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Orrore! Orrore!

Anche stavolta i libri la fanno da padrone ma è l’orrore che detta la scaletta!

Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, è il compleanno del sanguinoso CLIVE BARKER, il visionario creatore di Pinhead e altri simpatici (?) mostri che hanno allietato (?) i nostri sogni adolescenziali.

Nonostante il suo stile sia feroce e sanguinario, a tratti perfino estremo (fu perfino accostato alla prima ondata degli scrittori splatter punk, ma, col senno di poi, si è visto che non c'entrava un cazzo...) non è rimasto uno scrittore di nicchia ma viene considerato un maestro del brivido amato in tutto il mondo da schiere di fans.

Gli accostamenti tra lui e Stephen King, in brevi frasi ad effetto che agli inizi venivano stampate sulle copertine, erano più che altro trovate degli editori per attirare l'attenzione di possibili acquirenti, ma non sono mai state avallate dai rispettivi scrittori, anche perché fra i due c'è un abisso, sia di stile che di tematiche, pur essendo entrambi, in modo diverso e personalissimo, discepoli di sua maestà H.P. Lovecraft.

Tra l’altro Barker cita fra le sue influenze autori come Herman Melville, Edgar Allan Poe, Ray Bradbury, William S. Burroughs, William Blake, e Jean Cocteau, tra gli altri.

Oltretutto è andato sempre più focalizzandosi sul lato fantasy-onirico della sua produzione ed ultimamente, pur abbondando di particolari gore, risulta difficile inserirlo nella categoria horror tout court.

È più definibile un autore fantasy con elementi orrorifici.

Clive Barker nasce nella nebbiosa Liverpool il 5 ottobre del 1952.

Figlio di un direttore del personale di una ditta e di una pittrice, fin da bambino nutre una particolare attrazione verso l'arte.

A tre anni è testimone dell'incidente aereo mortale del pilota francese Léo Valentin, durante una esibizione a Liverpool.

Il piccolo Barker rimane molto scosso dall'avvenimento che segna a tal punto il suo immaginario che il personaggio di Valentin riapparirà spesso in molte sue storie successive.

Frequenta la Dovedale Primary School, poi la Quarry Bank High School e infine la University of Liverpool, dove studia Inglese e Filosofia.

Inizia la sua carriera scrivendo per il teatro, poi passa alla letteratura e alla pittura.

Da bravo morboso, ama assistere alle autopsie e spesso si intrufola nelle lezioni dei coroner per spiare il lavorio sui cadaveri.

Come scrittore lo si può ricordare con la splendida serie di sei volumi di racconti "I libri di Sangue", "The Inhuman Condition", "In the flesh", "The forbidden", "Cabal" ed "Hellraiser".

Successivamente si interessa all'adattamento per il cinema delle sue opere ma ne rimane insoddisfatto a causa dei paletti posti dai produttori durante le riprese: questo è il caso di "Rawhead Rex" e "Underworld", mentre risulta ottimo l'adattamento di "Prossima fermata: l'inferno" (o "Macelleria ambulante di Mezzanotte", forse la migliore e più genuinamente spaventosa Short story del nostro, uscita nel primo volume dei "Libri di Sangue"), per la regia di Ryūhei Kitamura, con un indimenticabile Vinnie Jones nel ruolo del macellaio della metropolitana.

Dopo due sceneggiature per George Pavlou, Barker decide di impegnarsi nella direzione diretta degli adattamenti dei suoi libri ed esordisce come regista con il morboso blockbuster "Hellraiser" (1987) che ha un notevole successo, anche se di paura ne fa proprio pochina e, a parte l'ottimo make-up, non riesce proprio a cogliere le atmosfere morbose e oniriche del romanzo.

Poi prosegue con i solidi "Cabal" (1990) e "Signore delle illusioni" (1995), veri longseller sul mercato homevideo.

Firma altre sceneggiature e produce altre pellicole prima di fondare, nel 2005, la casa di produzione Midnight Picture Show con Jorge Saralegui.

Più tardi, capendone il potenziale immaginifico, le editrici di comics Eclipse ed Epic si interessano per la trasposizione in fumetti dei "Libri di sangue", creando la serie "Tapping the vein", e dei Cenobiti di "Hellraiser" con una saga apposita chiamata "The harrowing", disegnata dai maggiori autori di fumetti americani.

Per la Epic, esce anche il seguito di "Nightbreed", una saga che descrive l'esodo degli abitanti di Midian.

Per la Marvel, Barker ha creato quattro nuovi supereroi inediti in Italia: Hyperkind, Ectokid, Hokum & Hex, Saint Sinner.

Inoltre il nostro è un apprezzatissimo (e quotatissimo) illustratore tanto che spesso è difficile valutare se sia migliore come artista visuale che come scrittore.

Purtroppo, negli ultimi anni, viene colpito da seri problemi di salute: nel 2008 e 2010 viene sottoposto a ripetuti interventi di asportazione di polipi alla gola, che impattano molto negativamente sulle sue capacità vocali.

Nel febbraio 2012 entra in coma per undici giorni dopo una visita odontoiatrica, probabilmente per un'allergia a un anestetico: più volte lo scrittore afferma che da allora ha strane visioni che lo tormentano...

Nel 2015 è uscito nelle librerie statunitensi "The Scarlet Gospels", nuovo romanzo di Barker in cui Harry D'Amour (detective del paranormale apparso nel racconto "L'ultima illusione" contenuto nel sesto volume dei "Libri di sangue") si scontra con Pinhead.

Per concludere, si puo tranquillamenre affermare che quel famoso lancio del "Re dell'Orrore" ("Ho visto il futuro dell' horror e si chiama Clive Barker!"), risulta oggi quantomeno prematuro…

Però in fondo non importa: in tutti i casi, non possiamo non ammirare la sua visionarietà e la sua capacità di creare mondi così spaventosi e, nel contempo, così affascinanti.

Tanti auguri Clive!

"Barberio si sentiva bene nonostante la pallottola. Sì, lo prendeva un sussulto al petto se respirava troppo a fondo e la ferita alla coscia non pareva un bello spettacolo, ma non era la prima volta che lo beccavano e ne era venuto fuori alla grande. Almeno era libero: questo contava soprattutto. Nessuno, giurava a se stesso, nessuno lo avrebbe mai più rinchiuso, piuttosto che farsi rimettere in gabbia si sarebbe ammazzato. Fosse stato tanto scalognato da trovarsi con le spalle al muro, si sarebbe ficcato la pistola in bocca e si sarebbe fatto saltare il cranio. Mai e poi mai lo avrebbero ritrascinato in quella cella vivo."

Clive Barker - Sudario

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