Finalmente! Dopo una lunga, misteriosa latitanza, ritornano dal vivo i letali MUTZHI MAMBO! E che giorno scelgono per TORNARE DAL VIVO? Ma il GIORNO DEI MORTI, come potrebbe essere altrimenti! E ci...

Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

Non un uomo: un icona, un simbolo, un feticcio!
Oggi, cari amici dei Mutzhi Mambo, si parla dell’inossidabile CHUCK NORRIS, l’attore più tosto di tutti!
Chuck Norris è talmente leggendario che non ha certo bisogno di presentazioni: speriamo solo di non offenderlo con questo nostro modestissimo omaggio, sennò sono cazzi amari!
Anzi, amarissimi!
Lo sappiamo, il suo nome è talmente abusato nelle citazioni (specie da quando si sono affermati i social-network) che stavamo per desistere dal dedicargli un Almanacco ma come si fa a parlare di Pulp senza citare “capolavori” come “Invasion USA” o “Rombo di Tuono”?
Tralasciarlo sarebbe stato puro snobismo intellettualoide (e noi schifiamo gli snob intellettualoidi!) e un tradimento del mandato, che i nostri cari amici e lettori ci hanno assegnato, di sostenere e diffondere la cultura Pulp!
Oltretutto, a trascurarlo, rischiavamo di offenderlo, e questa volta sul serio…e allora sì che son cazzi!
Ma bando alle ciance (che il nostro Chuck odia le chiacchiere a vanvera…) e passiamo a parlare di questo monolitico protagonista del cinema action di serie B!
Chi è davvero Chuck Norris? 
Se dovessimo descriverlo dal mero punto di vista cinematografico, potremo dire che è uno sportivo di arti marziali prestatosi al cinema e alla tv, dove ha offerto ruoli dove non è certo la caratterizzazione psicologica la virtù più apprezzata…
Tale pochezza recitativa (Chuck Norris è veramente uno degli attori più inespressivi in assoluto) è però compensata però dal suo carisma e dalle sue innegabili capacità di combattimento: a fare a botte infatti ha pochi rivali!
Oltretutto, nell’arco della sua lunga carriera cinematografica, Chuck si rivela qualcosa di più di uno stolido attore specializzato in ruoli da duro: assieme a Stallone e Schwarzenegger, diventa un po’ il feticcio del cinema action più reazionario degli anni ‘80, il simbolo (assolutamente trash) di quell'America tutta pugni, calci e spari a stelle e strisce che ha voglia di riscattarsi dalla batosta militare presa in Vietnam.
Se invece volete una descrizione più divertente della sua personalità, potete leggere gli stranoti “Chuck Norris Facts”, l’interminabile serie di falsi (ma divertentissimi) aneddoti iperbolici che lo vedono protagonista come fosse quasi un’entità sovrumana capace di annichilire i nemici col solo sguardo (oltre che a suon di calcioni volanti…).
Inutile soffermarsi si di essi, visto che ormai impazzano sul Web (e sinceramente hanno pure un po’rotto i coglioni, specie da quando vengono usati per pubblicizzare le macchine…).
Carlos Ray Norris nasce a Ryan, in Oklahoma, il 9 marzo del 1940.
Figlio di un meccanico e autista di autobus (che morirà in un incidente stradale), Chuck ha nelle sue vene sangue irlandese e pellerossa (cherokee per l'esattezza). 
Cresce assieme ai genitori e ai due fratelli, Wieland e Aaron e, con loro, all'età di 16 anni è costretto ad assistere al divorzio dei suoi genitori e al conseguente trasloco a Prairie Village, in Kansas, e a Torrance, in California.
Norris da bambino è un vero nerd negato per gli sport, per niente atletico, timido e mediocre negli studi: praticamente il tipico emarginato della scuola, anche a causa del rapporto conflittuale col padre alcolizzato.
Una volta raggiunta la maggiore età, entra nella United States Air Force, trovando una buona collocazione come Air Policeman, mestiere che lo spingerà fino alla base militare di Osan, nella Corea del Sud, dove si avvicina al mondo delle arti marziali e prende anche il nomignolo di Chuck con cui diviene noto in seguito.
Impara il tangsoodo, un arte marziale coreana antenata del taekwondo, e il karate, acquistando in entrambe il grado di cintura nera; studia inoltre il jujitsu, dove arriverà a conseguire il 6º dan.
Ritornato in America, continua la carriera militare in California, nella base di March, e, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, conquista diverse vittorie e titoli, prima in tornei californiani di karate professionistico, poi a livello statunitense, fino ad assicurarsi la tripla corona per il maggior numero di tornei vinti nell'anno e il premio di combattente dell'anno dalla prestigiosa rivista di taekwondo “Black Belt Magazine”.
Entrato poi nella Northrop Corporation, apre una serie di scuole di karate, frequentate anche da Chad McQueen e suo padre l'attore Steve McQueen, Priscilla Presley e gli Osmonds.
Diventa uno dei migliori amici di Bruce Lee e con lui si impegna in lunghissimi allenamenti. 
A metà della sua carriera sportiva, decide che forse è opportuno darsi anche una possibilità nel mondo del cinema e così chiede all'attore Jonathan Harris di diventare il suo insegnante. 
Il debutto sul grande schermo avviene nel 1969, con un ruolo non accreditato nel film di Phil Karlson “Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm”, accanto a Dean Martin e la povera Sharon Tate.
Nel 1970 una tragedia colpisce il nostro: suo fratello minore Weiland viene ucciso in Vietnam. 
Poi l'amico Bruce Lee stesso lo invita a tornare in Asia e più precisamente a Hong Kong per lavorare alla pellicola che lui stesso dirige “L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente” (1972): Chuck accetta di prendere parte al film e la lunga sequenza del combattimento nel Colosseo dei due “mostri sacri” delle arti marziali rimane la più famosa e celebrata del genere.
Il successo della pellicola è talmente enorme che gli viene proposto di recitare ancora con Lee in “L'ultimo combattimento di Chen” (che uscirà poi postumo nel 1978, sfruttando all’osso il poco materiale girato prima della morte del grande attore sino-americano), ma questa volta, la sua risposta è no.
Dopo aver preso parte nel 1976 al documentario “The Warrior Within” (realizzato in memoria di Lee), ritorna al cinema nel 1977 interpretando il film d'azione “Breaker! Breaker!”, di Don Hulette, in cui interpreta un camionista campione di arti marziali. 
A questo succedono poi altre pellicole di sopraffina serie Z come “Commando Black Tigers” (1978), di Ted Post, in cui interpreta il capo di uno squadrone speciale per le missioni in Vietnam, e il poliziesco “La polvere degli angeli” (1979), di Paul Aaron, dove stavolta è un agente della Narcotici.
Tutti questi film hanno un discreto successo e Norris entra a suon di calci nello star-system dei film d'azione.
Nel 1980 recita in “The Octagon” (1980), di Eric Karson, insieme al veterano Lee Van Cleef, mentre collabora con Christopher Lee e Richard Roundtree in “Triade chiama Canale 6” (1981), di Steve Carver e poi in “Vendetta a Hong Kong: (1982) di James Fargo; tutti questi filmacci, sono dei grandi incassi al botteghino e Norris comincia ad essere notato da numerosi registi oltre che dal pubblico. 
Un successo ancora maggiore lo raggiunge nel 1983 quando interpreta “Una magnum per McQuade”, di Steve Carver, film (forse il migliore della sua carriera) che ottiene lodi lusinghiere dalla critica, incassando oltre 60 milioni di dollari.
In questa pellicola fa conoscenza con David Carradine, che diventerà un altro suo grande amico.
Nel 1984, Norris interpreta il vero cult-movie più amato dai suoi fan, il suo film più celebre: “Rombo di tuono”, diretto dal famigerato Joseph Zito, che lo consacra come star mondiale degli action movie, oltre ad incassare uno sfracello di dollari ed essere a tutt’oggi il maggior successo commerciale della sua carriera.
Si tratta del primo film di una serie prodotta dai cugini israeliani Menahem Golan e Yoram Globus, dove Chuck Norris è il colonnello James Braddock, ex-capo dei Berretti verdi durante la guerra del Vietnam. 
Il film, ricalcato sulla trama di “Rambo II” (che però al confronto fa la figura del catechista) viene giustamente stroncato dalla critica.
Negli anni successivi, Norris diventa la star number one della Cannon Films, comparendo in quattro film che ottengono uno straordinario successo di pubblico. 
Nel 1985 è il poliziotto Eddie Cusack nel poliziesco “Il codice del silenzio”, di Andrew Davis, al fianco del grande Henry Silva. 
Sempre nello stesso anno interpreta Matt Hunter nell’involontariamente comico “Invasion U.S.A.”, diretto nuovamente da Joseph Zito, con Chuck stavolta nei panni di un ex agente della CIA che, in solitaria, salva gli Stati Uniti da un attacco ordito da un pericoloso criminale russo, e gira il sequel di “Rombo di Tuono”, “Missing in Action 2”, di Lance Hool, se possibile anche peggio del primo ma che si conferma comunque un successo al botteghino.
Il terzo e ultimo capitolo della serie, “Braddock: Missing in Action III” (1988), di Aaron Norris, oltre ad essere francamente inguardabile, incassa pure pochino.
Ma il suo film più riuscito è senza alcun dubbio “Delta Force” (1986), all'interno del quale Norris è un agente dell'unità speciale USA antiterrorismo che entra in azione contro dei guerriglieri arabi che tengono in ostaggio alcuni passeggeri di un aereo.
Ispirato a una storia vera, il film, diretto egregiamente da Menahem Golan e interpretato insieme a uno storico “duro” come Lee Marvin, pur nella sua smaccata ideologia reaganiana, è uno di quelli che spicca maggiormente nel pattume delle pellicole del buon Chuck. 
Nello stesso anno presta la sua immagine per “Karate Kommandos”, un cartone animato della Ruby Spears in cui veste i panni di un supereroe. 
Sempre nel 1986 tenta la carta del simil-Indiana Jones con il terribile “Il tempio di fuoco” per la regia del rodato J. Lee Thompson, con Louis Gossett Jr., nel quale tenta di distaccarsi dal ruolo di action hero, puntando più sul lato comico. 
Norris produce la pellicola utilizzando un budget enorme (circa 80 milioni di dollari), ma il film risulta un flop memorabile al botteghino (incasserà poco più di 20 milioni) e viene duramente stroncato dalla critica.
Ne seguirà poi un’aspra battaglia legale tra la Cannon e l'attore.
Dopo il tremendo fallimento de “Il tempio di fuoco”, Norris gira (solo per obblighi contrattuali), il thriller “Un eroe per il terrore”, di William Tannen, primo vero tentativo del nostro di liberarsi dal cliché delle arti marziali, che si rivela un altro fallimento al botteghino americano.
Nel 1990 è il primo occidentale nella storia del taekwondo a ottenere la cintura nera di ottavo grado.
Nello stesso anno fonda anche una nuova arte marziale ibrida, il Chun Kuk Do e creerà due associazioni sportive, la United Fighting Arts Federation e la KickStart.
Sempre nel ’90 esce “Colombia Connection - Il massacro”, seguito del più fortunato “Delta Force”, diretto stavolta da suo fratello Aaron, che dirigerà tutti i suoi film del decennio.
Alla sua uscita la pellicola si rivela un ennesimo insuccesso di pubblico e critica e non raccoglie neanche la metà delle spese di produzione.
Inoltre la produzione del film è travagliata e segnata dalla tragica morte di 5 stuntman durante la ripresa di una scena con l'elicottero.
Nel 1991 è protagonista del thriller “Omicidio incrociato”, nel ruolo di un poliziotto alle prese con una vecchia conoscenza, mentre nel successivo “Pugno d'acciaio” (1992), Norris interpreta se stesso in un ruolo secondario, riscuotendo un discreto successo al botteghino,
Dopo aver rifiutato il ruolo da protagonista di “Basic Instinct”, nel 1994 con “Hellbound - All'inferno e ritorno”, tenta la carta dell’horror ma il film viene quasi ignorato dalla critica cinematografica, nonostante in seguito divenga il suo film più celebre di questo periodo.
Nel 1995 Norris ci prova stavolta con il comedy-action “Il cane e il poliziotto”. Anche stavolta il film non ha fortuna al botteghino e quello che doveva essere il film di rilancio di Norris sul grande schermo finisce per avere la stessa sorte dei precedenti, chiudendo con incassi sconfortanti e critiche universalmente negative.
Dopo questa pellicola, Norris interpreta solo un altro film, “L'ultimo guerriero” (1996), uscito direttamente in DVD, prima di allontanarsi per alcuni anni dal cinema.
Meglio gli va col piccolo schermo, all'inizio grazie al film tv con Burt Reynolds “Wind in the Wire” (1993), poi con il famosissimo (e replicato alla nausea) telefilm “Walker Texas Ranger” (1993-2001), all'interno del quale veste i panni di Cordell Walker, un ranger texano dai modi piuttosto spicci che risolve i casi a suon di pedate.
Nel 2003, dopo sette anni di assenza, Norris ritorna sul grande schermo con la pellicola “Bells of Innocence”, di Alin Bijan, film fantasy in cui è protagonista suo figlio Mike, mentre Chuck ricopre il ruolo secondario di guida spirituale del figlio.
L'anno successivo compare nei panni di se stesso nel film comico “Palle al balzo – Dodgeball” diretto da Rawson Marshall Turber.
A settembre 2005 produce, scrive e interpreta il thriller “The Cutter - Il trafficante di diamanti”, nel quale interpreta un investigatore privato che dovrà aiutare una donna a ritrovare lo zio rapito.
Grazie al successo del film, la carriera di Norris riceve un nuovo impulso ma subito dopo decide di nuovo di lasciare gli schermi cinematografici.
Nel 2012 è nell’affollato cast di “Mercenari 2” di Simon West, al fianco di un plotone di vecchie glorie del cinema action come Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Jean-Claude Van Damme, Dolph Lundgren, Jason Statham, Jet Li, Terry Crews e Randy Couture.
La notte tra il 16 e 17 luglio 2017, l'attore è vittima di due arresti cardiaci di seguito che non sono fortunatamente letali, grazie alla tempestiva rianimazione da parte dei medici (e alla sua fibra indistruttibile...).
La Nera Signora non si è allenata abbastanza per sconfiggere il vecchio Chuck!
Tanti, tanti auguri al grande Chuck Norris!
Nota a margine: tanto per non farsi mancare niente, il nostro è pure autore di libri come "The Secret of Inner Strength" e "The Secret Power Within - Zen Solutions to Real Problems", nonché sostenitore di opere di carità come “Fund for Kids” e “Veterans Administration National Salute to Hospitalized Veterans” e di altre associazioni no profit che lottano contro l'uso della droga e la violenza nelle scuole.

“Non esiste la teoria dell'evoluzione. Solo un elenco di creature cui Chuck Norris ha permesso di vivere.”
Chuck Norris Facts

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