Chi ha detto che il Paradiso è solo per i belli?
Oggi puntatona “hot”, anzi “hard”, anzi “hard & heavy” (non nel senso musicale…) col più stakanovista degli attori a luci rosse: Signore e Signori (ma soprattutto Signore…), sua maestà RON JEREMY, una vera leggenda vivente!
Per sgombrare subito il campo ad equivoci, cari amici dei Mutzhi Mambo, il grande (in tutti i sensi) Ron Jeremy non viene qui celebrato per i suoi (notevolissimi) attributi e nemmeno per la “qualità” dei film che ha interpretato.
Come in altri casi, sempre riferiti al cinema porno, il diritto di essere rappresentato in questo Vostro Almanacco deriva dal suo essere un vero “personaggione”, un’icona controversa, uno di quelli che hanno bucato davvero lo schermo (e non solo quello…), pur essendo apparentemente agli antipodi di quello che viene considerato “fashion” o almeno piacevole.
Ron è un eroe proletario, un eroe de noantri, un eroe Pulp!
Tutto si può dire meno che sia un bell’uomo: basso, grassoccio, faccia da porco che più porco non si può, sguardo lubrico, baffo da malavitoso, corpo cosparso di peli (da qui il soprannome “Hedgehog”, “porcospino”), membro spropositato, il nostro Jeremy sembrerebbe più un sordido frequentatore di squallidi sexy shop o di night club da due soldi che un divo.
Al limite un magnaccia…
Eppure è proprio in questa sua sgradevolezza di fondo che risiede la forza, l’appeal che ne ha fatto un simbolo del cinema tout-court e ce lo ha reso irresistibile nonostante il mestiere: Ron è uno di noi, anzi peggio di noi, ma se le tromba tutte!
Si chiama immedesimazione...
Oltretutto è veramente simpatico (cosa rara in questo ambiente) e pure credibile come attore (cosa ancora più rara in questo ambiente), tanto che rimane un mistero come mai non sia riuscito a sfondare (ehmmm…) nel cinema mainstream.
Protagonista di oltre 2mila film e personaggio a sé nell’intrattenimento per adulti, è diventato da subito un “guru” del sesso, soprattutto perché lontano dai canoni estetici della maggior parte degli attori hardcore, coi loro fisici statuari e gli addominali scolpiti.
Nel mondo dell’hard, Ron Jeremy è conosciuto con due soprannomi, il già citato “The Hedgehog” e “Baobab man”, nomignolo che non ha bisogno di molte spiegazioni, se non di misure: 25 centimetri, ampiamente certificati, tanto che era pure famoso, prima che la pancia crescesse un po’troppo, per l’atto di auto-erotismo che la leggenda popolare voleva praticato da Gabriele D’Annunzio, grazie alla presunta estrazione di due costole.
Beh, a Ron non è stato necessario farsi levare niente, bastavano le dimensioni!
È stato votato come il miglior attore porno di sempre nel 2003, in una classifica estesa anche ad attrici femminili.
Nel cinema ha avuto anche il ruolo di "consulente tecnico", per le scene di sesso nei film “Nove settimane e mezzo” e “Boogie Nights”.
Ha inoltre lanciato altri attori porno, tra cui l'ex marine John Wayne Bobbitt, famoso per essersi riattaccare il pene dopo che la moglie glielo aveva tranciato di netto con le forbici.
Ha anche fatto film “normali” soprattutto con la benemerita casa di produzione Troma, specializzata in trash-horror e varie ospitate in simpatici ruoli cameo.
Perché Ron ha anche una vena comica naturale niente male, e spesso ha fatto cabaret, guadagnandosi l’ulteriore nomignolo di “Joker”, “Giullare”
Jeremy, bontà sua, non ha mai avuto i soliti problemi di alcool o droghe che spesso funestano la vita di molti altri porno-divi, non ha avuto un’esistenza tormentata o dai risvolti ambigui o controversi, a parte le recenti, a nostro parere ridicole accuse di molestie che gli sono state lanciate ultimamente.
Ecco, per una volta ci sbilanciamo su questo scottante argomento: prendeteci pure per maschilisti retrogradi ma, se permettete, riteniamo che non possa andare ad una convention porno a farsi autografare le tette da uno come Ron Jeremy per poi denunciarlo per molestie perché ci ha palpato le chiappe.
C’è un limite a tutto…
Ronald Jeremy Hyatt nasce il 12 marzo del 1953 a Queens, New York, in una famiglia ebrea della classe media, originaria della Russia e della Polonia.
Suo padre è un fisico, sua madre un’editrice di libri mentre suo zio è un malavitoso, membro di una gang che in passato aveva avuto legami anche col famigerato Bugsy Siegel.
Il giovane Jeremy si diploma alla scuola superiore Benjamin N. Cardozo ma molla subito la professione di insegnante di educazione fisica (per lui solo un espediente per campare) per perseguire una carriera come attore “serio” a Broadway.
Ma col teatro non c’è verso di campare, così il nostro trova lavoro come modello per “Playgirl” dopo che la sua fidanzata di allora aveva inviato la sua foto alla rivista.
Jeremy sfrutta questa opportunità come trampolino di lancio nell'industria del cinema per adulti, che considera un mezzo sicuro per sostenersi.
Esordisce usando il primo cognome ma deve cambiare perché sua nonna Rose viene tormentata dalle chiamate di lettrici di Playgirl allupate.
Nell’elenco telefonico, nonna Rose figura come R. Hyatt e perciò viene continuamente contattata a tutte le ore del giorno e della notte da potenziali pretendenti che avevano visto Jeremy in Playgirl e che chiamano convinte di poter parlare col bel (?) moraccione.
Addirittura, visto che le infoiate lo vanno a cercare pure a casa, la vecchia si trova costretta a traslocare per un mesetto…
Il padre allora lo mette alle strette, intimandogli, se vuole continuare a fare affari in questo campo, di non usare il cognome di famiglia, minacciandolo di morte se avesse insistito.
A Ron non resta altro che adottare il cognome della madre.
Debutta come attore pornografico nel 1979, guadagnandosi presto il soprannome con cui diverrà famoso.
Glielo affibbia un collega, l’attore Bill Margold, sul set del film porno “Olimpic Fever”: il nostro, dopo una corsa in moto per raggiungere il set, aveva rischiato l’ipotermia e si presenta alle riprese con la pelle livida dal freddo e i peli intirizziti.
Il commento di Margold nel vedere Jeremy in quel momento è: "Sei proprio un riccio, amico mio, un riccio parlante che cammina".
“Porcospino” entrerà nel Guinness dei primati come "Most Apparitions in Adult Films", avendone interpretati oltre 2000 e diretti 285.
Giusto per fare un paragone, John Holmes, il divo maschile che lo segue con il punteggio più alto tra le pornostar, vanta “solo” 384 film!
Certo, le pellicole interpretate e dirette dal nostro non sono certo da educande e neanche da cineteca “ideale”: a parte il porno “normale”, vanta anche roba sado-maso spinta, nonché qualche incursione nel settore zoo…
Fra le sue performance più celebri citiamo, giusto per dover di patriottismo, dei titoli di tutto rispetto girati nel nostro paese: “Cicciolina e Moana Mondiali” (1990), di Jim Reynolds, “Le donne di Mandingo” (1990), di Jim Reynolds e Riccardo Schicchi, “Le avventure erotiX di Cappuccetto Rosso” (1993), di Luca Damiano, “Concetta Licata” (1994), e “Dracula” (1994), di Mario Salieri.
Al di fuori della sua inarrestabile attività nell'industria cinematografica per adulti, Jeremy lavora come "consulente speciale" per le coreografie delle scene più spinte, per il film “9 settimane e mezzo” (1986), di Adrian Lyne.
Appare poi ne "La Febbre del Sabato Sera" (1977), nel film dell'orrore del 1996, “They Bite”, nel pulpissimo “Killing Zoe” (1994), in “Mr. Stitch” (1996), nella parodia del mondo del porno “Orgazmo” (1997), in “The Boondock Saints” (1999), in “Detroit Rock City” (1999), in “Andre The butcher (Dead meat)” (2005), in “Crank: High Voltage” (2009).
Per la Troma lavora in “Class of Nuke 'Em High 3: The Good, the Bad and the Subhumanoid” (1994), “Tromeo and Juliet” (1996), “Terror Firmer” (1998), “Citizen Toxie: The Toxic Avenger IV” (2000), “Parts of the Family” (2003), “Tales from the Crapper” (2004), "Slaughter Party" (2005), “Poultrygeist” (2006), “Crazy Animal” (2007).
Naturalmente questa è solo la punta dell'iceberg della sua sterminata produzione. ..
Lo troviamo ancora come consulente nel delizioso film del 1997 “Boogie Nights”, incentrato sugli anni pionieristici del porno.
Il nostro lavora pure in TV, si presta come personaggio dei videogiochi, viene omaggiato nel cartone “I Griffin”, appare in video musicali, dai Fear Factory a Kid Rock, ispira canzoni, apre locali, dà pure un nome ad un rum, il “Ron de Jeremy”!
Pubblica, nel 2007, il suo libro di memorie, intitolato “Ron Jeremy: The Hardest (Working) Man in Showbiz” mentre l'anno precedente aveva intrapreso dei dibattiti in cui si opponeva al bigottissimo pastore Craig Gross, fondatore del sito Web anti-pornografia XXXchurch.com, visitando vari campus universitari statunitensi e canadesi nell'ambito del "Porn Debate Tour".
Ma ora si arriva alle dolenti note: il 29 gennaio 2013, Jeremy viene ricoverato al Cedars-Sinai Medical Center dopo aver accusato forti dolori al petto.
Fortunatamente i medici scoprono un aneurisma vicino al cuore e viene operato il giorno successivo; tre settimane dopo, viene dimesso dall'ospedale.
Ma non basta: nell’ambito del movimento “Me Too”, numerose donne accusano pubblicamente Jeremy di molestie sessuali, compresa le pornostar Ginger Lynn, Jennifer Steele, Kendra Sunderland, Jay Taylor, Nadia Ali e Danica Dane.
Molte delle accuse si riferiscono alle sue apparizioni alle convention dei fan, sostenendo che avrebbe pesantemente palpeggiato delle partecipanti senza il loro consenso.
Gli organizzatori di Exxxotic bandiscono definitivamente Jeremy dai loro spettacoli nell”ottobre 2017, a cui si accodano gli organizzatori dell'annuale “AVN (Adult Video News)” di Las Vegas, la “Free Speech Coalition”, che revoca il suo “Positive Image Award”, consegnatogli nel 2009.
La giornalista Lynsey G nel suo libro "Watching Porn 2017" afferma che Jeremy l'ha violentata alla convention “Exxxotica” per l'intrattenimento per adulti di Edison NJ, nel settembre 2009.
Una causa civile depositata nel giugno 2018 afferma che Jeremy ha aggredito sessualmente la ricorrente ben 4 volte, il 22 settembre 2017.
Dopo un'indagine conoscitiva però, i pubblici ministeri rifiutano di perseguire le accuse.
Ron naturalmente si difende a spada tratta, affermando che le presunte, sgradite molestie sono sempre state perpetrate in situazioni pubbliche: secondo lui fanno parte del suo personaggio e dell’ambiente hard in questione.
In un’intervista a Rolling Stone, Jeremy dichiara anzi che denuncerà chiunque lo accusi di stupro.
Non siamo certo i più adatti a giudicare questo genere di cose ma vero è che se vuoi accarezzare un “porcospino”, non ti devi poi lamentare se buca…
Comunque sia, tanti auguri Ron!
“Per quanto riguardo le toccatine, sì, ammetto di essere un palpeggiatore. Voglio dire, vengo pagato per partecipare a esibizioni, eventi e servizi fotografici in cui tocco e vengo toccato da diverse persone. Non sono più il cavallo da monta di un tempo, ma riesco ancora ad attrarre il pubblico. E stiamo parlando di cose entro i limiti della ragione, dove si svolge tutto di fronte a poliziotti e uomini della sicurezza, se non di fronte a centinaia di telecamere e a un pubblico. E poi, se ti trovi nei paraggi di Ron Jeremy, sai di doverti aspettare qualche toccatina, è quello che faccio per vivere. Ma non sono Kevin Spacey, Louis CK, Weinstein o Cosby.”
Ron Jeremy