Lo sappiamo, è novembre, l'umido autunnale si fa sentire e le temperature stanno colando a picco; ma sbottonatevi pure il colletto della camicia, cari amici dei Mutzhi Mambo, che fra un po' farà caldo, moooolto caldo!
Oggi infatti festeggiamo, nell'infausto anniversario della sua precoce scomparsa, la prorompente REGINA CARROLL, autentica icona del Pulp più Pulp!
Prosperosissima, vitale e sensuale bionda, puro esempio di bellezza "bombshell", Regina Carrol è stata una ballerina, cantante e attrice che ha raggiunto la sua più grande e imperitura popolarità di culto apparendo in una manciata di divertenti film a bassissimo costo per il mercato dei drive-in, diretti dal marito, il mitico regista Al Adamson (che prima o poi verrà omaggiato a dovere in questo Vostro Almanacco).
"Regina" di nome e di fatto (almeno in senso Pulp), le sue tette "bucavano" letteralmemte lo schermo e spesso sono state l'unico motivo di interesse in pellicole per altro veramente infami.
Anche se non è mai stata presa sul serio come attrice, la voluttuosa presenza fisica di Carrol e il suo sottile senso dell'humor l'hanno resa una star del cinema di "genere", una vera icona dei low-budget movies, celebrata da orde di appassionati di film trash.
Intendiamoci, qui chiaramente non si parla di roba da Palma d'Oro a Cannes o da Oscar, né tantomeno di geniali produzioni underground: si tratta di sadici ma goffi biker movie, di horror ridicoli e mal assemblati, di improbabili film sexy dalle trame inconsistenti.
Sono davvero pellicole exploitation fra le più assurde e fetenti mai realizzate, roba da far vergognare i fratelli Lumiére...
Che però, proprio perché brutte e sgangherate, povere e involontariamente comiche, rimangono esempi di cinema Pulp nella sua essenza stessa, ingenuo e cinico insieme, che non c'è più e che ci manca da morire.
E la nostra Carroll, da questa "poltiglia", emergeva come un fiore dal fango, come una stella nella notte buia ; faceva, come si dice, la sua porca figura...
...da porca!
Regina Gelfan (così all'anagrafe) nasce il 2 maggio del 1943 a Boston, nel Massachusetts.
Inizia a fare audizioni per spettacoli teatrali già all'età di cinque anni, arrivando ad esibirsi in produzioni come "West Side Story", "L'ora dei bambini", "Wish You Were Here" e "Daddy Long Legs".
Purtroppo la madre di Regina muore di cancro quando la nostra ha soli quindici anni, lasciandola sola a doversi arrangiare per campare.
Ma grazie al suo notevole fisico e alla sua agilità, diventa ballerina a Las Vegas.
Tanto ben di Dio non poteva passare inosservato e le viene assegnato un ruolo in "The Beat Generation" (1959), con Steve Cochran e la procace Mamie Van Doren.
La voluttuosa bionda rapidamente ottenuto altre piccole parti in film come "From the Terrace" con Paul Newman e Joanne Woodward e "The Glass Bottom Boat" con Doris Day.
In TV si vede in piccoli ruoli in "Route 66", "Le avventure di Ozzie e Harriet" e "The Dinah Shore Show".
Durante questo periodo entra anche nel cast di "Viva Las Vegas"; e pare che il buon Pelvis non sia rimasto insensibile alle sue generose grazie...
Tuttavia, la sua vera carriera inizia quando incontra il regista Al Adamson, specializzato in pellicole exploitation, durante le audizioni di "Satan's Sadists" (1969).
Adamson si innamora immediatamente dell'attrice, e lei ricambia...
I due diverranno inseparabili e i film che Carroll interpreterà saranno sempre diretti da Adamson, di cui sarà musa e compagna.
La loro prima collaborazione, lo stracult "Satan's Sadists" (1969), è considerato da molti il "Quarto Potere" dei biker movie.
Nel film la nostra recita insieme a Russ Tamblyn che ha il ruolo di "Anchor", il leader della banda di centauri sadici e nazisti.
La nostra interpreta Gina, una spietata e folle motociclista e la sua scena più notevole rimane quella un cui cerca di sedurre il suo uomo con una danza erotica sul tavolo.
È in questo film che inizia la tradizione di far partecipare al cast pure suo padre in piccoli ruoli.
Due anni dopo recita nell'incredibile (in senso trash) "Dracula vs. Frankenstein", con Lon Chaney Jr. e J. Carrol Naish (entrambi nelle loro ultime tristi apparizioni sullo schermo).
Regina ha la parte della showgirl Judith Fontaine alla ricerca della sorella scomparsa che Chaney ha ammazzato con un'ascia all'inizio del film.
Inutile cercare di salvare qualcosa in questo delirio...
Durante questa ricerca la Carrol interpreta pure una versione della sdolcinata canzone d'amore "No More Mail Until Tomorrow".
A completare il cast si possono "ammirare" Anthony Eisley, Jim Davis e Forrest J. Ackerman nei panni del Dr. Beaumont.
Sempre del 1971 è il ruvido "Sesso in faccia", un violento crime con protagoniste delle procaci delinquenti, sulla scia di "Faster Pussycat, Kill! Kill! Kill!" di Russ Meyer.
Nel 1972 Al Adamson e Regina Carrol finalmente coronano il loro sogno d'amore, sposandosi dopo due anni di convivenza.
È poi la volta di "Blood of Gahastly Horror" (1972), un bruttissimo film dell'orrore, furbo rimontaggio di un precedente film di Adamson, "Psycho a go go" (1965), con inserti di nuove sequenze girate con la nostra Regina e col veterano John Carradine, in cui un reduce del Vietnam, a cui hanno impiantato un dispositivo nel cervello, diventa un pericoloso serial killer.
Interpreta di nuovo una feroce motociclista, sempre diretta dal marito, nel cult "Angels' Wild Women" (1972).
Nel 1974 la coppia si ritrova nel divertente "Blazing Stewardesses", seguito di Naughty Stewardesses", con Regina Carrol, Marilyn Joi e Connie Hoffman nei panni delle piccanti hostess del titolo.
In questa pellicola, le sensuali assistenti si vogliono godere un po 'di tempo libero e si dirigono in un ranch per rilassarsi, solo per scoprire che questo ranch si trova proprio accanto a un bordello gestito da Madame Honey, interpretata dalla mitica Yvonne DeCarlo, ex star della serie televisiva "Munsters" (che si produce pure in pezzi cantati!).
Di uno squallido rape & revenge si tratta invece il film "Jessi's Gun - La banda delle donne maledette" (1975), dove ha la parte della sfacciata cowgirl Claire; un trucido blaxploitation a base di spacciatori e delinquenti del ghetto è "Black Heat" (1976), dove la nostra interpreta una malinconica cantante lounge; mentre "Black Samurai" (1976), presenta la star afroamericana dei kung fu movie, Jim Kelly, che sgomina a mazzate un'organizzazione segreta dedita a complotti e rapimenti di fanciulle indifese.
Inguardabile il successivo "Doctor Dracula" (1978), addirittura girato a quattro mani (non ne bastava mezza?) da Adamson con Paul Aratow, in cui John Carradine ha la parte di un malvagio ipnotizzatore che soggioga procaci fanciulle.
L'ultima apparizione sul grande schermo della Carroll è nel film "Carnival Magic" (1982), scanzonata commedia su uno scimpanzé da circo intelligente.
Regina comunque ha diversi interessi e progetti paralleli alla carriera cinematografica.
Oltre a spettacoli di cabaret, fra cui quello dedicato ad Isadora Duncan e ai balli dei nativi americani, tiene anche un suo "talk show" in una TV locale di Las Vegas chiamato "The Regina Carrol Show", in cui affronta una varietà di argomenti con ospiti più o meno celebri, e scrive una rubrica di intrattenimento per "The Las Vegas Panorama".
Dopo la diagnosi di cancro, Regina rifiuta di apparire nei film, anche se continua ad esibirsi in teatro.
La "Regina" del Pulp perderà la sua lunga e dolorosa battaglia contro il cancro il 4 novembre del 1992, a St. George, nello Utah.
Ha soli 49 anni.
Il marito non si riprenderà più dal dolore e anche per lui si preparerà una fine tragica, molto ma molto Pulp (ma questa è un'altra storia...).
A noi non resta che curarci i calli alle mani e comprare un paio di occhiali dalle lenti più forti...
Onore a Regina Carroll!
"Ho sempre voluto fare l'amore in una bara!"
Valerie/Regina Carroll - Doctor Dracula