UNA POLTIGLIA DI MOSTRI
Buon 25 aprile a tutti, cari amici dei Mutzhi Mambo!
Ma a giudicare dal personaggio che oggi omaggiamo, dovrebbe essere Halloween, più che la Festa della Liberazione!
Oggi infatti è l’anniversario della scomparsa dell’impareggiabile BOBBY “BORIS” PICKETT, il simpatico autore di “Monster Mash”, il pezzo immancabile in tutte le feste delle streghe che si rispettino!
Sinceramente il nostro non ha fatto molto altro nella sua carriera ma un Almanacco glielo dedichiamo volentieri, anche perché il suo pezzo è un po’ il simbolo dell’horror rock demenziale, quello venuto prima di gente come Black Sabbath, Alice Cooper ed epigoni vari, fino ad arrivare ai buffoni truccati del Black Metal!
Prima che l’Orrore diventasse cosa seria e, soprattutto, presa (troppo?) sul serio, il rock’n’roll aveva affrontato l’argomento con molta ironia e spensieratezza.
Bobby Pickett, come altri cantanti del periodo (tra cui non dobbiamo scordare i nostri due Screamin’ preferiti, ovvero Jay Hawkins e Lord Sutch), riprendeva il lato ridicolo dell’immaginario orrorifico e ci costruiva sopra pezzi divertenti, ballabili, carnevaleschi…
Per carità, a noi l’horror piace soprattutto se fa paura e se mette inquietudine ma adoriamo anche l’ingenuità e il fascino retrò di quei tempi, anche nelle loro forme più parodistiche e infantili, come i brani di Pickett o la Famiglia Addams.
Perché per amare l'horror, un po' bambini bisogna rimanere…
Robert George Pickett (così all’anagrafe) nasce a Somerville, nel Massachusetts, l’11 febbraio del 1938.
Suo padre è il direttore di un cinema, dove Bobby inizia la sua storia d'amore con il genere horror.
Dopo il liceo trascorre tre anni come militare in Corea (e lì gli orrori li ha visti sul serio…).
Dopo la smobilitazione, Pickett si trasferisce ad Hollywood, dove vuole tentare la carriera nel cinema e nel cabaret: il suo primo ingaggio in un nightclub di Hollywood include sketch che fanno il verso ai film horror, grazie alla sua voce baritonale che gli permette di imitare gli attori più celebri dell’epoca.
Inizialmente ha scarso successo e nel 1961 entra a far parte di un gruppo vocale chiamato Cordial.
Si specializza nello stile close-harmony del doo-wop e occasionalmente anima gli spettacoli intonando la sezione parlata di “Little Darlin' “, un successo dei Diamonds, imitando la voce di Boris Karloff.
I Cordial presto arrivano all'attenzione del produttore e cantautore Gary Paxton.
Sotto la sua guida, i Cordial, un quartetto tutto bianco in un genere prevalentemente nero, registrano diversi singoli tra cui “Dawn Is Almost There” e “The International Twist”.
Nel 1962, Pickett e il leader del gruppo, Leonard Capizzi, decidono di comporre un pezzo nuovo da fare uscire per Halloween, “Monster Mash”.
La canzone trae ispirazione dai ballabili in auge come il Twist e il Mashed Potato, a quel tempo una vera mania delle dance-hall, mischiandolo col tema dello scienziato Frankenstein alle prese con la creazione del Mostro.
La narrazione semi-parlata e mezza cantata di Pickett include l’imitazione fortemente accentata di Bela Lugosi e di Boris Karloff.
Il pianista alla sessione di registrazione è la futura stella Leon Russell.
Gary Paxton aveva già realizzato “Alley-Oop”, una canzone arrivata al numero uno in classifica, omaggio ad una nota striscia di fumetti, con un gruppo chiamato Hollywood Argyles: è quindi ricettivo all'assurdità di “Monster Mash”, e ha l’idea di aggiungere effetti sonori d’atmosfera per accompagnare la lugubre voce di Pickett.
Tra questi: una porta cigolante creata tirando un chiodo da un pezzo di legno, rumori ribollenti derivati dal soffiare attraverso una cannuccia in un bicchiere d'acqua e pesanti sedie cadute su compensato per suggerire il suono delle catene.
Nel giro di due mesi “Monster Mash” vende un milione di copie arrivando al numero uno negli Stati Uniti.
Viene ristampata in diverse occasioni e nel 1973 raggiunge il numero tre in Gran Bretagna.
Come inno quasi ufficiale di Halloween, “Monster Mash” viene regolarmente rispolverata a ottobre dai DJ di tutta America, tra cui persino Bob Dylan che la trasmette nel suo programma radiofonico "XM Satellite".
La canzone viene anche usata nelle colonne sonore di diversi film, tra cui “Halloween III” (1982), e serie televisiva come i “Simpson”.
Ci sono versioni cover fatte dai Beach Boys, da Bonzo Dog Doo-Dah Band e dai Misfits, mentre Bobby Brown e il pugile Mike Tyson (?) la interpreteranno in un duetto durante uno spettacolo televisivo.
All’uscita del singolo, segue l’album omonimo, pubblicato lo stesso anno, che contiene perle come “Blood Bank Blues”, “Graveyard Shift”, “Transilvania Twist”, “Sinistre Stomp”, “Me and My Mummy”, “Irresistible Igor” e altre amenità.
Dopo il nostro Pickett, accompagnato dai Crypt Kickers, riesce a pubblicare qualche singolo.
Ma, “Smoke! Smoke! Smoke!”, “King Kong (Your Song)”, “Monsters' Holiday”, “Graduation Day”, “The Werewolf Watusi” e “Stardrek” saranno tutte mezzi fiaschi.
Questi fallimenti tuttavia non influenzano negativamente il saldo bancario di Pickett: dichiarerà in un’intervista nel 1998: "Non ho fatto milioni, ma ho pagato l'affitto per 36 anni con una sola canzone".
Nel 1967, insieme all’autore televisivo Sheldon Allman, scrive il musical “I’m Sorry the Bridge is Out, You’ve Have to Spend the Night”, che viene proposto in alcuni teatri di periferia, a cui segue “Frankenstein Unbound”.
Da questo musical, gli sceneggiatori di “Toy Story”, Joel Cohen e Alex Sokolow, producono un film, originariamente intitolato “Frankenstein Sings”, ma poi distribuito come “Monster Mash: The Movie” (1995).
Nel 1984 Bobby cerca di riaggiornare la sua hit facendo uscire “Monster Rap” (vabbé…).
Appare anche come attore, spesso nel ruolo di sé stesso, in diversi B-movie: “It's a Bikini World” (1967), “Three's a Crowd” (1969), “A.A.A. ragazza affittasi per fare bambino” (1970), “Mitch” (1971), “Deathmaster” (1972), “Hot Money” (1983), “Strange Invaders” (1983), “I delitti della palude” (1987), “Lo strano caso del Dr. Frankenstein” (1988), “I marziani invadono la Terra” (1989), “Boogie with the Undead” (2003).
Nel 2005 esce la sua autobiografia “Monster Mash: Half Dead in Hollywood”.
Fino a poco prima di morire, continua a fare concerti in giro, specie per le feste di Halloween, in cui, ovviamente, è sempre richiestissimo.
Bobby Pickett muore di leucemia il 25 aprile del 2007.
Ora ci sarà meno da ridere ma i mostri faranno sonni più tranquilli…
Onore a Bobby Pickett!
“…The zombies were having fun
The party had just begun
The guests included Wolf Man
Dracula and his son
The scene was rockin', all were digging the sounds
Igor on chains, backed by his baying hounds
The coffin-bangers were about to arrive
With their vocal group, "The Crypt-Kicker Five"
They played the mash
They played the monster mash
The monster mash
It was a graveyard smash
They played the mash
It caught on in a flash
They played the mash
They played the monster mash…”
Bobby “Boris” Pickett & The Crypt Kickers – Monster Mash