Sicuri di affermare un’ovvietà, gli attori che ci piacciono si possono dividere in varie categorie: quelli bravi-bravi, quelli che partono male ma migliorano invecchiando (come certi vini), quelli che partono bene ma peggiorano invecchiando (come altri vini )…e poi ci sono quelli che non sono mai stati un granché ma hanno avuto il culo di avere la faccia giusta al momento giusto e di azzeccare i ruoli giusti al momento giusto.
Ebbene, cari amici dei Mutzhi Mambo, NICOLAS CAGE è proprio uno di questi! 

Quando ci azzecca, non ce n'è per nessuno: Nicolas Cage è capace di offrire ruoli veramente indimenticabili.
Vero che un qualche aiutino dalla "famigghia" di cineasti, specie agli esordi, c’è stato eccome, ma Cage è riuscito comunque a divenire un'icona di Hollywood; e per queste cose non basta essere raccomandati… 
Come attore non è una cima, bisogna ammetterlo: ma pur avendo la faccia da popone e lo stile recitativo di una cernia, Nicolas è riuscito a lavorare con alcuni dei più grandi registi in circolazione, interpretando film veramente mitici, soprattutto per chi, come noi, ama il Pulp! 
Va detto però che le cose migliori le ha fatte da giovane, soprattutto quando è stata sfruttata al meglio la sua aria da svampito (che qualcuno potrebbe scambiare per aria dolente…), ricordando invece che alcuni titoli della sua bulimica filmografia, fanno veramente cacare!
Quindi occhio quando andate a vedere un film con Nicolas Cage: la percentuale che sia una schifezza è alta, molto alta…

Nicolas Kim Coppola nasce il 7 gennaio 1964 Along Beach, in California. 
Di origini italiane da parte di padre (i suoi bisnonni erano della provincia di Matera), tedesche e polacche da parte di madre, è figlio del professore August Coppola e della ballerina Joy Vogelsang ed è nipote del regista Francis Ford Coppola e dell'attrice Talia Rose Coppola (in arte Talia Shire), nonché cugino di Sofia Coppola, Jason Schwartzman, Robert Carmine e Roman Coppola e nipote del compositore Carmine Coppola (come fa uno cosi a non fare cinema?).
Comunque, da giovane, il nostro Cage almeno ci prova a fare a meno dei calci in culo per lavorare, decidendo di cambiare il cognome per affrancarsi dalla reputazione dello zio e tentare di sfondare come attore indipendentemente dalla celebrità dei parenti.
Da grande appassionato di fumetti qual è, deve il suo nome d'arte a Luke Cage, un personaggio della Marvel creato nel 1972. 
Debutta come comparsa nel 1982 in “Fuori di testa” di Amy Heckerling mentre il suo primo ruolo di spicco è in “Rusty il selvaggio” (1983), diretto proprio dallo zio Francis Ford Coppola (ma guarda…). 
Con lo zio lavorerà pure nei nostalgici “Cotton Club” (1984) e “Peggy Sue si è sposata” (1986).
Tra i numerosissimi (troppi) film interpretati da Cage, citeremo in seguito quelli che a noi sono piaciuti di più o che riteniamo più interessanti (i gusti son gusti…).

Nel 1984 è il protagonista, insieme a Matthew Modine, del bel film (un po’melenso ma comunque intenso) “Birdy - Le ali della libertà”, di Alan Parker. 
Del 1987 una delle sue parti più azzeccate nel divertentissimo, delirante “Arizona Junior” di Joel ed Ethan Coen. 
Nel 1989 è protagonista del curioso “Stress da Vampiro” di Robert Bierman, dove interpreta un impiegato schizofrenico che si convince di essere un succhiasangue.
“Cuore Selvaggio” di David Lynch (1990) è sicuramente il film che, con “Arizona Junior”, gli ha guadagnato un posto di diritto in questo Almanacco: a fianco della splendida Laura Dern e del mefistofelico Willem Dafoe, Nicolas è protagonista di una pellicola ipercult che mescola eventi surreali con scene di insana violenza in un road movie atipico nel pieno stile del regista statunitense. 
La colonna sonora (dove Cage reinterpreta alcuni brani di Elvis) è veramente fantastica, una delle migliori degli anni ’90.
Il film, che è anche un grottesco omaggio alla storia del Mago di Oz, vince la Palma d'oro al Festival di Cannes. 
Non male anche il noir “Red Rock West”, di John Dahl (1992), in cui il nostro affronta Dennis Hopper, mentre non pienamente riuscito (anche se si segnala per la violenza estrema) è il remake de “Il bacio della morte” (1995), di Barbet Schroeder, dal classico noir del 1947, girato da Henry Hathaway. 
Con “Via da Las Vegas” di Mike Figgis (1995), Cage si porta a casa un Oscar, interpretando un alcolizzato all’ultimo stadio: lui bravo ma il film è un po’ una palla… 

Per gli appassionati di actions, ne ha interpretati un terzetto filato: “The Rock” (1996) di Michael Bay con Sean Connery e Ed Harris, “Con Air” (1997) di Simon West, con John Malkovich (entrambi prodotti da Jerry Bruckheimer) e “Face/Off” (1997), di John Woo, con John Travolta. 
Nulla de che, ma divertenti, soprattutto “Face/Off”; soltanto che il loro enorme successo ha un po’ ingabbiato il nostro nel ruolo di eroe d’azione e si è così trovato ad interpretare diverse scontatissime pellicole picchiaduro che (insieme alle commedie romantiche seguite all’orrido “Stregati dalla luna”), gli hanno compromesso la credibilità come attore “serio”.
Nel 1998 lavora con Brian De Palma, in “Omicidio in diretta”, un loffio thriller che si ricorda solo per la lunga carrellata iniziale mentre l’anno seguente interpreta un poliziotto alle prese con gli snuff movie nel discreto “8mm - Delitto a luci rosse” di Joel Schumacher, e “Al di là della vita” di Martin Scorsese, uno dei meno riusciti del grande regista newyorkese, dove interpreta un infermiere in crisi di coscienza. 
Da vedere il curioso “Il ladro di orchidee” (2003) di Spike Jonze, nel quale interpreta lo sceneggiatore Charlie Kaufman, il sorprendente “Il genio della truffa” (2004) di Ridley Scott, il cupo “Lord of War” (2005), di Andrew Niccol, dove interpreta un trafficante d'armi, la divertentissima parodia dei supereroi “Kick-Ass” (2010), di Matthew Vaughn, il buon thriller “Trespass” (2011) di Joel Schumacher, l’adattamento del crime di Edward Bunker “Dog Eat Dog” (2016), di Paul Schrader, di nuovo a fianco di Willem Defoe, il satirico “Io, Dio e Bin Laden” (2016) di Larry Charles, ed infine la commedia nerissima sui conflitti generazionali “Mom and Dad” (2017), di Brian Taylor.
Prende parte anche al finto trailer che compare nell’edizione anglosassone di “Grinhouse”, “Werewolf Women of the SS” (2007), di Rob Zombie, nel ruolo di Fu Manchu. 

Passi falsissimi (fra le tante, troppe pellicole inutili a cui ha partecipato), sono l’adattamento cinematografico di “Ghost Rider - Spirito di vendetta” (2011) e l’inutilissimo remake de “Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans” (2009) che, pur essendo diretto da Werner Herzog, all’originale di Abel Ferrara non lega neanche mezza scarpa. 
Nel 2002, Cage passa anche dietro la macchina da presa con “Sonny”, squallida e degradata storia di un prostituto, interpretato da James Franco.
Si preannuncia assai interessante il revenge/horror psichedelico “Mandy” (2018), di Panos Cosmatos.
Quindi, buon Nicolas, oltre ad augurarti buon compleanno, per il futuro ti auguriamo di scegliere meglio i film. 
Anche se ultimamente sei migliorato, ancora non ci siamo del tutto...
Lo diciamo per te, capisci? Perché quando vuoi, ci sai proprio fare!
Tanti auguri, Nicolas!

“Questa è la mia giacca di pelle di serpente. Rappresenta il simbolo della mia individualità e la mia fede nella libertà personale.”
Sailor Ripley/Nicolas Cage – Cuore Selvaggio