COM'È ELEGANTE, LA FOLLIA!
Si continua col "curturale", cari amici dei Mutzhi Mambo, celebrando il compleanno del malatissimo BRET EASTON ELLIS, il papà di Patrick Bateman, uno dei più efferati serial - killer della storia della letteratura!
Lungi però da noi il rendere questo Vostro Almanacco una pagina per intellettualini segaioli: i romanzi di Ellis, pur essendo complessi e pieni zeppi di riferimenti spesso non facili da individuare, vi assicuriamo che son belli tosti e cattivi e si leggono che è un piacere (a patto di avere un minimo di pazienza e di amare le situazioni morbose...).
Lo scrittore americano è un maestro nel farci riflettere sulla vacuità del mondo glamour e sulla sua malvagità di fondo, sul suo darwinismo feroce e sull'abisso oscuro e schizofrenico dell'animo umano, distorto da quell'universo iperconsumistico e disumanizzato, narcisistico e popolato da anaffettivi di professione, devoto al dio gelido e bifronte del denaro, alla moda esclusiva e alla tecnologia cool.
Leggendo i suoi romanzi risultano più chiari il perché e i moventi dei vari Pietro Maso e Manuel Foffo…
Certo ci fa chiarezza, ma non ci consola per niente…
Anzi, in questo caso, la chiarezza è spaventosa!
Bret Easton Ellis nasce a Los Angeles, il 7 marzo del 1964, da una famiglia di classe media, e viene cresciuto a Sherman Oaks nella valle di San Fernando.
Suo padre è un promotore finanziario e sua madre, una casalinga.
I genitori divorziano nel 1982: Ellis dichiara, durante un'intervista per il suo terzo romanzo "American Psycho", che suo padre era un violento, e ha ispirato il personaggio di Patrick Bateman, salvo più tardi ritrattare affermando che Bateman è stato creato prendendo spunto da sé stesso, quasi un alter ego per esorcizzare i suoi demoni e le sue sofferenze.
Studia alla scuola di Buckley in California; frequenta il Bennington College nel Vermont, dove inizialmente si dedica alla musica per poi darsi alla scrittura, che è una delle sue passioni fin dall'infanzia.
Al College completa un romanzo su cui aveva lavorato per molti anni, "Meno di Zero" (1985), in cui descrive in modo spietato la sua generazione di narcisisti e scoppiati: il libro esce quando Ellis ha solo 21 anni, e gli portanda fama immediata.
Dopo il successo e le polemiche seguite a questo esordio, da cui viene tratto il film "Al di là di tutti i limiti" (1987), di Marek Kanievska, con Robert Downey Jr. nei panni del protagonista, Ellis diventa amicissimo dello scrittore Jay McInerney: i due si fanno notare per la loro pubblicizzatissima movida sregolata, tanto da guadagnarsi l’appellativo di "Toxic Twins".
La sua carriera di scrittore prosegue con la pubblicazione di "Le regole dell'attrazione" (1987), un altro agghiacciante ritratto generazionale, che diventa nel 2002 un film dall'omonimo titolo diretto da Roger Avary.
Ma la vera fama arriva con la sua opera più significativa e scandalosa, "American Psycho" (1991): al centro della narrazione, le vicende del giovane Patrick Bateman, uno yuppie newyorkese ammiratore di Donald Trump (si, proprio lui!), che alla vita dissoluta e superficiale, tra Wall Street e i ristoranti di lusso, alterna le notti da sanguinario serial killer.
La pubblicazione giunge solo dopo una lunga vertenza, a causa delle contestazioni da parte degli stessi editori, per l'estrema e gratuita violenza di numerosi passaggi.
Anch'esso nel 2000 è stato trasposto nell'omonimo film da Mary Harron, con l'ottimo Christian Bale nella parte di Bateman: pur cogliendo la glaciale ossessione dell'edonismo anni '80 per l'estetica più esclusiva, la pellicola non ha però la violenza estrema che si respira nel romanzo e lo caratterizza, risultando riuscita a metà…
Dopo l'uscita di "American Psycho", Ellis viene praticamente emarginato dalla scena letteraria per diversi anni.
Nel 1994 pubblica una raccolta di 13 racconti scritta quasi interamente ai tempi del college, con il titolo di "Acqua dal sole", in cui il fulcro rimangono sempre quei maledetti anni '80.
Il film che ne viene tratto, “The Informers - Vite oltre il limite” (2009), diretto da Gregor Jordan, nonostante il cast stellare (Billy Bob Thornton, Kim Basinger, Mickey Rourke e Winona Ryder), non riceve un'accoglienza positiva.
"Glamorama", bel romanzo covato per quasi dieci anni, viene pubblicato nel 1999 e riporta lo scrittore al successo mondiale.
Meno violentemente esplicito di "American Psycho", è però ugualmente agghiacciante e spietato nel descrivere il mondo alla deriva legato al fashion e alla moda.
Nel 2005 esce "Lunar Park", dedicato al suo amante deceduto l'anno precedente e a suo padre.
Si tratta di una storia pseudo-autobiografica declinante verso il genere horror, con tanto di spiriti e presenze inquietanti, che parla, in ultima analisi, del complicato rapporto fra padri e figli.
Il personaggio principale del romanzo si chiama come il suo autore, Bret Easton Ellis e di professione fa lo scrittore.
La storia si dipana così fra elementi autobiografici e innesti di vera e propria fiction, creando così un'illusione ottica nel lettore dove storie e personaggi reali si mescolano al racconto romanzato.
Da segnalare, al suo interno, anche il ritorno in scena del “simpatico” Patrick Bateman.
Nel 2009 Ellis collabora con il regista Gus Van Sant nel 2009 per adattare l'articolo di Vanity Fair "The Golden Suicides" in un film con lo stesso nome, che doveva descrivere gli ultimi giorni di paranoia prima del suicidio di artisti celebri come Theresa Duncan e Jeremy Blake.
Il film non verrà mai realizzato.
Il suo ultimo romanzo è "Imperial Bedrooms", pubblicato nel 2010, sequel del suo primo lavoro "Meno di zero", uscito un quarto di secolo prima, in cui ritroviamo, invecchiati e più squallidi, i personaggi del romanzo precedente.
Ellis esprime il suo interesse per scrivere la sceneggiatura per l'adattamento cinematografico di "Cinquanta sfumature di grigio" (?), ma il lavoro alla fine va a Kelly Marcel, Patrick Marber e Mark Bomback (mah...).
Nel 2012, Ellis scrive la sceneggiatura per il film indipendente "The Canyons", di Paul Schrader, e contribuisce a raccogliere fondi per la sua produzione.
Il film esce nel 2013 ma è un insuccesso stroncato dalla critica, in cui si salva solo l'interpretazione di Lindsay Lohan nel ruolo della protagonista.
Nel 2016 inizia la trasmissione dell'interessante serie tv "The Deleted", che lo vede per la prima volta nei panni di regista.
Si tratta di una serie di 8 cortometraggi la cui durata complessiva equivale a un film, sempre a tema di ragazzi belli e vacui, fra thrilling ed erotismo.
Nel 2019 esce "Bianco" non un romanzo ma un lucidissimo e inquietante saggio sulla società odierna raccontato attraverso episodi autobiografici, con al centro il concetto di libertà, messo in discussione dalla cappa di conformismo amplificata e nutrita dai social network.
Niente da dire, caro Bret: continua così che vai bene!
Tanti auguri Mr. Ellis!
"Amo vivisezionare le ragazze. Sapevi che sono totalmente pazzo?"
Patrick Bateman - American Psycho