Orgogliosissimi di essere stati nominati in questo benemerito programma! Siamo infatti stati citati, col nostro nuovo album IL MALE È DENTRO, in WONDERLAND, un programma televisivo, in onda su Rai 4...

UN ALTRO GIORNO ALMENO, il primo video tratto dall'album "Il Male è Dentro" è su YouTube! È giusto ammazzare in nome di Dio (o come vi piaccia chiamarlo)? Una domanda quanto mai attuale, cari amici...

E' uscito ed è disponibile nei migliori negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali il nuovo disco: Il male e' dentro il terzo album dei Mutzhi Mambo, band fiorentina fondata nel 1998,...

"The Original King of Rock and Roll", il vero re del rock'n'roll!
Così vuol essere ricordato il monumentale LITTLE RICHARD!
E come dargli torto, cari amici dei Mutzhi Mambo, all'autore di "Tutti Frutti", "Lucille", "Good Golly Miss Molly"?
Grazie a un sound ritmato e veloce unito a una interpretazione vocale innovativa e a un look decadente, è stato uno dei musicisti che più di tutti ha aiutato il rock'n'roll a diffondersi, diventando uno dei primi rockers a impersonare lo stile trasgressivo e oltraggioso del genere.
Little Richard, negli anni '50, era praticamente il punk più punk, il metal pesante, la musica più estrema!
Nessuno aveva la sua carica eversiva, iconoclasta, deflagrante, nessuno poteva competere con l'energia delle sue infuocate esibizioni!
Non solo era un nero che osava suonare per i bianchi ma possedeva una carica sessuale ambigua.
Poison Ivy, chitarrista dei Cramps, ebbe modo di dire che, quando lo vide la prima volta dal vivo, lo trovò "spaventoso"!
Difficile dar torto alla nostra Ivy, pensando a come andava conciato Richard sul palco, ai suoi testi lascivi, pieni di sottintesi sessuali, al suo modo aggressivo di suonare il pianoforte, ai suoi furiosi pezzi non-sense.
Personaggione controverso e contraddittorio (non si contano più i suoi pentimenti, le sue conversioni e i suoi ritorni al "peccato"), oltre agli eccessi di droga, ha sempre vissuto con un misto di sfrontatezza (per l'epoca) e vergogna la sua (omo)sessualità; certo, le continue crisi mistiche non l'hanno purtroppo aiutato a fare chiarezza…
Ha influenzato milioni di artisti, gente come Bob Dylan e Mick Jagger, Bob Seger e John Fogerty, David Bowie e Paul McCartney, Bon Scott e Angus Young, Freddie Mercury e Rod Stewart…Jimi Hendrix arrivò ad affermare che avrebbe voluto rendere con la chitarra quello che Richard faceva con la voce!
Il rock'n'roll senza di lui avrebbe avuto meno senso e sicuramente la sua carica eversiva sarebbe stata più contenuta.
Insomma, Little Richard era davvero una gioiosa macchina da guerra!

Richard Wayne Penniman (così all'anagrafe) nasce a Macon, in Georgia, il 5 dicembre del 1932.
Terzo di dodici figli, Richard cresce in una famiglia molto religiosa nella quale la musica è parte integrante nelle loro vite; infatti si esibiscono tutti insieme come gruppo canoro in varie chiese locali con il nome d'arte "The Penniman Singers".
I suoi parenti lo soprannominano "War Hawk" a causa della sua potente voce stridente e acuta.
All'età di dieci anni, ispirato dalla figura di Brother Joe May, un cantante evangelista conosciuto come "The Thunderbolt of the West" ("Il fulmine del West"), Richard decide di voler diventare prete da grande.
Abitando in un quartiere nero, ha solo sporadici contatti con i bianchi perché, a causa della segregazione razziale, non può oltrepassare il confine che separa le due etnie.
Giunto alle scuole superiori, Richard suona il sassofono nella banda della scuola.
Ben presto perde interesse nello studio e inizia ad esibirsi in diversi spettacoli amatoriali.
Influenzato dalla musica gospel, comincia la sua carriera di registrazione il 16 ottobre 1951 imitando lo stile di artisti della fine degli anni quaranta come Billy Wright, ma non raggiunge il successo.
Ottiene un contratto con la RCA, ma ben presto viene colpito da un grave lutto: suo padre viene ucciso da un colpo di pistola mentre lui si sta esibendo in un locale, il 12 gennaio 1952.
Due anni dopo la tragedia, Richard passa a incidere per la Peacock Records.
Pubblica regolarmente dischi nel periodo 1951–54, ma nessuno di essi si rivela un successo.
Dopo sole due sedute di registrazione con la Peacock nel 1953, Penniman, insoddisfatto dell'andamento della sua carriera solista, forma un gruppo musicale R&B dal nome "The Upsetters".
La band è composta dal batterista di New Orleans Charles "Chuck" Connors e da due sassofonisti, incluso Wilbert "Lee Diamond" Smith.
Nel 1955, al gruppo si aggiungono altri due sassofonisti, Clifford "Gene" Burks e Grady Gaines, che presto si guadagna il ruolo di leader, insieme a Olsie "Baysee" Robinson al basso, e a Nathaniel "Buster" Douglas alla chitarra.
Richard invia una demo alla Specialty Records nel 1955, e partecipa a una sessione di registrazione a New Orleans, in una pausa della quale comincia a cantare "Tutti Frutti", una canzone che sarà registrata negli anni a seguire da molti artisti, tra i quali Elvis Presley.
Questo brano, con parti trascinanti di batteria, sassofono e pianoforte, un beat veloce e testo pieno di doppisensi, è, con "Lucille", il più famoso tra quelli composti da Little Richard, che negli anni successivi registra un numero impressionante di hit immortali, tra cui "Long Tall Sally", "Slippin' and Slidin", "Jenny, Jenn" e "Good Golly, Miss Molly", "Don't Deceive Me", "Devil With a Blue Dress on", "Keep a Knockin' ", "Rip It Up", "Land of Thousand Lands" e "You Know You Make Me Wanna Shout".
Sotto la guida dell'esperto produttore Robert "Bumps" Blackwell, registra in uno stile che ricalca le sue stratosferiche esibizioni dal vivo, roba infuocata che consiste in ritmi veloci, percussioni forti, un suono funky del sassofono, un cantato gospel sopra le righe, grida, spasmi e gemiti, accompagnati a una combinazione di musica boogie-woogie e rhythm and blues.
Richard, insieme alla sua band, inizia a girare in lungo e in largo tutti gli Stati Uniti suonando i suoi successi negli stadi e nelle sale concerto delle principali città del Paese.
Durante le sue esibizioni, le persone di colore si mischiano con i bianchi, in un periodo nel quale in America sono ancora in vigore leggi razziali severe indicanti che nei luoghi di pubblica aggregazione (inclusi i concerti) devono esserci zone separate riservate ai "bianchi" e ai "neri".
Invece il pubblico di Richard, assiste ai concerti effettivamente diviso in zone separate, ma il più delle volte, mentre l’esibizione prosegue, piano piano si mischiano tutti insieme.
Associazioni razziste del Sud degli Stati Uniti, come la "North Alabama White Citizens Council", protestano vivacemente mandando in onda spot in Tv, che mettono in guardia la popolazione affermando che "il Rock'n'Roll è parte di un complotto comunista per danneggiare i valori morali della gioventù americana. È pieno di riferimenti sessuali, immorale e...avvicina le persone di razze diverse le une alle altre".
ll successo di Little Richard è comunque così imponente, che persino nel sud i pregiudizi verso gli artisti di colore che si esibiscono in locali per bianchi vanno lentamente scemando.
Non solo la sua musica o il fatto che fosse un nero scandalizza i bempensanti dell'epoca, ma anche il suo spregiudicato look composto da abiti sgargianti, colorati, esagerati, la sua celebre pettinatura imbrillantinata e il trucco sugli occhi che gli danno l'aria di essere pericolosamente "lascivo", cosa inedita per un cantante degli anni cinquanta (è vero, anche Elvis faceva perno sulla sua sensualità, eccome!, ma era ben chiaro a chi fosse "indirizzata"...).
Raggiunto finalmente il successo planetario, Little Richard ha la prima botta mistica: lascia improvvisamente il music business, nel 1957, a metà di un tour australiano (e all'apice della carriera!), per entrare in un'università cristiana nell'Alabama e intraprendere la carriera di predicatore (!?).
In questo periodo pubblica solo qualche brano gospel nei primi anni sessanta, mentre la Speciality Records edita alcuni suoi nuovi brani basati su registrazioni del passato.
Nel 1962, il diavolo lo tenta nuovamente e Little Richard torna sulla scena con un tour nel Regno Unito, ricevuto con entusiasmo e con il supporto di Rolling Stones e Beatles, suoi fan da tempo.
Il 1º marzo 1964, recluta il giovane Jimi Hendrix come nuovo membro della sua band che prontamente inizia a vestirsi come lui e a farsi crescere i baffi proprio come li portava Richard.
Hendrix va in tour con lui e suona in circa una dozzina di tracce per la Vee Jay Records tra la primavera del 1964 e il 1965 prima di lasciare il gruppo.
Tre singoli, inclusa una reinterpretazione di "Whole Lotta Shakin' Going On", entrano in classifica riscuotendo un discreto successo.
Nel 1966 e nel 1967, Richard registra due album di musica soul per la Okeh Records, insieme al suo vecchio amico degli anni cinquanta, Larry Williams, come produttore, e con Johnny Guitar Watson alla chitarra.
Dal primo disco estrae il singolo di successo "Poor Dog".
Nell'agosto 1967, il secondo album, che consiste in una raccolta di esibizioni in concerto all'Okeh Club, lo riporta in classifica, dopo circa dieci anni di assenza.
Questo periodo di rinnovato successo lo fa ricascare nello stile di vita pieno di orge e stravizi che lo aveva già portato in precedenza a convertirsi al fondamentalismo cristiano sul finire degli anni cinquanta; inoltre inizia ad andar giù peso di coca.
Con l'emergere del movimento Black Power alla fine del decennio, a Richard viene "caldamente" consigliato di esibirsi strettamente per un pubblico di soli neri.
Lui rifiuta perché non vuole vietare a nessuno la possibilità di assistere a un suo spettacolo.
Per tutto il resto del decennio rimane una figura di spicco nel mondo musicale, facendo frequenti concerti negli Stati Uniti e in Europa, come anche in Messico e in Canada.
Continua a vivere "pericolosamente" per gran parte degli anni settanta e sviluppa dipendenze da diversi tipi di droga.
Nel frattempo, lui e suo fratello fondano la loro propria compagnia, la Bud Hole Incorporated.
Nel 1977, Richard arriva al punto di non ritorno.
Due suoi cari amici, un fratello e un nipote che amava come un figlio, muoiono di overdose e lui quasi rischia di essere ucciso dal suo vecchio amico Larry Williams, che, mentre era in crisi d'astinenza, gli punta una pistola contro minacciando di ucciderlo se non gli avesse dato del denaro per la droga.
In quello che ricorda come il momento più terrorizzante di tutta la sua vita, Richard si rammenta di avere un po' di contanti in tasca e prontamente li dà a Williams, che quindi lo lascia andare.
Dopo questo brutto episodio e i lutti subiti, decide di cambiare definitivamente stile di vita e torna all'evangelismo cristiano.
Lascia contemporaneamente anche le scene, dichiarando che non è possibile conciliare una carriera da rockstar con la volontà di servire il Signore (Halleluia! Halleluia!).
Richard si trova a evangelizzare le folle in circa 250 occasioni durante la prima metà degli anni ottanta, alle volte in piccole chiese, altre in auditorium da più di 20.000 posti.
Le sue prediche vertono principalmente sulla necessità dell'eguaglianza tra le razze e il redimere dai peccati la propria anima grazie all'amore del Signore, prendendo spunto dal suo rinnegato passato da alcolizzato, drogato e omossessuale (pentiti, Penniman, pentiti!).
Piu tardi però si riconcilia con il mondo della musica, tornando a esibirsi in concerto: dichiara di aver compreso che è possibile servire Dio anche attraverso il rock'n'roll, rendendo felici le persone.
Nel 1986 Richard fa una comparsata nel film "Su e giù per Beverly Hills" e, nel 1988, appare sull'album tributo "Folkways: A Vision Shared" (con il brano "The Rock Island Line", affiancato dai Fishbone) ed esegue la canzone portante della colonna sonora del film "I gemelli" insieme a Philip Bailey.
Recita anche un sermone e canta il coro di sottofondo nella versione live estesa del brano degli U2 e di B.B. King "When Love Comes to Town" del 1989.
Rimane attivo per tutti gli anni novanta, facendo della apparizioni, di tanto in tanto, in televisione, concerti, videoclip musicali, spot, film, e pubblicando sporadicamente nuovi brani.
Nel 1990, registra un frammento di parlato rap per la canzone "Elvis Is Dead" dei Living Colour (con Maceo Parker al sax) e in seguito suona il brano insieme al gruppo dal vivo in TV.
Da quel momento Little Richard continua ogni tanto a suonare dal vivo, pubblicando sempre più raramente.
Nel 2017 si è nuovamente ribattezzato con gli Avventisti.
Ormai è da parecchio che non si vede più in giro ma, oggi più che mai, si conferma il vero "Original King of Rock and Roll"!
Tanti auguri e mille di questi giorni, Maestro!!!

"...I got a gal, named Daisy, she almost drive me crazy
Got a gal, named Daisy, she almost drive me crazy
She knows how to love me, yes indeed,
Boy you don't know what she do to me
Tutti frutti, oh rutti
Tutti frutti, oh rutti
Tutti frutti, oh rutti
Tutti frutti, oh rutti
Tutti frutti, oh rutti
Wop bop a loo bop a lop bam boom!"
Little Richard - Tutti Frutti


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