Uno come CHUBBY CHECKER non si sa se celebrarlo o mandarlo affanculo!
Chiaro, Chubby Checker è un grande cantante e un ottimo ballerino, il Twist piace a tutti e fa tanto vintage (pure noi, cari amici dei Mutzhi Mambo, ne abbiamo uno in repertorio) ma bisogna ricordare che è stato pure il pioniere della perfida moda dei balletti coreografati, colui che ha dato la stura a tutte quelle torme di deficienti che infestano le sale da ballo e le piazze delle località estive con i balli di gruppo, tutti all’unisono come zombi.
Per questa colpa dovrebbe essere deferito al tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità ma noi, in fondo, a Chubby gli vogliamo bene e, pop o meno, i suoi pezzi classici ci piacciono da morire, ci fanno sempre allegria e non ci stanchiamo mai di metterli sul piatto.
Chubby Checker è stato il re ineguagliato della mania della rock’n’roll dance, il primo a far dimenare in pista adulti non professionisti, e, sebbene la maggior parte dei balletti promossi nei suoi dischi - il “Pony”, la "Fly" e l’ “Hucklebuck”, per citarne solo tre - sono ormai finiti nel dimenticatoio, la sua più famosa hit, "The Twist", rimane il termine di paragone su cui vengono misurati tutti i fenomeni dancefloor.
Checker è inoltre l'unico artista al mondo che sia riuscito a piazzare cinque album nella Top 12 in un sol colpo!
Peccato che questo suo notevole talento sia rimasto fondalmentalmente imprigionato in una stagione, in un ballo, perché, con un minimo di coraggio (e fortuna) in più, avrebbe avuto tutte le carte in regola per affermarsi come valido interprete rhythm'n'blues tout court.
Ma del senno di poi son pieni i fossi, quindi godiamoci i suoi spensierati twist, senza troppi rimpianti.
E con un pizzico di nostalgia...
Ernest Evans (così all’anagrafe) nasce il 3 ottobre del 1941, a Spring Gully, in Carolina del Sud.
Cresce nelle case popolari di Philadelphia, dove vive con i genitori e due fratelli.
A otto anni Evans forma un gruppo vocale per cantare per le strade e, quando va al liceo, frequenta lezioni di pianoforte presso la Settlement Music School.
Dopo la scuola Evans si mette a fare vari lavori, tra cui il pollaiolo nel mercato italiano della Nine Street, sempre intrattenendo i clienti con canzoni e scherzi.
Il suo boss al Mercato ribattezza Evans col soprannome "Chubby" e il proprietario dello stand dei polli, Henry Colt, rimane così impressionato dalle performance di Ernest davanti ai clienti che, insieme al suo collega e amico Kal Mann (che aveva lavorato come compositore di canzoni per la Cameo-Parkway Records), organizza per il giovane una registrazione privata per il produttore Dick Clark.
In questa session Evans adotta il suo cognome di scena dalla moglie di Clark, ispirandosi a Fats Domino e "parafrasando" il nome del noto cantante e pianista.
Infatti “Chubby”, come “Fats”, sta per ciccione, mentre “Checker" è un gioco da tavolo, come “Domino”.
Registra così un singolo inedito per Clark in cui Checker si immagina di essere un maestro di una classe composta da famosi cantanti.
Con questa premessa Chubby imita Fats Domino, The Coasters, Elvis Presley, Cole Cole e Ricky Nelson, Frankie Avalon e Fabian Forte, a nome The Chipmunks, ciascuno che canta una steofa di "Mary Had a Little Lamb".
Clark invia la canzone come strenna di Natale e riceve una risposta così buona che la Cameo-Parkway fa firmare a Checker un contratto di registrazione.
Col titolo "The Class", il singolo diventa la prima pubblicazione di Checker, e si classifica al numero 38 nella primavera del 1959.
Incide la sua versione di "The Twist" all'età di 18 anni nel 1960; è un pezzo già registrato nel 1959 dal suo autore, Hank Ballard insieme ai Midnighters, che aveva avuto un discreto successo, ma nelle mani di Checker (che ne depotenzia l’originale carica sessuale e ne enfatizza invece la ballabilità e la spensieratezza) diventa un’hit internazionale, uno dei maggiori successi della musica pop in generale.
Solo nel 1965, "The Twist" ha venduto oltre 15 milioni di copie!
Nonostante il pezzo inizialmente a Checker non piaccia proprio (anzi più tardi arriverà ad affermare che gli “ha rovinato la vita”), la sua carriera successiva continua sulla falsariga dei balletti, tra cui "The Hucklebuck", "The Fly", "Dance the Mess Around", e "Pony Time", che diventa il suo secondo singolo ad arrivare al numero 1.
Il successivo "twist" di Checker, "Let's Twist Again", vende uno sfracello mentre il duetto del 1962 con Dee Dee Sharp, "Slow Twistin", raggiunge il numero 3 in classifica.
Altre sue hit sono "Dancin Party", "Popeye the Hitchhiker", "Twenty Miles", "Birdland", "Loddy Lo" e il duetto di Natale con Bobby Rydell, "Jingle Bell Rock".
Appare anche, nel ruolo di sé stesso, in due film non proprio imperdibili, “Twist Around the Clock” (1961) e “Do not Knock the Twist” (1962).
"Limbo Rock" lancia a livello planetario la moda imbarazzante del “limbo” e raggiunge il numero 2 nell'autunno del 1962, diventando l'ultima hit piazzata da Checker.
Il nostro continua ad avere singoli nei Top 40 fino al 1965, ma i cambiamenti del gusto pubblico concludono la sua carriera di successo.
Trascorre gran parte del resto degli anni '60 in tour e registrazioni in Europa, nonché nel circuito dei night club.
Ma nel 1971, Checker insiste per registrare un album psichedelico ricco di musica che sente "attuale".
Pubblicato inizialmente solo in Europa, l’album “hippy” di Chubby originariamente si intitola “Checkered!”, ma viene ristampato come “New Revelation”, “The Other Side fo Chubby Checker”, e talvolta, semplicemente, come “Chubby Checker”.
Le canzoni sono tutte scritte da Checker e prodotte dal produttore di Jimi Hendrix, Ed Chaplin, ma i nomi dei musicisti dello studio sono sconosciuti.
L'album è un flop mostruoso e rientra tra i dischi più Weird di sempre.
Quindi merita almeno un ascolto...
Il resto degli anni '70 lo vede diventare inesorabilmente uno dei pilastri delle “vecchie glorie” e ogni tanto rispunta nelle parti basse delle classifiche con qualche cover o remix.
Nel 1982, più di un anno dopo la sua ultima incisione in studio, pubblica per la MCA, il tremendo “The Change Has Come”, un album disco-music da cui vengono estratti un paio di singoli minori come "Running" e "Harder Than Diamond”.
Dopodiché ha continuato sempre a fare la copia sbiadita di sé stesso, con qualche comparsata di lusso, aspettando l’ennesimo revival del Twist…
Peccato, perché avrebbe potuto fare di meglio.
Molto meglio…
Tanti auguri Chubby, ti vogliamo bene!
Nota a margine: In Italia la prima versione di “Let’s Twist Again” è quella bella ruspante di Peppino di Capri, che arrivò in prima posizione in classifica dal 24 febbraio 1962, rimanendoci per per due settimane.
“…Come on let's twist again,
like we did last summer!
Yeah, let's twist again,
like we did last year!
Do you remember when,
things were really hummin`,
Yeah, let's twist again,
twistin' time is here!...”
Chubby Checker – Let’s Twist Again