UNOXMILLE
Permetteteci un attimo di solennità perché qui non siamo nel terreno della storia...e nemmeno in quello della leggenda.
Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, si parla di mitologia, un campo che va al di là del bene e del male, dei fatti, delle chiacchiere...
Si parla di una figura storica che è entrata a pieno titolo nel mito, uno di quelli che ormai sta alla base della cultura umana, del simbolo, dell'archetipo!
Al pari di Gilgamesh, di Ulisse, di Buddha...
Oggi si celebra infatti "L'uomo dai mille volti": Signore e Signori, l'incredibile LON CHANEY!
Nessun altro attore cinematografico ha mai personificato il genere horror meglio di lui, anzi lui è proprio il primo fra i creatori dell'iconografia orrorifica che ancora oggi, a distanza di un secolo, alberga e agita i nostri incubi più reconditi.
Lon Chaney è singolarmente il più importante attore del cinema di genere di sempre, colui che prima di ogni altro e meglio di ogni altro ha saputo identificarsi, dare spessore umano e letteralmente "trasformarsi" nell' "altro", nel mostro, nell'avversario, nell'anormale, offrendo volto e corpo al "lato oscuro" del genere umano; e questo detto senza esagerazioni.
Ha saputo deformare con arte infinita il proprio aspetto, grazie agli straordinari effetti di make-up creati da se stesso, infliggendosi a volte vere e proprie torture atte a sconvolgere le sue fattezze: tra i più grandi attori del muto, si specializzò in ruoli di personaggi deformi o sfigurati, sempre animati però da tratti di dolorosa pietà.
Diventò una delle figure più celebri di Hollywood, meritandosi, per la disinvoltura con cui rendeva credibile ogni sorta di personaggio deforme, spesso e volentieri sordido e spaventoso, l'appellativo di "uomo dai mille volti".
Ma il talento eclettico di Chaney si estendeva ben oltre l'horror e il trucco scenico: era anche un ballerino provetto, un ottimo cantante e un valente comico.
Basti considerare che dei quasi 160 film da lui interpretati (di cui, ahinoi, un centinaio sono considerati perduti), giusto una decina si possono ascrivere al genere propriamente orrorifico.
Oltretutto, nel panorama del cinema statunitense degli anni Venti, il nostro rappresentò un caso a sé, un attore capace di raggiungere la popolarità seguendo principi antitetici al divismo hollywoodiano.
Sottraendosi alla regola che imponeva alle star, per lo più femminili, di rendere pubblica la propria vita familiare e di mantenere uno stile compatibile con l'immagine cinematografica, Chaney custodì sempre gelosamente la sua privacy, nella convinzione che "gli attori dovrebbero concentrarsi più sul loro lavoro, e meno sulle lettere degli ammiratori".
Inoltre, mentre il divismo si basava sulla bellezza dell'interprete e sull'abilità con cui fotografi e registi riuscivano a esaltarne, di film in film, i tratti del viso, Lon è passato alla storia de cinema in quanto capace di rendere ogni volta diversa e irriconoscibile la propria fisionomia, trasfigurandola in chiave grottesca e orripilante.
Dal gangster storpio protagonista di "The penalty", al gobbo Quasimodo in "The hunchback of Notre Dame", al volto deturpato dell'Erik di "The phantom of the Opera", Chaney si specializzò in figure mostruose e deformi, per interpretare le quali applicava al volto e al corpo materiali e sostanze che ideava da sé, con l'ausilio della sua misteriosa, e assai famosa, valigetta per il trucco.
Fondamentale al riguardo fu il sodalizio con il regista Tod Browning, con il quale il nostro lavorò soprattutto nell'ultima parte della sua carriera, in film in cui diede vita a una serie di personaggi nei quali la mutilazione assume connotazioni metaforiche, collegate alla repressione della propria sessualità.
Forse proprio per questo motivo i film di Chaney diretti da Browning, pur risultando oggi i più interessanti, ebbero all'epoca meno successo degli altri interpretati dall'attore.
Peccato che ci abbia lasciato troppo presto, vittima inconsapevole dello stesso mondo degli effetti speciali che aveva contribuito a creare.
Chissà cosa ci avrebbe riservato in seguito...
Perché una cosa è sicura: Chaney avrebbe continuato a lungo a farci sognare.
Anzi, a creare la materia dei nostri incubi!
Leonidas Frank Chaney nasce il 1 aprile del 1883 a Colorado Springs, in Colorado, figlio di genitori sordo-muti.
Fin dall'infanzia impara quindi a comunicare attraverso la mimica, il linguaggio dei segni e l'espressioni facciali.
Lascia presto la scuola per star dietro ai genitori e intraprende svariati mestieri prima di approdare al teatro.
All'inizio si ritroverà ad essere una specie di factotum della compagnia in cui entra: trovarobe, attore, autore impresario ma soprattutto diventa un mago coi trucchi, tanto che a volte, se mancano gli attori per mancanza di soldi per gli ingaggi, gli tocca sostenere fino a cinque parti diverse, senza che il pubblico se ne accorga.
Nel 1901, fonda una compagnia sua e tenta di andare in tournée come attore in una commedia che aveva scritto insieme a suo fratello dal titolo "Il piccolo magnate".
Visto lo scarso successo che ottiene, vende la compagnia ma continua con il nuovo proprietario a recitare in spettacoli di vaudeville.
Più tardi, mentre è in tournée in Oklahoma, incontra la sedicenne Francis Cleveland Creighton, detta Cleva, che stava facendo il provino per una parte occasionale nello spettacolo, come cantante.
Quando finisce la rappresentazione, le viene chiesto di unirsi al cast in pianta stabile e Cleva, pur di aggregarsi, scappa di casa.
Ben presto, Lon e Cleva diventano amanti e, durante il tour, lei rimane incinta
Tornano in Oklahoma dove si sposano e nel febbraio del 1906, viene alla luce Creighton Tull Chaney, il quale a sua volta sarà destinato ad una bella carriera cinematografica e a divenire un'icona horror, sotto il nome di Lon Chaney Jr.
Per portare a casa la pagnotta, Lon riprende ad esercitare vari mestieri, ma il richiamo delle luci della ribalta è troppo forte e desidera tornare a fare cio che gli riesce meglio, ovvero l'attore.
Non passa molto tempo che sia il nostro che la moglie ripartono per andare in tournée, portando con sé il piccolo Creighton.
Arrivano in California nel 1910 e trovano entrambi un impiego stabile: Lon come direttore di scena, coreografo e attore, mentre Cleva diviene una cantante popolare negli spettacoli di cabaret.
Ma il loro matrimonio viene minato a causa delle condizioni di lavoro, da problemi di denaro e della gelosia di Cleva.
Nell'aprile del 1913, dopo una serie di continui litigi, entra nel Majestic Theatre dove lavora il marito e in un tentativo di suicidio, inghiotte una fiala di veleno.
Cleva sopravvive ma il veleno danneggia irrimediabilmente le sue corde vocali mettendo fine alla sua carriera di cantante e al matrimonio con Lon.
Com'è prevedibile, lo scandalo pubblico che ne consegue rovina la reputazione di Chaney in teatro, tanto che viene costretto a cercare un nuovo impiego; si rivolge quindi alla nuova industria in forte espansione dei film muti, per la quale aveva già iniziato a fare delle comparsate.
Tra il 1912 e il 1917, viene messo sotto contratto dall'Universal recitando parti da caratterista.
Durante questo periodo, fa amicizia con la coppia formata dal regista Joe De Grasse e dalla moglie Ida May Park, che gli riservano ruoli di un certo spessore, incoraggiandolo a interpretare personaggi macabri o grotteschi.
Si risposa con una delle sue ex colleghe della compagnia Kolb & Dill, una corista di nome Hazel Hastings.
Del loro matrimonio si sa poco, tranne che sarà solido e la coppia rimarrà insieme per sempre.
Riusciranno anche ad acquisire la custodia del figlio, che dal divorzio di Lon con Cleva era rimasto in collegio.
Nel 1918, dopo oltre un centinaio di apparizioni cinematografiche per la Universal, chiede un nuovo contratto più vantaggioso ma gli viene rifiutato; lascia quindi lo studio per diventare un attore freelance.
William S. Hart, una famosa star del cinema western dell'epoca, contatta Lon chiedendogli di interpretare un cattivo al fianco di Hart in "Riddle Gawne".
Lon verrà molto elogiato per questo ruolo e lo considererà sempre come la sua prima grande occasione.
Nel 1919, Lon riceve il plauso della critica per il suo ruolo nel film "L'uomo dei miracoli" di George Loane Tuckers nel ruolo di "The Frog", un truffatore che finge di essere paralizzato e miracolosamente guarito.
In alcuni film il suo talento gli permette di interpretare con disinvoltura due ruoli in contemporanea come nel film "Il fuorilegge" (1920), dove impersona un personaggio che ha spara e uccide un altro personaggio, sempre da lui interpretato.
Con questa pellicola Chaney inaugura anche il proficuo sodalizio col regista Tod Browning, con cui girerà diversi classici come "Il trio infernale" (The Unholy Three), del 1925, "The Blackbird", del 1926, "Il capitano di Singapore" (The Road to Mandalay), del 1926, "Lo sconosciuto" (The Unknown), del 1927, i perduti "Il fantasma del castello" (London After Midnight), del 1927, e "La grande città" (The Big City), del 1928, "La serpe di Zanzibar" (West of Zanzibar), del 1928, "Vendetta d'oriente" (Where East Is East), del 1929.
In un periodo in cui non ci sono tecnici specializzati nel make-up e gli attori ancora si truccano personalmente, le competenze maturate da Chaney in teatro tornano a suo vantaggio, rendendolo uno dei caratteristi più versatili e ricercati dall'industria hollywoodiana.
Ma spesso arriva a vere e proprie prove di sofferto autolesionismo per riuscire a calarsi nel personaggio che sta interpretando.
Nel 1920, per "The Penalty", in cui interpreta un gangster storpio, si lega le gambe strettamente dietro di sé in un'imbracatura, inserendo le ginocchia in ceppi di cuoio concepiti come gambe artificiali con i piedi legati alle cosce: il tutto risulterà una vera tortura, molto dolorosa, che gli blocca la circolazione agli arti inferiori, causando la rottura dei vasi sanguigni.
Per "Il gobbo di Notre Dame" nel 1923, si inventa una gobba e un'imbracatura che, secondo quanto riferito, pesano oltre 50 chili, facendo in modo di torcere il busto per "sentire" il dolore che doveva provare Quasimodo: inutile dire che la prestazione del nostro risulterà davvero eccezionale e gli fa guadagnare fama in tutto il mondo.
Nel 1924, Lon interpreta un clown in "He Who Gets Slapped" di Metro-Goldwyn un melodramma circense votato come uno dei migliori film dell'anno; il successo di questa pellicola gli assicura un contratto con gli MGM Studios per i successivi cinque anni.
Nel 1925, Lon crea il trucco più famoso in assoluto per interpretare di "Erik", nel leggendario "Il fantasma dell'opera".
Ormai per tutti, Lon è conosciuto come "L'uomo dai mille volti".
Come Charlie Chaplin, sarà una delle ultime star del cinema muto a resistere all'avvento del sonoro, cercando di rimandare il più possibile il suo passaggio all'innovativo modo di recitare, convinto che la sua arte e il suo mestiere risiedessero "nel trucco e nell'arte della pantomima".
Comunque sia, nel 1930, realizza il suo primo unico e unico film sonoro, un remake della sua pellicola del 1925 "The Unholy Three", dove interpreta Echo, un ventriloquo truffatore, usando ben cinque voci diverse nel film, dimostrando così a tutti che il passaggio dal muto non sarebbe stato per lui un problema.
Ma no potrà mai dimostrarlo fino in fondo...
Durante la lavorazione de "Il ferroviere", nell'inverno del 1929, Chaney aveva infatti contratto una polmonite per colpa della neve artificiale, costituita da fiocchi d'avena, che aveva respirato durante le riprese del film creando una seria infezione; alla fine dello stesso anno, gli era stato diagnosticato un cancro alla gola.
La situazione era degradata in fretta e nonostante un ciclo aggressivo di cure, le sue condizioni peggiorarono: meno di due mesi dopo l'uscita del film, il 26 agosto 1930, il grande attore muore per un'emorragia alla gola.
La MGM ordina di fermare la produzione e osservare un periodo di silenzio mentre i resti di Lon vengono condotti alla loro ultima dimora, una tomba anonima nel Forest Lawn Memorial Park Cemetery di Glendale.
E pensare che era stato scritturato per il "Dracula" di Tod Browning: al suo posto verrà scelto il tenebroso Bela Lugosi.
Con tutto il rispetto per il grande attore rumeno, rimane l'amaro in bocca per non aver potuto ammirare Lon nella parte del vampiro più famoso.
Sicuramente ne avremo viste delle belle...peccato, peccato davvero!
Onore a Lon Chaney!
"Se trovate un ragno in giro, occhio a non schiacciarlo: potrebbe essere Lon Chaney!"
(Battuta che girava negli Studios durante gli anni '20)