L'orrore è sempre esistito nella letteratura, cari amici dei Mutzhi Mambo, ma l'Orrore con la "O" maiuscola l'ha inventato lui, l'incommensurabile EDGAR ALLAN POE!
Quasi ci si vergogna a parlare di uno come Poe, ma non potevamo non celebrarlo in questo Vostro Almanacco, visto che del Pulp è un po’il papà!
I racconti di Poe sono stati per la suspance e l'incubo quello che l’ “Iliade” di Omero è stata per l'epica!
È stato il primo a far uscire l’horror dagli infestati castelli romantici e dagli ancestrali miti rurali per proiettarlo nella dimensione “umana”, in primo luogo mentale, psicologica.
Quello che scriveva Poe, quando lo scriveva Poe, era assolutamente inaudito, incredibile, senza nessun paragone possibile!
Terrorizzante, angosciante, onirico, crudele: non avrà inventato la letteratura horror ma di sicuro l’ha resa un genere maturo con una sua assoluta, autentica dignità.
È stato inoltre il primo poeta americano importante, un critico letterario sagace e l'inventore del genere "giallo/poliziesco".
Ed infine ha avuto una vita bella tragica, segnata da abusi e alcolismo. Altro?
Edgar Poe nasce a Boston il 19 gennaio del 1809, secondogenito di una coppia di attori teatrali.
Il padre abbandona la famiglia nel 1810 mentre sua madre muore l'anno seguente a causa di una feroce tubercolosi polmonare; essendo rimasto orfano di entrambi i genitori, Poe viene messo in casa di un mercante scozzese di successo, presso Richmond, in Virginia, che commercia in una varietà di prodotti tra cui il tabacco, stoffa, grano, pietra e schiavi.
Gli Allan diventano la sua famiglia affidataria e gli danno il nome di "Edgar Allan Poe", anche se non lo adottano mai formalmente.
Nel 1815 la famiglia Allan, insieme a Edgar, si trasferisce in Gran Bretagna.
Poe frequenta, nello stesso anno e per un breve periodo, la scuola di grammatica presso Irvine, in Scozia, prima di ricongiungersi alla famiglia a Londra nel 1816.
I genitori adottivi gli vogliono dare uno stampo fortemente british. Studia infatti in Inghilterra, dove i massimi scrittori e poeti inglesi esercitano una grande influenza sulla sua sensibilità.
Fin da bambino Poe rivela un'eccezionale memoria.
La sua inclinazione, a volte forse eccessiva, per le rime e le anafore gli vale presso i contemporanei l'appellativo di jingle-man, coniato dal poeta Ralph Waldo Emerson ma la sua esagerata passione per la musica e la poesia è forse la causa di un precoce, violento squilibrio del sistema nervoso.
Nell'estate del 1820, Poe torna con gli Allan a Richmond. Nel 1824 si arruola come luogotenente della guardia giovanile d'onore della città.
Nel marzo del 1825, lo zio del padre adottivo muore lasciando al nipote diversi immobili.
L'eredità viene stimata in 750.000 dollari statunitensi.
Durante l'estate Allan festeggia l'incremento della sua ricchezza con l'acquisto di una casa a due piani dal nome evocativo di “Moldavia”.
Nello stesso anno, espulso dall'Accademia di Richmond, si invaghisce di Elena Stannard, madre di un suo compagno di studi (ah, 'ste milf!).
Inconsolabile per la precoce morte della sua stagionata amata, dalle lettere si desume che per parecchi mesi si reca da solo, di notte, anche sotto la pioggia, a piangere disperatamente sulla sua tomba.
In quell'anno compone rime a Elena, poi a Eleonora, Irene, Paeau.
Ma solo Sarah Elmira Royste esercita su di lui un fascino irresistibile e gli fa dimenticare la scuffia per la Stannard, tanto che si fidanza con lei prima di iscriversi all'Università della Virginia per studiare lingue antiche e moderne.
L'università ha regole severe contro il gioco d'azzardo, i cavalli, le armi, il tabacco e l'alcol; tuttavia queste regole vengono generalmente ignorate dal nostro Edgar.
Thomas Jefferson, il fondatore, aveva proposto un sistema di autogestione dello studente a cui veniva consentito di scegliersi il proprio percorso di studi:il sistema, però, ha più buchi di un colabrodo e c'è un alto tasso di abbandono.
Durante il tempo trascorso all'Università, Poe perde il contatto con la fidanzata e litiga col padre adottivo a causa di debiti di gioco.
Poe, dimostrando ben poca "gratitudine filiale", sostiene che non gli dia il denaro sufficiente per l'iscrizione ai corsi, per acquistare testi e per un alloggio.
Il patrigno invia ulteriore denaro e vestiti ma nonostante ciò i debiti di Poe aumentano in maniera esponenziale.
Abbandona l'Università dopo un anno e, non sentendosi ben accolto a Richmond, soprattutto dopo aver appreso che la sua ex fidanzata aveva sposato un altro, si trasferisce a Boston nel mese di aprile 1827, sostenendosi con lavori saltuari come impiegato e giornalista.
Non essendo più in grado di mantenersi, il 27 maggio 1827, Poe si arruola nello United States Army come soldato semplice, facendosi conoscere con il nome di "Edgar A. Perry" e dichiarando di avere 22 anni malgrado fosse soltanto diciottenne.
Inizialmente presta servizio presso Fort Independence, nel porto di Boston, con una paga di cinque dollari al mese.
Nello stesso anno, pubblica il suo primo libro, una raccolta di 40 pagine di poesia, "Tamerlano e altre poesie", che porta la firma di "un bostoniano". Vengono stampate solo 50 copie e il libro non riceve praticamente alcuna attenzione.
Poe viene promosso a "artificer", col compito di preparare le granate per l'artiglieria, ruolo per cui vede raddoppiare la sua paga.
Dopo aver prestato servizio come artificer per due anni, raggiungendo il grado di Sergente Maggiore dell'artiglieria (il grado più alto che un sottufficiale può raggiungere), Poe cerca di porre fine al suo periodo di arruolamento: rivela perciò al suo comandante il suo vero nome e la sua situazione.
Sembra che il superiore avrebbe allora acconsentito a congedare Poe a patto che si fosse riconciliato col padre adottivo.
Questi tuttavia, nonostante le diverse suppliche, ignora il figlio, non informandolo nemmeno della malattia di sua madre adottiva che muore il 28 febbraio 1829.
Poe riesce a fare visita alla sua tomba soltanto il giorno successivo alla sua tumulazione.
Intenerito dalla morte della moglie, il padre accetta di aiutare il giovane Poe ad essere congedato per tentare di essere ammesso all'Accademia militare di West Point.
Il 15 aprile 1829, Poe finalmente lascia l'esercito.
Nel frattempo, Poe pubblica, nello stesso anno, il suo secondo libro, "Al Aaraaf, Tamerlano e Poesie Minori".
Il 1º luglio 1830 si iscrive come cadetto all'accademia militare di West Point; pochi mesi dopo, ad ottobre, il padre adottivo si risposa ma il matrimonio e i continui litigi tra Poe e i figli naturali lo portano a rinnegare il giovane affidato.
Per ripicca, quest'ultimo decide di lasciare West Point andando volontariamente incontro alla corte marziale.
L'8 febbraio 1831, viene infatti processato per negligenza grave e disobbedienza ad un ordine per aver rifiutato di partecipare alla formazione, all'educazione e ai riti religiosi.
Poe deliberamente non si dichiara colpevole in modo da essere espulso, (visto che comunque sarebbe stato giudicato colpevole).
Nel 1831, dunque, parte per New York, dove pubblica un terzo volume di poesie, intitolato semplicemente "Poems".
Il libro viene finanziato grazie all'aiuto dei suoi compagni cadetti di West Point, molti dei quali donano 75 centesimi alla causa, raccogliendo un totale di 170 dollari.
Forse si illudono di trovare versi simili a quelli satirici che Poe scriveva sui propri comandanti...
Stampato da Elam Bliss di New York, il libro viene etichettato come "Second Edition" e contiene la ristampa dei lunghi poemi "Tamerlano" e "Al Aaraaf", ma ci sono anche sei poesie inedite, tra cui le prime versioni di "A Elena", "Israfel" e "La Città del mare".
A marzo dello stesso anno, fa ritorno a Baltimora da sua zia, suo fratello e suo cugino.
Il fratello maggiore Henry, in cattiva salute, in parte a causa di problemi di alcolismo, muore il 1º agosto.
Dopo la morte del fratello, Poe compie tentativi più concreti per promuovere la sua carriera di scrittore; è il primo statunitense noto a cercare di vivere dei soli proventi della scrittura, tuttavia ha la sventura di trovardi in un periodo molto difficile per l'editoria americana.
Inanzitutto viene ostacolato dalla mancanza di una legge internazionale sul diritto d'autore: spesso gli editori britannici stampano opere di scrittori americani senza pagarne il lavori.
Il settore viene anche particolarmente colpito dal panico del 1837.
Nonostante una crescita in forte espansione dei periodici, favorita in parte dalle nuove tecnologie, molti non durano oltre un paio di uscite e gli editori spesso si rifiutano di pagare i loro autori o li pagano con grande ritardo, rispetto a quanto pattuito.
Durante i suoi tentativi di mantenersi col suo lavoro di scrittore, Poe, deve più volte ricorrere a umilianti richieste di denaro e altre forme di assistenza.
Dopo le sue prime esperienze poetiche, Poe rivolge la sua attenzione alla prosa.
Pubblica a Filadelfia alcune storie e inizia a lavorare al suo unico dramma, "Poliziano".
Nell'ottobre 1833 il Baltimore Saturday Visiter assegna a Poe un premio per il suo racconto "Manoscritto trovato in una bottiglia".
La storia lo porta all'attenzione di un abitante di Baltimora con notevoli mezzi che aiuta Poe a pubblicare alcuni dei suoi racconti e lo presenta al direttore del Southern Literary Messenger di Richmond.
Poe diventa così assistente al montaggio del periodico per il mese di agosto 1835; ciò malgrado, viene licenziato nel giro di poche settimane in quanto sorpreso completamente ubriaco dal suo principale.
Ritornato a Baltimora, sposa segretamente, il 22 settembre 1835, sua cugina Virginia.
Poe ha 26 anni, mentre Virginia solo 13, anche se sul certificato di matrimonio si attesta che ne avesse 21.
Reintegrato al giornale dopo aver promesso un buon comportamento, Poe si trasferisce a Richmond con Virginia e sua madre.
Rimane al Messenger fino a gennaio 1837 e al riguardo affermò che durante questo periodo il giornale avesse aumentato le copie da 700 a 3.500.
Inoltre, pubblica diverse poesie, recensioni di libri, critiche e storie.
Il 16 maggio 1836 viene celebrata una seconda cerimonia di nozze a Richmond con Virginia, questa volta pubblica.
Tra il 1837 e il 1838 scrive la famosa "Storia di Arthur Gordon Pym", che viene pubblicato nel 1838.
Si tratta di uno dei libri più celebri di Poe, e tra i più rappresentativi della sua narrativa del terrore.
Nell'estate dell'anno successivo diviene assistente direttore della rivista Burton's Gentleman's Magazine.
Pubblica numerosi articoli, storie e recensioni, migliorando la sua reputazione di critico tagliente che si è procurato presso il Southern Literary Messenger.
Nello stesso anno, il 1839, vengono pubblicati in due volumi "I racconti del grottesco e dell'arabesco" che ricevono recensioni contrastanti.
Poe lascia il Burton dopo circa un anno e trova un posto di assistente presso il Graham Magazine.
Nel 1840 compone a Filadelfia "La caduta della casa degli Usher", "Morella", "William Wilson", "La cometa" e "La conversazione di Eiros e Charmion" e nel giugno dello stesso anno annuncia l'intenzione di fondare un giornale intitolato Stylus ma la rivista non viene mai realizzata.
In questo periodo, egli tenta la carta della ruffianeria politica per assicurarsi una posizione con l'amministrazione Tyler, affermando di essere un membro del Partito Whig.
Spera di essere assunto alla dogana di Filadelfia grazie all'intercessione di un amico, Frederick Thomas, conoscente del figlio del presidente Tyler; tuttavia, Poe non riesce nemmeno a presentarsi all'incontro con Thomas per discutere sulla nomina, sostenendo di essere malato, anche se l'amico ritiene più probabile che fosse stato ubriaco. Nonostante gli venga promesso un incarico, tutte le posizioni sono occupate da altri.
Nel 1841, per il Gift e il Graham's Magazine, scrive "Eleonora" e "Autografia", "Studi letterari e critici su scrittori contemporanei", "Il ritratto ovale", "La vita della morte", "La maschera della morte rossa” e butta giù "I delitti della rue Morgue", considerato da molti il racconto capostipite del genere poliziesco.
In esso compare per la prima volta il personaggio del detective criminologo Auguste Dupin, antesignano di quegli investigatori "deduttivi" che avranno in Sherlock Holmes il più celebre rappresentante.
Nel 1842 pubblica "Le terre di Arnheim", "Il giardino nel paesaggio", "Il pozzo e il pendolo", "Il mistero di Marie Roget", opere che gravitano intorno a una visione della realtà e contemporaneamente dell'immaginario; odio, fascino e paura, entusiasmo e diffidenza verso una società dalla quale cerca di fuggire, in una prosa ricca di echi shakespeariani e metafisici.
Una sera, nel mese di gennaio 1842, Virginia mostra i primi segni di "deperimento", una condizione che oggi è conosciuta come tubercolosi: mentre sta cantando e suonando il pianoforte le si rompe un vaso sanguigno in gola.
Poe inizia a bere più intensamente per via dello stress causato dalla malattia della moglie; lascia Graham e tenta di trovare una nuova posizione.
Torna a New York, dove per un breve periodo lavora all'Evening Mirror prima di diventare editore del Broadway Journal e, in seguito, il suo unico proprietario.
Qui si attira l'antipatia di altri scrittori, accusando pubblicamente Henry Wadsworth Longfellow di plagio.
Nel 1843 vedono la luce "Lo scarabeo d'oro", che ottiene grande successo, e "Il gatto nero".
Il 29 gennaio 1845, il suo lavoro "Il corvo e altre poesie" viene pubblicato sull'Evening Mirror, destando grande scalpore.
Nonostante il fatto che questa poesia aveva reso Poe immediatamente celebre, egli viene pagato solo 9 dollari per la sua pubblicazione.
Contemporaneamente "Il Corvo" viene pubblicato anche sulla rivista The American Review con lo pseudonimo di "Quarles".
Nel 1846, il Broadway Journal fallisce e lo scrittore si trasferisce in un cottage a Fordham, New York (in quello che oggi è il Bronx).
Virginia vi muore il 30 gennaio 1847.
L'estrema povertà in cui vive, costringe Poe addirittura a usare le lenzuola del corredo matrimoniale (portate in dote dalla sposa) come sudario per la moglie stessa.
Sopraffatto dal dolore dopo la morte di Virginia, Poe tenta comunque di "consolarsi" corteggiando la poetessa Sarah Helen Whitman, che vive a Providence, Rhode Island.
Tuttavia, non c’è mai un vero coinvolgimento, presumibilmente a causa dell'alcolismo di Poe e del suo comportamento irregolare.
C’è anche una notevole probabilità che la madre della Whitman sia intervenuta per far fallire la loro relazione.
Però, a differenza di quanto si dice, Poe non è pure oppiomane o consumatore di droga per gran parte della sua vita: comincia a bere in maniera massiccia e a usare droghe solo negli ultimi anni di vita, specialmente dopo la morte della moglie.
Poe torna a Richmond e riallaccia i rapporti con il suo amore di gioventù, Sarah Elmira Royster.
Il 3 ottobre 1849 lo scrittore viene ritrovato delirante per le strade di Baltimora, "in grande difficoltà, e... bisognoso di immediata assistenza", secondo l'uomo che lo trova.
Viene portato all'ospedale Washington College, dove muore domenica 7 ottobre 1849, alle cinque del mattino.
Poe non rimase mai sufficientemente lucido per spiegare come mai si fosse trovato in tali gravi condizioni, né come mai indossasse vestiti che non erano i propri.
Alcune fonti affermano che le ultime parole di Poe furono «Signore aiuta la mia povera anima».
Tutti i referti medici, compreso il suo certificato di morte, sono andati perduti.
I giornali dell'epoca attribuirono la morte dello scrittore a una "congestione del cervello" o "infiammazione cerebrale", eufemismi comuni per le morti dovute a cause come l'alcolismo.
L'effettiva causa della morte rimane comunque un mistero, anche se gli ultimi studi sulle sintomatologie indicano nella rabbia la causa più probabile del decesso.
Comunque sia, oggi lo ricordiamo tutti con rispetto e cordoglio…
Addio papà.
Onore ad Edgar Allan Poe!
"Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno."
Edgar Allan Poe - A Dream within a Dream