nei primi anni '60, Wood si mette a scrivere diversi romanzi crime e sexy per oscure case editrici per adulti e un centinaio di storie brevi per delle riviste.
32 storie di cui è certa la paternità di Wood (spesso scrive con lo pseudonimo di "Ann Gora") vengono raccolte in "Blood Splatters Quickly", pubblicato nel 2014 da OR Books. Fra i romanzi si citano "Black Lace Drag" (1963), "Orgy of the Dead"(1965) da cui è tratto un film horror softcore stracult per la regia di A.C.Stephen, "Devil Girls" (1967), "Death of a Transvestite" (1967), "The Sexecutives" (1968), "The Photographer" (1969), "Take It Out in Trade" (1970), "The Only House in Town" (1970), "Necromania" (1971) divenuto poi il soggetto del primo film porno di Wood, ritrovato recentemente, "The Undergraduate" (1972), "A Study of Fetishes and Fantasies" (1973) e "Fugitive Girls" (1974).
Viste le premesse, ci congratuliamo col coraggioso editore che li ha tradotti in italiano col titolo “Splatter-I racconti Pulp di Ed Wood”.
Nei primi anni Settanta Wood gira qualche film softcore e hardcore, la maggior parte dei quali andati perduti.
Già depresso e in pessime condizioni economiche e di salute a causa dell'alcool, Ed Wood muore il 10 dicembre 1978 a soli 54 anni, per un attacco cardiaco.
Registi così non li fanno più!
E purtroppo diciamo purtroppo…
La citazione è dal bel biopic su Wood fatto da Tim Burton:
"Qual'è quella cosa che, se inserita in un film, garantisce il successo? Le tette!"
Ed Wood/Johnny Depp - Ed Wood