Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Buona pasqua a tutti, cari amici dei Mutzhi Mambo!
Oggi si festeggia la resurrezione con il “Maestro dei risorti”! 
Colui che ha avuto almeno tre vite!
Ma quanto si abusa del termine “Maestro”?
Maestro di qui, maestro di là, è tutto un fiorire di mentori e guru…
Ma se c’è uno che Maestro lo è sul serio, è proprio il meraviglioso IGGY POP, l’ ”iguana” del rock’n’roll!

Iggy Pop9Bisognerebbe studiarlo a scuola, Iggy Pop, altro che la Montessori e Don Milani!
È lui che dovremmo seguire, lui che dovremmo offrire come esempio ai giovani!
Perché come ha incarnato lui con coerenza lo spirito iconoclasta, irriverente ma irresistibile e inaffondabile del rock’n’roll, nessuno mai!
Fra i sopravvissuti, è l’unico a contendere a Keith Richards la Palma del più marcio rocker ancora in pista.
E poi i suoi Stooges sono uno dei gruppi più importanti in assoluto della storia del rock: riprendendo il peggio delle lezioni di band come Rolling Stones e Doors, il combo di Detroit ha portato alle estreme conseguenze le pulsioni autodistruttive e nichiliste insite nel rock’n’roll, ponendo così le basi per tutto il punk, il metal e il noise a venire!
Insieme ai Velvet Underground, hanno messo la definitiva pietra tombale sull’ottimismo hippy e del rock’n’roll originario.
L'istrionismo di Mick Jagger, l'eros chitarristico di Hendrix, l'affascinante perdizione di Morrison trovarono negli Stooges la sintesi epocale. 
Al tempo stesso gli Stooges esaltarono l'immagine del teppista degenerato a un livello più brado dei loro predecessori, scavalcando tanto la moda psichedelica quanto quella blues-rock, e riportando quel sound alla dimensione fortemente eversiva da cui era partito.
Dopo di loro la musica ha raccontato il disagio più che la voglia di divertirsi, il disfacimento più che gioia di vivere, l’odio più che l’amore...
Senza considerare la sua voce, maleducata, profonda e sensuale, Iggy è inoltre uno dei più devastanti performer che può capitare di ammirare su di un palco.
Inutile descrivere qui le sue incredibili esibizioni: chi ha avuto la fortuna di vederlo sul palco sa benissimo di cosa si sta parlando!

James Newell Osterberg (cosi all’anagrafe) nasce il 21 aprile del 1947 a Muskegon, nel Michigan.
Cresce con i suoi genitori in un parcheggio per rimorchi vicino ad Ann Arbor, nella vicina Ypsilanti.
Incuriosito dal rock’n’roll (così come dai suoni non musicali, monotoni e meccanici come il rasoio elettrico di suo padre e gli impianti di assemblaggio delle fabbriche automobilistiche di Detroit), Osterberg inizia a suonare la batteria e forma la sua prima band, gli Iguanas, nei primi anni anni '60. 

Iggy Pop12Attraverso i Rolling Stones, Osterberg scopre il blues (e questo la dice lunga su quanto è stata fondamentale la British Invasion, anche per i bianchi americani!) e dà vita ad un gruppo dallo stile simile, chiamato Prime Movers, dopo essersi diplomato al liceo nel 1965. 
Quando, dopo una una breve esperienza, capisce che gli studi non fanno proprio per lui, lascia l'Università del Michigan e si trasferisce a Chicago, dove suona la batteria accompagnando diversi bluesman della città.
Nel suo cuore però c’è il rock’n’roll e, poco dopo il ritorno ad Ann Arbor, Osterberg decide di formare una rock band. 
Questa volta, lascia stare la batteria per fare il frontman, prendendo ispirazione da artisti come di Mick Jagger, Lou Reed e soprattutto Jim Morrison.
Cerca musicisti che condividano la sua visione musicale: creare una band di musica primordiale, sessualmente esplicita, aggressiva e ripetitiva, in omaggio ai rumori industriali che lo avevano cullato da piccolo.
Nel 1967, ritrova una vecchia conoscenza del liceo, il chitarrista Ron Asheton, e decidono di suonare insieme.
Ron si porta dietro anche suo fratello, il batterista Scott, e il bassista Dave Alexander nascono così gli Stooges!
Presto il gruppo accorcia il suo nome da Psychedelic Stooges a semplicemente Stooges, e Osterberg cambia il suo nome d'arte in Iggy Pop. 
Ma di questa band fondamentale già parliamo negli Almanacchi dedicati a Ron Asheton e a James Williamson, ed e inutile ripetersi qui…
Fallito il progetto, nel 1974, Pop e la maggior parte degli Stooges sono già tornati nel mondo delle droghe pesanti.
Dopo aver passato un breve periodo come senzatetto per le strade di Hollywood, durante il quale tenta senza successo di formare una band con il tastierista ex Doors, Ray Manzarek, Iggy si fa ricoverare al Neuropsychiatric Institute di Los Angeles, per tentare di disintossicarsi.
Durante il suo soggiorno all'ospedale, Pop fa un tentativo di scrivere e registrare nuovi brani col fido Williamson, ma quando nessuna etichetta si dimostra interessata, i due prendono strade diverse. 
I frutti di queste session appariranno nell’album “Kill City” del 1977.
Un altro vecchio amico viene a trovarlo in ospedale: David Bowie che si offre di portare Pop con lui durante il suo tour a supporto del suo disco “Station to Station”
L’alchimia fra la coppia va così bene che entrambi si trasferiscono a Berlino alla fine del 1976, periodo in cui Bowie aiuta Pop ad assicurarsi un contratto discografico da solista con RCA . 
In realtà a Bowie interessa il rock elettronico europeo (Kraftwerk, Can, ecc.) e in seguito ammetterà di aver usato Iggy come cavia musicale per gli album “The Idiot” ( che contiene classici come “China Girl”, “Nightclubbing” e “Funtime”) e “Lust for Life” (con l’immortale “The Passenger”), entrambi prodotti e co-scritti dal Duca nel 1977.
Entrambe le uscite vendono meglio dei dischi precedenti degli Stooges (in particolare nel Regno Unito, dove Pop è già considerato un'icona dal movimento punk rock in divenire) mentre Bowie si unisce all’Iguana nel suo tour mondiale come tastierista.

Iggy Pop34
Poco dopo, un album dal vivo sorprendentemente marcio viene estratto dall'ultimo tour di Pop, intitolato “TV Eye” (1977).
Ormai la strada del punk rock è completamente asfaltata…
In questo periodo Pop recide i suoi legami con Bowie (presenza fondamentale ma un tantino invadente…) e inizia ad andare sulle sue gambe…
Firma con un'altra nuova etichetta, la Arista, e si riunisce ancora una volta con James Williamson per “The New Values” del 1979, un album in gran parte incoerente e musicalmente confuso (sembra quasi che Iggy stia cercando di reinventarsi come artista new- wave), come un po’ i successivi “Soldier” (1980), “Party” (1981) e “Zombie Birdhouse” (1982). 
Sempre nel 1982, Pop scrive la sua autobiografia, “I Need More”, un libro fondamentale per capire il legame fra rock’n’roll ed eccessi (e quale esperienza è meglio di quella del nostro per darne un esempio esplicativo?).
Nonostante il turbinio di attività, Pop si rinfogna con le droghe e ancora una volta esce dai riflettori per un lungo periodo, per cercare di riprendersi.
Bowie intanto ottiene un enorme successo con la sua versione del pezzo in origine interpretato da Pop "China Girl "(registrato in precedenza su “The Idiot”). 
È solo nel 1986 che Pop riemerge, firmando un nuovo contratto con A & M e pubblicando “Blah Blah Blah”, di nuovo prodotto da Bowie, che presenta il suo primo singolo di successo negli Stati Uniti, una fantastica cover di "Real Wild Child". 
Nel 1988, Pop ci prova con l'hard rock/heavy metal, affiancato dall'ex chitarrista dei Sex Pistols Steve Jones, nel disco “The Istinct” ma non è stato fino a “Brick by Brick” (1990), il suo primo album per Virgin Records, che Pop ha riacquistato completamente la sua forza musicale e messa a fuoco, che ha portato al suo primo album certificato d'oro negli Stati Uniti e un paio di singoli come "Candy", un duetto con Kate Pierson del B-52, e la claustrofobica “Home”, con ospiti Slash e Duff McCagan dei Guns’n’Roses.

Iggy Pop32Proprio come a metà degli anni '70, quando Pop era visto come maestro dalle punk band emergenti, la storia si ripete nei primi anni '90 con l'emergere di nuovi discepoli degli Stooges dalla scena grunge Seattle come Nirvana, Mudhoney, Soundgarden...
All'incirca nello stesso periodo, diversi gruppi famosi coverizzano brani di Pop o degli Stooges: dagli Slayer ai Duran Duran, dai Guns’n'Roses ai R.E.M., fino a Tom Jones!
In contemporanea Iggy fa uscire un altro bel disco solista, “American Caesar” (1993) e poi prova a ricreare il sound e l'approccio degli Stooges nel suo album solista del 1996 “Naughty Little Doggie”, ma non riscontra lo stesso successo dei due album precedenti.
Lo stesso anno però, Pop si consola ampiamente, quando la sua “Lust for Life” del 1977 viene inserita nella colonna sonora del cult “Trainspotting” di Danny Boyle, e ne diventa il pezzo più caratterizzante.
Nel corso del decennio, Iggy si cimenta pure col cinema, apparendo in fantastici cameo in film come “Cry Baby”, “Dead Man”, di Jim Jarmush (nel ruolo di una vecchia cannibale!), e nel “Corvo II”, oltre a un ospitata fissa nello show televisivo “The Adventures of Pete & Pete”.
Il film del 1998 “Velvet Goldmine” è basato sulla relazione tra Bowie e Pop nei primi anni '70 (il personaggio di Ewan McGregor, Curt Wild, è ovviamente modellato su Iggy).
Verso la fine degli anni '90, Iggy inizia a ripensare alla sua band di origine.
Remixa personalmente una versione di “Raw Power”, l’ultimo album degli Stooges storpiato dal missaggio originale, dopo che i master originali persi da tempo vengono ritrovati.
Nel 1999 esce un nuovo album da solista, il rilassato “Avenue B.”, ma il suo approccio musicale più "raffinato" viene bilanciato dal successivo, ruvido “Beat Em Up” del 2001.
Finalmente, nel 2003, Iggy si decide a richiamare i suoi vecchi compagni di viaggio Ron Asheton e Scott Asheton (il povero Dave Alexander nel frattempo è deceduto per via degli abusi) per scrivere e registrare quattro canzoni per il suo album “Skull Ring”, e con i ricostituiti Stooges intraprende un brave tour accolto trionfalmente, con Mike Watt al basso. 
Nel 2004, Iggy appare in “Coffee and Cigarettes”, di Jim Jarmusch, in un surreale, imperdibile dialogo con Tom Waits e l’anno successivo pubblica “Penetration”.
Tornato ad Ann Arbor, tuttavia, il grande Ron Asheton subisce un infarto fatale all'inizio del 2009, mettendo a rischio la rinnovata carriera degli Stooges.
Nondimeno, Pop pubblica un altro album solista, “Preliminaires”, un disco un po’ fru-fru, prendendo ispirazione dalla musica jazz e dal romanziere francese Michel Houellebecq.
Nel 2010, Pop e i sopravvissuti degli Stooges vengono inseriti nella Rock & Roll Hall of Fame.
Iggy continua ad andare in tour con gli Stooges per tutto il 2010 e nel 2011, prendendo tempo per dedicarsi a un paio di progetti da solista, tra cui l'album “Apres” del 2012, dove canta degli standard francesi (!).
Nel 2013, Pop rispolvera l'era di Raw Power degli Stooges con il redivivo Williamson, celebrata con un tour e la pubblicazione dell'album “Ready to Die”.
Tuttavia, dopo la morte di Scott Asheton nel 2014, mette definitivamente la parola fine agli Stooges, e nel tour successivo che parte negli Stati Uniti nel 2015, si presenta come artista solista con un diverso gruppo di supporto. 
Nel gennaio 2016, Pop e Josh Homme (Kyuss, Queens of the Stone Age, Eagles of Death Metal) a sorpresa rivelano che la coppia ha scritto un album insieme con l'aiuto di Dean Fertita (QOTSA, The Dead Weather) e Matt Helders ( Arctic Monkeys).

Iggy Pop39Registrato segretamente e finanziato in modo completamente indipendente, “Post Pop Depression” è l’ultima fatica del nostro, caratterizzato dal singolo "Gardenia" e un breve tour con il supporto live di Troy Van Leeuwen (QOTSA) e Matt Sweeney (Chavez).
Il 28 ottobre 2016, Iggy pubblica il doppio album live “Iggy Pop Depression: Live At The Royal Albert Hall” per la Eagle Rock Entertainment.
Il 5 marzo 2017, Iggy Pop canta la canzone "T.V. Eye" con i Metallica nella loro tappa del tour Hardwired al Foro Sol di Città del Messico, in Messico.
Il 27 luglio 2018, pubblica un EP con gli Underworld, intitolato “Teatime Dub Encounters”; con questo gruppo aveva contribuito con delle tracce al film di Danny Boyle del 1996 “Trainspotting”.
Nel 2017, appare in “Song to Song”, film diretto da Terrence Malick.
All'inizio del 2019, Pop produce un documentario in quattro parti intitolato “PUNK”, per la Epix.
Attendiamo ora di vederlo all’opera come zombi nell'ultimo film di Jim Jarmush...
Pare che Iggy, dopo “Post Pop Depression”, abbia deciso di ritirarsi dalle scene.
Noi non ci crediamo. 
Anzi, non ci vogliamo credere!
Tanti auguri Maestro!

“…Well, I'm just a modern guy
Of course, I've had it in the ear before
Well, I've a lust for life
'Cause of a lust for life
I got a lust for life
Got a lust for life
Oh, a lust for life
Oh, a lust for life
A lust for life
I got a lust for life
Got a lust for life…”
Iggy Pop – Lust for Life

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